Disturbo di ansia

Buongiorno, vi scrivo per riaprire un vecchio "Trhead": mio padre ha una amante. L'avevo scoperto circa due anni fa, e questa cosa mi aveva chiaramente molto destabilizzato, sommandosi per altro ad una mia pregressa situazione di ansia generalizzata e timore pressoché di qualunque tipo di rapporto sociale, nonostante finga (permettetemi un "auto complimento") con grande successo di essere una persona particolarmente socievole e sicura di sé.
La situazione era poi ulteriormente peggiorata quando, durante una vacanza (con anche presente un mio caro amico) mia madre aveva scoperto il tutto, deducendolo da una serie di prove ed indizi, scatenando un putiferio che mi aveva, tra l'altro, messo molto in imbarazzo. mio padre aveva negato con vigore, e da quel momento le cose erano migliorate, in quanto aveva iniziato ad essere più accorto nel coltivare questa sua relazione extra coniugale, e a parte qualche "frecciatina" sospettosa di mia madre, tutto sembrava essersi sopito. Anche i miei disturbi di ansia sembravano essere migliorati, grazie (credo) anche alla mia laurea e al fatto di aver trovato subito un lavoro che mi appaga.
ieri sera, però, tornando a casa dopo il lavoro, mi sono trovato di fronte ad una situazione disarmante: in qualche modo, che non ho ben capito, mia mamma deve aver avuto conferma inequivocabile di questa relazione che si protraeva da tempo, e di conseguenza dopo ore di litigio (alle quali non ho ovviamente partecipato, uscendo per tutta la sera) la situazione è ora incerta (inoltre i miei genitori, non capisco bene come, sono tuttora convinti che io sia un idiota e non sappia nulla). A seguito di ciò, nonostante stia cercando di fare finta di nulla, si sono riaperti i miei problemi precedenti. avverto un senso di ansia estenuante, che mi rende difficile concentrarmi e svolgere bene il mio lavoro e mi provoca un senso di "palpitazione" costante. Avevo anche provato tempo fa ad assumere del Valium, senza un consulto medico, qualche goccia, giusto per tranquillizzarmi e dormire, ma mi faceva un effetto particolarmente negativo, inducendomi uno stato di torpore che perdurava per ore e ore, nelle quali non ero in grado di fare nulla. a dire il vero questo stato di sonnolenza e torpore mi piaceva parecchio, e mi rendeva facile stare in casa a fare nulla, anche se mi rendo conto che non sia una soluzione praticabile, soprattutto ora che lavoro a tempo pieno. in generale, mi sono reso conto che il mio stato di ansia aumenta al rientrare a casa. pensavo di trovarmi bene, con i miei genitori, che sono tra l'altro sempre stati particolarmente "prodighi" con me, economicamente, ma ora avverto un senso di ansia crescente all'avvicinarsi della sera. l'unica altra attività che riesce a farmi "eliminare" questa ansia è l'acquisto "compulsivo": spesso compro cose inutili solo per il gusto di acquistare qualcosa, spendendo cifre notevoli (migliaia di euro) in cose che non mi servono. Spero possiate aiutarmi, grazie per la pazienza.
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Dr. Armando De Vincentiis Psicologo, Psicoterapeuta 7.2k 220 122
gentile utente sembra chiaro una fusione emotiva con la sua famiglia. I suoi stati sono ad essa correlati. é tempo, forse, di prendere una certa distanza . Il percorso che dovrebbe fare è proprio questo, ma potrebbe essere necessarrio l'aiuto di uno specialista.
saluti

Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
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