Problemi al lavoro, non reggo più

Buonasera. Oramai mi conoscete bene su questo sito purtroppo, ahimè per le storie più negative. Be' , oltre al mio malessere per la storia finita, l'unica cosa a cui mi aggrappavo era il mio lavoro, che avevo trovato 6 mesi fa.
Stava procedendo tutto benissimo, mi trovavo bene, ho un contratto di tirocinio e mi sento un po' sfruttato, con 300 mensili, ma dopotutto io ci metto sempre tutto il meglio che ho dentro.
Pensavo fosse tutto ok, invece oggi ho preso il telefono aziendale per fare una chiamata e ho scoperto un gruppo, dove le altre tre colleghe di ufficio, sfottevano me e la tirocinante attuale, pubblicando pure nostre foto...insulti offensivi. E poi invece davanti tutte sorridenti e carine. Ci sono davvero rimasto male, forse sono una persona ingenua, ma sento dentro di me un forte senso di giustizia, mi appartiene. Mi sono davvero sentito male, tradito, da quelle che consideravo "amiche". E con loro ho fatto di tutto all'inizio per potermi aprire ed essere socievole (sono un ragazzo chiuso e diffidente da sempre), e dopo il mio sforzo vengo ripagato così... Allora ho ragione quando mi isolo, quando perdo fiducia in tutto, quando mi chiudo nella mia stanza con le cuffiette nel mio mondo, il mio mondo che non ha niente di falso e cattivo, un mondo che appartiene solo a me.
E so che vi sembrerà assurda la mia reazione, ma è come se fosse la goccia finale questa, dopo un anno tirato a forza con tanti sacrifici.. e adesso sono confuso sapete perché?
Perché se mi licenzio, quei pochi soldi che mi danno non li avrò più e di conseguenza non potrò pagarmi gli studi per diplomarmi. Dovrò solo sopportare quelle facce sorridenti false per 6 ore al giorno, per una miseria, per avere un titolo di studio. Penso di essere arrivato al limite e chiedo scusa a tutti se non sono forte come dovrei, se non riesco a fregarmene, se le parole mi fanno male, se continuo a credere che ci sia gente buona, se sono ancora così buono, onesto e leale con tutti.. perché quando io do il cuore mi aspetto sempre che un pezzetto mi venga ricambiato. Chiedo scusa se mi sento stanco, tanto stanco. Come si fa a sorridere così e poi dire così tante cattiverie dietro? Io non riuscirei. E questo accaduto adesso mi ha praticamente riportato in mente tutte le delusioni del passato, è stato come tornare indietro nelle cattive esperienze. Dove c'ero io, sempre a dare tanto e tanto, sempre ad avere parole e animo gentile, e devo dire che ho sempre portato a testa alta questo mio aspetto del carattere, ma ultimamente penso davvero di essere sbagliato. Spero non sembri una vittima, perché è l'opposto di ciò che sono. Potrete immaginare la mia confusione in questo momento, ma io non mollo mai, io il mio diploma lo voglio ottenere, e voglio lottare perché sono un capricorno e io quella vetta la scalero' , costi quel che costi..anche se a volte mi viene di abbandonare tutto. Scusatemi, ma credo di non essere per questo mondo.
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Dr. Francesco Ziglioli Psicologo 1k 36
Gentile utente,

indubbiamente, rileggendo i suoi consulti precedenti, si può affermare che ha dovuto far fronte a numerose difficoltà, di recente.
Le persone sono diverse da come lo siamo noi, si comportano in modo differente da come ci aspetteremmo che noi reagissimo. Nella sua posizione, sarebbe senz'altro più funzionale focalizzarsi su ciò che ha, ovvero un lavoro che le piace, e nel quale lei da tutto se stesso. A volte gli altri feriscono i proprio sentimenti. Non per questo lei deve cambiare modo di essere: se si ritiene una persona buona e disponibile è bene così; probabilmente, avrebbe bisogno di rinforzare i suoi confini per permettere alla gente di entrare e uscire a piacimento (metaforicamente parlando, si intenda), e in tal modo di farla star male.
Non deve autocriticarsi per i suoi tentativi di essere più estroverso, o per aver dato la possibilità ad alcune persone si conoscerla meglio e di condividere con lei certe cose. Piuttosto, si rincuori nel sapere che non tutte le persone (e ne ha la conferma in ufficio) riescono ad essere così.

" chiedo scusa a tutti se non sono forte come dovrei"
Manifestare emozioni, come nel suo caso di delusione/tristezza, è sinonimo di una buona intelligenza emotiva. Non c'è scritto da nessuna parte che lei deve/dovrebbe essere in altro modo, e tantomeno che lei debba chiedere scusa ad altri.

Cordiali saluti
Dr. Francesco Ziglioli
Psicologo - Brescia, Desenzano, Montichiari
Www.psicologobs.it

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dopo
Utente
Utente
Gentile dottore,
Sono assolutamente d'accordo con Lei e con le sue affermazioni. La cosa che mi sta tenendo sveglio stanotte è proprio questo bivio che ho dinanzi, o mandare questa gentaglia a quel paese e rinunciare adesso ai miei studi, oppure cercare di continuare i 6 mesi in modo da saldare il conto per i miei studi. E mi creda che sono tentato per la seconda, ma ho paura di non farcela a reggere 6 ore là dentro tutti i giorni, guardando quei volti disgustosi.. sono davvero in difficoltà.

P.s è possibile mettersi in contatto con Lei attraverso qualche contatto di riferimento?
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Dr. Francesco Ziglioli Psicologo 1k 36
Il bivio di solito mette di fronte ad un bilancio: sta a lei mettere sul piatto le due cose. Da una parte la frequentazione di colleghi non simpatici e il titolo di studio, dall'altra nessuno dei due. Vedqa lei dove pende di più la bilancia. E ricordi che è possibile arricchire un piatto con cose positive e piacevoli, non per forza legate all'argomento (per esempio, ogni settimana che passo in quel posto, vado un giorno in montagna).

Può contattarmi all'indirizzo mail: ziglioli.francesco@libero.it