Crisi coniugale.

G.mi Dottori, scrivo queste poche righe nel tentativo di riassumere il quanto.
40 anni, fidanzato da 8, sposato da poco di 3 e con 2 figli.
Sono proprio questi a legarmi alla coppia: per il resto, con mia moglie, proprio causa figli, spesso dormiamo in letti separati.
Lei col grande che ancora si sveglia di notte, ed io col piccolo.
Sessualmente lei è diventata quasi assente: con la motivazione del lavoro, della stanchezza e quanto altro adducibile, sembra quasi il sesso non le interessi più.
Con l'aggravante, che quando cerco di avvicinarmi, spiegandole che in queste condizioni, bisogna accontentarsi del poco tempo a disposizione, lei alcune volte - addirittura - rifiuta.
Per non parlare della sera, a dormire nel letto col bambino, oppure sul divano: insomma, nessuno suo sforzo.
Così come poche, rare volte si avvicina per darmi una coccola, una carezza, o qualcosa che appaghi le mie continue richieste: si perchè, nonostante io mi sia lamentato fino a poco tempo addietro- ora evito, per evitare litigi - lei è refrattaria.
Tanto da averle detto, che temo non le piaccia più.
A ciò, si aggiungono discussioni, più o meno pacate e litigi: questi, purtroppo, spesso deprecabili per modi e parole usate.
Lei sembra quasi trasformarsi: inveisce, offende, disprezza ed alcune volte - cosa da me odiata e ritenuta meschina - usa le mie confidenze per ritorcermele contro, quasi siano un mio punto debole, una mia manchevolezza, ciò nonostante, al di fuori dei litigi lei invece tenta di supportarmi aprendomi a punti di vista da me ignorati.
Proprio causa l'ultimo litigio - anche se credo sia stata la fatidica goccia del vaso traboccante - ho deciso di separarmi da lei: mille paure e mille sensi di colpa in merito ai figli, qualche rimpianto per la stima che provo per lei come madre e come professionista.
Saluti e grazie in anticipo per la preziosa risposta, ed altrettanto prezioso tempo che vorrete dedicarmi.
Dr.ssa Carla Maria Brunialti Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 19.1k 609
Gentile utente,

Lei ci dice che "..ho deciso di separarmi da lei: mille paure e mille sensi di colpa ..".
E' comprensibile che sia la soluzione apparentemente più semplice.

Perchè non fare una terapia di coppia di persona?
E' un vero "peccato" buttare a mare una relazione senza fare uno sforzo molto determinato e supportato dallo specialista per verificare se siate ancora in tempo a fare qualcosa..

Rivolgetevi ad una Psicologa anche Psicoterapeuta con fiducia.

Nel merito Vi allego:

https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/3332-mamma-e-amante.html

https://www.medicitalia.it/news/psicologia/6165-sesso-una-volta-in-settimana-e-ok.html

da leggere insieme.

Saluti cordiali.
Dott. Brunialti

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

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Utente
Utente
La ringrazio per la risposta, in una con la sua celerità.
Penso però, che superati certi limiti, neanche la psicoterapia - alla quale comunque molto credo - possa far qualcosa.
Il problema, è la perdita di stima e di interesse: l'unico essendo, giusto per ripetermi, quello verso i figli.
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Dr.ssa Carla Maria Brunialti Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 19.1k 609
Talvolta anche la psicoterapia giunge ...
fuori tempo massimo.

Dott. Brunialti
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