Confusione sulla mia vita sentimentale

Ho 25 anni e scrivo per chiedere un parere sulla mia vita sentimentale.
Fin da adolescente, è stato molto difficile per me trovare una ragazza che mi attraesse davvero. Questo ha fatto sì che, nonostante a 15-16 anni avessi già avuto alcune opportunità per fare le mie prime esperienze sessuali, non le ho mai sfruttate. A 16 anni ho dato il mio primo bacio. A 17 anni ho incontrato una ragazza che mi piaceva abbastanza e ho iniziato la mia prima relazione. Volevo bene a questa ragazza, ma non ne sono mai stato innamorato e non ho mai pensato che questa storia avesse futuro. E' durata 2 anni e ci siamo lasciati di comune accordo, senza grossi rimpianti. Forse è importante notare che abbiamo avuto i primi contatti sessuali quasi subito, ma i primi rapporti completi molto tardi, quando io avevo già 19 anni.
Dopo questa storia ero molto ottimista sul fatto che avrei trovato presto qualcuna. Tuttavia, ogni volta che iniziavo ad approfondire qualche conoscenza il mio interesse calava, in genere addirittura prima di chiedere un appuntamento. Alcune ragazze, più spigliate, mi hanno invitato a uscire e in genere mi sono annoiato abbastanza. Con una ho anche provato a fare sesso, ma non sono riuscito a penetrarla, non so se per inesperienza o mancanza di attrazione.
A 22 anni mi sono innamorato davvero per la prima volta. La ragazza in questione è uscita per un po' con il mio gruppo di amici. L'ho corteggiata, con discrezione, per molto tempo, senza mai capire le sue intenzioni. Dopo un anno mi sono dichiarato e lei mi ha detto chiaramente che non provava nulla per me, per cui ho dovuto farmene una ragione.
Superata la delusione, avevo 23 anni e la situazione mi iniziava a pesare. Da allora nessuna ragazza mi ha mai attratto del tutto. L'estate dello scorso anno, in preda ad apatia e frustrazione, ho cercato per la prima volta esplicitamente un rapporto occasionale: ho passato una serata molto piacevole, nonostante non abbia raggiunto l'orgasmo. Io e questa ragazza abbiamo deciso di continuare a vederci e io mi sono buttato, nonostante percepissi fin da subito segnali negativi. La nostra frequentazione è durata pochi mesi, durante i quali ho avuto per la prima volta un'esperienza sessuale degna di nota. Tuttavia, mentre lei si innamorava sempre più, i miei dubbi aumentavano, così alla sua richiesta di ufficializzare la relazione ho dovuto lasciarla, con grande dolore da parte di entrambi.
Nel frattempo è passato quasi un anno. Mi sono reso conto che in questi 6 anni da single, intervallati da breve esperienze, le ragazze che mi hanno davvero convinto sono 2 o 3, tra le centinaia che ho conosciuto. Sono preoccupato, perché credo sia normale ricevere 2 rifiuti nella vita, ma diventa un problema se mi piacciono così poche persone. A volte penso che dovrei reagire in qualche modo, ma non so cosa fare. Devo solo stare tranquillo, godermi la vita e aspettare pazientemente il prossimo incontro, o c'è qualcosa su cui vale la pena indagare?
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Dr. Francesco Emanuele Pizzoleo Psicologo, Psicoterapeuta 2.4k 122
Direi di mettere da parte la sua ansia e il suo perfezionismo cercando di godersi fantasie, desideri, avventure, storie e “occasioni” da 25enne. Rimuginare non le serve.

Stia bene!

Dr. Francesco Emanuele Pizzoleo. Psicoterapia cognitiva e cognitivo comportamentale.

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dopo
Utente
Utente
Vede, è stato proprio per "mettere da parte il perfezionismo" che ho accettato di frequentare una ragazza che dava molti spunti di interesse, ma non mi prendeva. Credevo che mettendomi finalmente in gioco avrei superato tutti i miei dubbi, o quantomeno mi sarei sbloccato, ma non è stato così. La storia è finita come era tutto sommato chiaro fin dall'inizio e ho inferto un brutto colpo all'autostima, già molto bassa, di questa ragazza. Ora potrei ripetere questo copione altre volte, ma sentirei di essere in malafede, non crede? Finora le mie storie sono state sorrette più che altro da affetto e curiosità. Ora la mia curiosità è più o meno soddisfatta, e d'altra parte mi sono reso conto che queste cose non sono sufficienti per avviare una relazione.
Lei parla di desideri, ma io non credo di aver realmente desiderato le ragazze con cui ho avuto rapporti. Li ho avuti perché lo hanno voluto loro, soprattutto, con i risultati di cui ho parlato nel post iniziale. Con l'ultima è andata molto meglio, ma ad esempio in alcuni frangenti avevo difficoltà a venire, probabilmente per lo stesso motivo.
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Dr. Francesco Emanuele Pizzoleo Psicologo, Psicoterapeuta 2.4k 122
ho letto con interesse quanto risposto.
Verosimilmente un breve training di consapevolezza emotiva, presso un collega psicologo psicoterapeuta, le tornerebbe utile per costruire relazioni interpersonali salutari.

Le abilità di riflettere sugli stati mentali propri e altrui inevitabilmente precedono una buona qualità di vita relazionale.

La sua Provincia la conosco.
è ricca di bravi colleghi e tutto sarebbe un valido investimento per il suo futuro emotivo/relazionale.

Ci pensi...

In bocca al lupo
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Utente
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La ringrazio.
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Dr. Francesco Emanuele Pizzoleo Psicologo, Psicoterapeuta 2.4k 122
Prego