Pensieri di morte... il male di vivere

Salve sono una ragazza di 27 anni nell'ultimo anno ho vissuto un periodo di forte stress a causa di una storia finita dopo sei anni.
Negli ultimi due anni la relazione purtroppo ha iniziato ad avere problemi a causa del lavoro e della distanza dopo i suoi vari tentativi di lasciarmi, io ho iniziato a rifiutare il cibo ho perso 10kg non uscivo di casa, ho perso interesse in tutte le cose, restavo a letto al buio tutto il giorno e l'unico momento dove mi sentivo bene era la chiamata giornaliera del mio partner, all'inizio ho tenuto tutto nascosto me ne vergognavo, dopo alcuni mesi ho cercato di raccontarlo al mio partner ma non aveva tempo per pensare alle mie "stronzate" non voleva ascoltare quindi sono rimasta sola, nei mesi successivi allontanandomi completamente anche da lui. Ho iniziato ad avere pensieri sempre più forti e frequenti quasi come un desiderio irrefrenabile legato alla morte, mi immaginavo come potevo uccidermi e avevo incubi legati al suicidio, poi ho iniziato ad avere paura di me stessa dormivo poco e mi svegliavo tutte le notti in preda al panico, sapevo che se lui avesse provato di nuovo a lasciami io mi sarei uccisa l'avevo promesso a me stessa e quando ci pensavo la trovavo una soluzione giusta, ma in un piccolo momento di coscienza sono stata io a chiudere la relazione, sapevo che ce l'avevo quasi fatta mi sarei uccisa, ci ho messo mesi per riprendere il mio peso, per ritornare a mangiare e tutto questo senza chiedere aiuto a nessuno, dopo vari mesi nonostante questa situazione passata con fiducia nell'aver superato la cosa ho ricominciato a sentire il mio ex, ma mi si stanno ripresentando gli stessi problemi, mi rifiuto di mangiare ho dolore fisico e piango continuamente non so cosa fare ho raccontato di nuovo a lui che non sto bene che ho bisogno di aiuto ma non mi crede dice che me lo invento, io non ho fiducia in me stessa, ho paura di tutti, non mi ammiro come persona, mi vedo sempre inferiore agli altri, soprattutto credo di non meritarmi niente, ho iniziato ad accettare la morte improvvisamente come la soluzione al dolore, preferisco non sentire più niente che vivere così, non oso raccontare nulla ai miei fratelli perchè sarei responsabile di creargli disagio e non voglio che si preoccupano per me, quindi in loro presenza faccio sempre il possibile per risultare serena e sorridente ma restando sola riesco a vedere un unica via d'uscita la morte, riesco a immaginarmi di morire e mi convinco quasi che sia la cosa giusta da fare, mi sento sollevata al pensiero di non esistere mi sento un peso per gli altri, per la società, per il mio ex, per i miei fratelli, anche se l'unico motivo per il quale non ho tentato di uccidermi al momento ho coscienza che rovinerei la serenità dei miei fratelli del mio ex di tutti i miei familiari e mi sento in colpa solo di essere un ulteriore peso ma non riesco a cambiare idea su me stessa io mi vergogno di me stessa provo odio per me stessa.
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Cara Utente,

per qualche motivo (che non ci è dato conoscere) la relazione con questa persona sembrerebbe essere particolarmente "tossica" per lei e portatrice di elementi che suscitano o fanno emergere in lei un profondo malessere.

Stando a quanto riporta è possibile che soffra di un disturbo depressivo, ma anche di seri problemi di relazione - visto che, dopo tutta la fatica spesa per allontanarsi da lui, ha ricominciato a frequentarlo e ora sta male come prima.

Come ormai avrà capito l'idea di aiutasi da sola era solo un'illusione che non ha portato a risultati stabilmente apprezzabili, vista la situazione attuale: a questo punto è molto importante che si rivolga sia ad uno psicologo psicoterapeuta, sia ad un medico psichiatra, per ricevere un'assistenza completa (psicologica e farmacologica) che dovrà partire dall'inquadramento diagnostico della sua situazione clinica e dall'individuazione delle cause del suo malessere.

In assenza di aiuto professionale potrebbe solo continuare a stare così male o perfino arrivare a togliersi davvero la vita, perciò mi auguro davvero per lei che accetti il fatto che è il momento di chiedere un sostegno.

Un caro saluto,
dott.ssa Flavia Massaro
-www.serviziodipsicologia.it