Possible disturbo narcisistico e depressione

Buongiorno a tutti, e grazie per questa opportunità.
Sono una ragazza di 25 anni, e credo di avere a che fare con un ragazzo affetto da narcisismo e non solo. Cercherò di essere breve, per quanto possibile. Quando ho conosciuto il ragazzo in questione, mai avrei pensato che potesse essere narcisista,era dolce, sensibile, gentile. Cominciammo a frequentarci, quando un giorno dal nulla, e con una faccia che mai dimenticherò, mi disse che aveva visto un'altra. Non stavamo ancora insieme ma la cosa mi ferì. Eppure, la sua espressione triste, e questa confessione che avrebbe potuto nascondermi e che io non avrei mai potuto sapere, mi convinsero a dargli una possibilità. Diceva che io per lui ero diversa, ma che c'era una situazione di caos che lo aveva sempre riguardato. si aprì con me, dicendomi che non riusciva a tenersi le cose belle, che non era un santo, che aveva usato ed era stato usato, ma che per l'appunto, io ero diversa, anche se ribadiva che mi conosceva ancora poco. Così riprovammo, ma pochi giorni dopo, con un sms mi disse che non se la sentiva. Inutile dire che ci restai malissimo e provai a dirgli che valeva la pena trascorrere del tempo insieme. Non volle neppure vedermi. Così mi allontanai, ma dentro di me sapevo che stava male. Non ne conoscevo bene i motivi ma osservandolo un po', anche sui social, si evinceva che non stava bene. Riprovò a riavvicinarsi una volta, ma si allontanò di nuovo, e quando capitò di incontrarci per caso, mi guardava con la solita espressione tristissima. Così fui io a riavvicinarmi, finendo in una relazione non impegnativa. Talvolta era quello di sempre, pronto a scherzare e ridere, e talvolta era cupo, a malapena parlava. Dettaglio non di poco conto secondo me, è che non finimmo mai veramente a letto insieme, perché trovava sempre scuse, circa il disordine di casa sua (balle, secondo me... Una volta si era tradito dicendo che "fare l'amore fa male"). Finì anche stavolta. Un po' per colpa mia. Inutile dirvi quanto abbia fatto per dimostrargli quanto tenessi a lui. Sparì. Finì per bloccarmi da tutti i social esistenti e non rispondere più.
Si potrebbe pensare che semplicemente non sia interessato. Ma allora perché da quel momento ha cominciato ad essere particolarmente depresso? Per quanto ne so, so che soffre, che si sente "oscuro", che si porta un peso dentro per aver trattato male qualcuno (potrei essere io), e che non trova pace. Cosa posso fare io? Non ditemi di rinunciare, se c'è una cosa di cui sono sicura, è che non intendo andarmene. Per quanto ne so, non ha avuto esperienze affettive positive, ed è come se avesse creato un muro attorno a sé per proteggersi. Finge di fare il crudele, ma è evidente che soffre, e che è molto più sensibile di quanto non sembri. Ditemi che esiste un modo per trascinarlo fuori da questa situazione oscura che si è creato attorno.
Datemi una indicazione se potete, perché io non so più dove sbattere la testa. Grazie mille
[#1]
Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 576 66
Gentile utente,

"..Ditemi che esiste un modo per trascinarlo fuori da questa situazione oscura che si è creato attorno. "

Lei non è la Sua psicoterapeuta,
vorrebbe essere la Sua ragazza,

e dunque niente diagnosi prese da Dr. Google
che non servolo a nulla
e possono rappresentare etichette pesanti da portare.

Dunque "un modo per trascinarlo fuori da questa situazione oscura .." è consigliargli vivamente di farsi curare di persona, sempre che lui si accorga e avere qualche problema.
Lei di sè dice poco, al di là della sua intenzione di "salvarlo".
Come mai?
Forse mette lui davanti a sè? prima di sè?

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

[#2]
dopo
Attivo dal 2013 al 2018
Ex utente
La ringrazio dottoressa. Ho sempre pensato anche io che avrebbe bisogno di un sostegno da parte di persone competenti, io mi limito a cercare solo un modo per potergli stare vicino (che tuttavia mi è negato), e dimostrargli che di me potrebbe fidarsi. Ed è questa la cosa mi fa rabbia... so che lui è consapevole di quanto io per lui ci sia, e che si stupisce di questa cosa, indicandomi come tutto ciò che lui non è mai riuscito ad essere (non è raro infatti, che si faccia detestare dalla gente che incontra).
Quello che mi chiedo è, dal momento che credo che lui sia abbastanza consapevole di avere delle problematiche, non è già di per sè un buon punto di partenza?
Circa il dire poco di me, non posso fare altro che confermare la sua tesi. Probabilmente metto lui al primo posto.
[#3]
Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 576 66

"..lui sia abbastanza consapevole di avere delle problematiche, non è già di per sè un buon punto di partenza?"
Talvolta ci si ferma immobili al "buon punto di partenza.." !
Se si riferisce, tra il resto, al fatto che lui non si fida,
tenga conto che l'incapacità di fidarsi assai spesso dipende da sè, intendo dal ragazzo stesso,
e non dalla concreta affidabilità dell'altra, cioè Lei.
E dunque non è moltiplicando la Sua affidabilità che lui si fiderà di più, se lui ha un problema con la fiducia...

Per quanto riguarda Lei che ci scrive
ammettendo che sì, "..probabilmente metto lui al primo posto."
faccia attenzione alla sindroma da crocerossina ("io ti salverò");
essa porta dritta dritta alla dipendenza,
che è una forma di non-amore e talvolta di auto-distruzione di sè.

Se dovesse accorgersi che quella è la strada che sta imboccando,
chieda aiuto di persona ad una nostra Collega anche psicoterapeuta.

Saluti cordiali.



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