Vita in stallo..

Buongiorno a tutti dottori, vi scrivo per chiedervi pareri su una situazione che mi sta consumando. La mia vita è bloccata, totalmente bloccata, Vivo nell' immobilismo cronico da tre anni. Da quando ho lasciato gli studi universitari perché non rendevo e ho trovato lavoro sono precipitato in un pozzo dal quale non vedo più uscite. Vivo una vita fatta di ferme routine, casa- ufficio, ufficio-casa, spesa, procrastinazioni varie. Ho solo 25 anni, ma mi sento molto solo, sono gay, non ho mai avuto esperienze in ambito sentimentale, non riesco a provare un trasporto per gli altri, mancano le occasioni per conoscersi e frequentarsi.. le poche volte che mi sono invaghito di qualcuno è stato sempre per il proibito.. ho il pallino per gli uomini etero, muscolosi, sono un esteta nato.. adoro la bellezza in ogni forma. Vivo qui da solo, i miei familiari sono lontani e non so come uscire da questa situazione.. Non mi manca nulla a detta degli altri, ma allora perché non riesco ad uscire da questa apatia esistenziale, da questa noia cronica? Mi sento spento e demotivato, la sera torno dal lavoro e non c è nessuno in casa.. ho molte cose da fare, devo pulire il bagno, stirare, passare lo straccio, ma rimando sempre a domani finendo per trovarmi in difficoltà per la mole di lavori domestici che accumulo. Sono stato sempre un ragazzo molto pauroso, timido e bloccato.. forse mi rendo che sono io stesso inconsciamente a ricercare questo immobilismo perché mi rassicura molto, è rassicurante in un certo senso. Ho paura di tutto ciò che è nuovo, spesso ho delle vere e proprie ansie dovute alla mia mania di controllo su tutto.. anche quando cammino, sono molto rigido e impostato. È come se mi fossi costruito un vero e proprio personaggio e forse gli altri questo lo notano.. vorrei avere qualcuno da amare, un fidanzato, un amante, ne sento fortemente la necessità arrivato alla mia età.. però poi quando qualcuno mi piace ecco che è etero, oppure non sono mai il suo tipo.. fino a qualche anno fa avevo una vita normale, ero anche abbastanza felice.. ma ora non mi riconosco più; da sempre sento di non avere un senso di me, un'identità, un'idea di chi vorrei essere, come se non fossi in grado di ascoltarmi e percepirmi. Ho paura di essere malato.
[#1]
Dr.ssa Sabrina Camplone Psicologo, Psicoterapeuta 4.9k 86 75
Gent.le Utente,
viviamo in una società che ha bandito la sofferenza dalle nostre vite, illudendoci che sia solo un "intralcio" da evitare anziché un segnale da ascoltare, così, pur di rendere questo evitamento realmente efficace, se viviamo una condizione di malessere/sofferenza/insoddisfazione, arriviamo a perdere il contatto con noi stessi, pur di non sentire l'emozione negativa, naturalmente stiamo parlando di un processo inconsapevole.
Infatti scrive:

"da sempre sento di non avere un senso di me, un'identità, un'idea di chi vorrei essere, come se non fossi in grado di ascoltarmi e percepirmi."

L'immobilismo al quale accenna, non è altro che una modalità che ha scelto nel tentativo di adattarsi:

"sono io stesso inconsciamente a ricercare questo immobilismo perché mi rassicura molto"

ma purtroppo non è a costo zero, infatti aggiunge:

"Ho paura di tutto ciò che è nuovo, spesso ho delle vere e proprie ansie dovute alla mia mania di controllo su tutto.. "

A questo punto, forse è arrivato il momento di concedersi la possibilità di uscire dal recinto di un circolo vizioso che si autoalimenta e interferisce negativamente non solo con la sua quotidianità, ma con la qualità stessa della sua vita.
A tal proposito le suggerisco la lettura di questo articolo:

http://www.psicoterapeuta-pescara.it/psicologia-e-psicoterapia/perche-iniziare-una-psicoterapia.html

"Ho paura di essere malato"
La paura come ogni un'emozione può essere utilizzata come "bussola" che ci aiuta ad identificare di cosa abbiamo bisogno anziché essere vissuta solo come un "nemico" da evitare o peggio, un sintomo da curare.
Oramai è una realtà assodata, ma vale sempre la pena ricordarlo: la psicoterapia non si occupa solo di curare un disturbo psicopatologico ma anche di promuovere processi di cambiamento e di crescita personale.

Dr.ssa SABRINA CAMPLONE
Psicologa-Psicoterapeuta Individuale e di Coppia a Pescara
www.psicologaapescara.it