Ansia, consiglio terapia

Buonasera, sono una ragazza di 30 anni e vi scrivo nonostante abbia già intrapreso un percorso di psicoterapia (3 incontri base + 3 sedute, una a settimana) attualmente sospeso per il mese di Agosto. La mia ansia e il mio malessere generali sembrano peggiorati, i miei familiari mi hanno confessato che mi vedono in modo diverso, mi rendo conto di mettere tutto in discussione, anche cose che prima per me erano certezze assolute.

Ho iniziato l' analisi dopo almeno 5 anni di ansia sporadica e continue emicranie, alcuni episodi notturni di vampate d calore e poi sudate fredde, tremori e sensazione di mancamento, spesso accompagnati da diarrea. In questi anni ero iscritta all'università, ho conseguito la triennale un anno fa nonostante pensassi continuamente che non fosse una materia adatta a me o con pochi sbocchi lavorativi. Mi sono iscritta alla magistrale e ho sempre evitato di inviare curricula, ho attualmente paura di andare a lavorare. Ho lasciato l' università a inizio giugno e reso partecipi tutti della mia decisione. Dopo circa tre settimane durante le quali c'è stata l' assenza di mia madre per motivi di famiglia, sono stata malissimo, mi sono sentita impazzire e non riuscivo ad alzarmi dal letto. I miei e il mio fidanzato mi hanno quindi spinta ad andare da uno psicologo (alla asl mi hanno consigliato uno psichiatra ma ho desistito per i tempi troppo lunghi) .

Dopo i primi incontri nei quali descrivevo la mia situazione e le paure su descritte ho iniziato a informarmi da me su internet e a cercare possibili cause del mio malessere, anche in episodi avvenuti durante la mia infanzia/fanciullezza. Tutto questo naturalmente contro il parere medico, anzi più lo psicologo mi diceva di non avere fretta e di evitare autodiagnosi, più cercavo di orientarmi da me. Forse la fretta è dettata anche dalla situazione economica che al momento non è il massimo.

Dopo i primi due incontri tornavo a casa radiosa e tranquilla ma dopo gli altri uscivo dallo studio medico turbata e ancora più ansiosa.

Ad oggi mi sveglio con malessere generale, ansia, mal di stomaco (a volte mi da anche fastidio l' odore del cibo, cosa mai capitata prima) e spesso non riesco a mangiare. Sto mettendo in discussione la mia sessualità (credo di essere bisessuale e questo mi rende ancora più turbata) e il rapporto col mio fidanzato che dura da piu di dieci anni. Non ho voglia nè di riprendere gli studi, nè di lavorare. Stamane mi hanno consigliato di andare da uno psichiatra e di lasciare questo percorso che sembra destinato a fallire.

Da premettere che ho piena fiducia nel mio medico ma secondo la vostra esperienza quanto dura un percorso simile? I farmaci mi aiuterebbero?

Grazie.
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41k 1k 63
Una terapia farmacologica può avere indicazione nei disturbi d'ansia che lamenta anche per defnire meglio la diagnosi.

Dr. F. S. Ruggiero

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dopo
Utente
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La ringrazio, purtroppo ad oggi non mi e stata fatta nessuna diagnosi. non so a cosa pensare, ansia, depressione, disturbo bipolare, quando esco e mi distraggo mi passa tutto ma il malessere torna a ogni risveglio
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