Cervello Pornografico

Gentili Dott.ri,

Salve, ho 23 anni e mi ritrovo a convivere durante la giornata con immagini mentali disturbanti, sogni notturni e quant'altro riguardante la pornografia.

Ho sofferto di depressione, e intrapreso un percorso psicoterapeutico per due anni, ma questo aspetto purtroppo non è evidentemente mai migliorato.

Non vi nascondo in tutto questo che c'è ed esiste una forma di rituale, piacere evidentemente non controllato.

Dato l'uso frequente per molti anni, è possibile che il mio cervello abbia continuamente stimolazioni di questo tipo?
Potrebbe essere una forma di dipendenza o compulsione?

Sono preoccupato, questo circolo vizioso: pornografia, immagini mentali, e ansia è opprimente.

Vi ringrazio dell'ascolto,

Cari saluti.
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Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 579 67
Gentile utente,

E' possibile che il Suo cervello sia assuefatto alla pornografia
https://www.medicitalia.it/news/psicologia/4765-la-pornografia-rimpicciolisce-il-cervello.html .
E' possibile che la pornografia rappresenti invece il contenuto di un nucleo ossessivo.
E' possibile che Lei soffra di una sessualità compulsiva,
https://www.medicitalia.it/news/psicologia/7732-il-sesso-compulsivo-e-un-disordine-mentale-o-m-s.html

E' possibile..

ma a distanza non è possibile fare una diagnosi.
Come mai la psicoterapia non La ha aiutato in questo aspetto? Forse ciò non rappresentava un obiettivo del Vostro percorso? oppure non è stato chiaro con la Sua Psicoterapeuta come lo è stato con noi?

Saluti cordiali.
Dott. Brunialti

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

[#2]
dopo
Utente
Utente
Dott.ssa, grazie della risposta.

Purtroppo la psicoterapia era centrata anche su altri aspetti (collegati a questa problematica? Sì, secondo la dott.ssa) come la solitudine ed il bisogno di socialità con dei miei coetanei, anche questi aspetti purtroppo persistono da diversi anni.

Ho notato grosse difficoltà nel cambiare le mie abitudini quotidiane e pensieri, anche durante il mio percorso psicologico, ed ora mi ritrovo a fare passi indietro.

Continuo a subire questa condizione, sono davvero stanco e demoralizzato.

Cari saluti.
[#3]
Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 579 67
La psicoterapia sta proseguendo o è stata interrotta?
Nel secondo caso, come mai?

Saluti cordiali.
Dott. Brunialti
[#4]
dopo
Utente
Utente
È stata interrotta, per mancanza di fiducia nella psicoterapia e terapeuta, avevo la senzazione di confidare sempre le stesse cose, con pochi strumenti per modificare determinati pensieri e comportamenti.

E sinceramente anch'io ho avuto e continuo ad avere pensieri e credenze che mi fanno stare poco bene, ma in cui credo e mi sento a volte purtroppo legato.

Un passo avanti ed uno indietro.

Cari saluti.
[#5]
Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 579 67
Gentile utente,

mi pare di capire che Lei è consapevole di aver bisogno di aiuto,
ma non ha trovato
o la professionista "giusta" per Lei
o l'orientamento psicoterapeutico adatto alla Sua problematica.
Le consiglio di riprovarci,
con la stessa o con una diversa/o psicoterapeuta.

Ben consapevole però che
- come Le scrivevo nel precedente consulto di gennaio -
è fondamentale nel pz. la determinazione al cambiamento,
alla modifica di quei "..pensieri e credenze che mi fanno stare poco bene, ma in cui credo e mi sento a volte purtroppo legato."

Scriveva a gennaio: "il percorso psicoterapeutico ... più volte mi dà la senzazione di dover rinunciare e mettere in discussione una parte di me, a cui purtroppo con ego mi sento molto legato.".

Ma senza la decisione del soggetto proprio ad accettare di "mettere in discussione una parte di sè", nessuna terapia è di per sè miracolosa.

Saluti cordiali.
Dott. Brunialti
[#6]
dopo
Utente
Utente
Dott.ssa, ha ragione.

Sono consapevole di questo e mi chiedo con le lacrime agli occhi perché non voglia mettermi in discussione con nuovi propositi.

È più facile soffrire e lamentarsi che cercare un'alternativa per stare bene?

La ringrazio molto per tutte le sue risposte,
dedicare del tempo a chi ne ha bisogno non è da tutti.
[#7]
Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 579 67
"..È più facile soffrire e lamentarsi che cercare un'alternativa per stare bene?.."

Può darsi.
Il fatto è che il cambiamento è faticoso.
Ma a poco serve chiedersi "..perché non voglia mettermi in discussione con nuovi propositi."
Occorre provare.
Dai successi
- ma altrettanto dai fallimenti -
scaturiscono nuovi frutti.

Saluti cordiali.
Dott. Brunialti