Suicidio

Salve,
Sono una ragazza di 21 anni, frequento la facoltà di ingegneria e convivo con il mio fidanzato. Io non lavoro, la casa la porta avanti lui. Al padre del mio ragazzo li hanno diagnosticato un tumore al cervello ed è morto 10 giorno fa.Noi abbiamo vissuto 6 duri mesi. Io ho trascurato gli studi e non sono riuscita a dare gli esami. Da quasi un anno cerco un lavoro part time che mi permetta anche di studiare ma niente .Negli ultimi giorni mi sento frustrata, depressa, INUTILE. Ho tanta cosi tanta paura e non so cosa fare, a volte penso al suicidio, dico a me stessa che non ho nulla da perdere, di porre fine a questo malessere. Lo so che è sbagliato che ho un problema psicologia e che pensare al suicidio non è normale.
Non parlo con nessuno di questo,io sono la classica ragazza che c'è sempre per gli altri, che offro parole di conforto, che non giudico i sentimenti altrui.....ma questo non funziona con me e come Perche ?????
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Cara Utente,

in questo momento lei pensa di non avere nulla da perdere, ma ha - tanto per cominciare - un compagno e una casa, una carriera studentesca, dei progetti e, immagino, parenti e amici.

Se le sembra che nulla valga la pena di continuare a vivere significa che soffre di un disturbo presumibilmente depressivo ed è necessario che si rivolga ad uno psicologo o psichiatra per far valutare la sua situazione, stabilire di cosa soffre e istituire una terapia adeguata, psicologica e farmacologica.

Il fatto che lei sia di supporto ad altre persone non significa che dire a sé stessa le stesse cose che fanno stare meglio gli altri debba funzionare, soprattutto se siamo di fronte ad una situazione psicopatologica e non ad un semplice "periodo no".
Cerchi quindi un aiuto qualificato e non si incolpi per il fatto che riesce ad aiutare gli altri, ma non sé stessa.

Le faccio tanti auguri,
dott.ssa Flavia Massaro
-www.serviziodipsicologia.it

Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it

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dopo
Utente
Utente
Secondo lei dovrei parlare con il mio compagno di come mi sento? ?
Grazie per la vostra risposta
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Parlare al suo compagno e dirgli come si sente in realtà sarebbe sicuramente utile a farla sentire meno sola, ma se consideriamo che ha perso il papà da pochi giorni deve ragionare bene su quanto possa dirgli senza fargli pesare anche il carico della sua sofferenza, oltre che quello del proprio lutto.
E' sicuramente un momento delicato per lui e forse non è il momento migliore per dirgli che si sente molto depressa e che non sente più che vale la pena di continuare a vivere.

E' preferibile che come primo passo cerchi un aiuto professionale e poi, con i tempi e i modi adeguati, ne parli anche con lui.
Magari provi a parlarne con qualcun altro (un'amica, un parente), oltre che con uno psicologo, per capire che lasciare la sua maschera di forza e imperturbabilità le porterà sicuramente sollievo perché i rapporti con gli altri diventeranno più autentici.
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Cara ragazza,
pensare al suicidio rappresenta una possibile scorciatoia rispetto all’impegno dato dal volersi bene.

Anche se non ha motivazioni apparenti, ha quindi un fidanzato, una famiglia, una carriera universitaria, la depressione detta anche “male oscuro”, può annidarsi anche nelle persone apparentemente felici.

Inizi a parlare con i suoi familiari, con le sue amiche, col suo ragazzo, o comunque con chi si sente a suo agio, del suo malessere, ma Prosegua con un professionista.

Anche dal male oscuro vengono fuori percorsi veramente meravigliosi.

Si prenda cura di sé, un augurio per tutto

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it