Lutto a meta'

Con questo titolo mi riferisco al fatto che da quasi 5 mesi ho smarrito il mio cane e non so se sia ancora vivo, magari anche in un'altra regione oppure se è ormai morto. Premetto che abito in periferia e lo lasciavo abbastanza libero. A volte andava a fare i suoi giri per qualche ora, ma è sempre tornato. Una donna che mi aveva contattato perché credeva di averlo visto mi ha consigliato di contattare un educatore cinofilo coi cani molecolari, e sembrava che ci fossero ancora delle speranze. Allora abbiamo provato a fare degli appostamenti ma senza successo. Poi dopo una settimana una donna mi telefona e dice di aver visto un cane molto simile ed era davvero lui perché i cani molecolari lo hanno capito. I miei credono che sia morto in tempi brevi,ma io credo che almeno per un mese sia stato vivo. È facile che un cinghiale lo abbia ucciso perché la sua razza era abbastanza predatrice e non era castrato. Io ho fatto il possibile sia materialmente che attraverso Internet, ma non so se conviene ancora sperare oppure pensare che le botte di fortuna non riguardano tutti e io a quanto pare no. Ho avuto qualche soddisfazione, ad esempio ho trovato un lavoro temporaneo da settembre a ottobre, sono stata contenta che mi sia capitato se no credo che sarei impazzita a stare in casa e a pensare alla sua assenza. Vado anche in palestra, ora sto cercando di nuovo lavoro.. però mi chiedo una cosa. Per avere una svolta nella mia vita è necessario a volte rinunciare a qualcosa o a qualcuno di importante? Ho anche subito le critiche di persone che mi avevano fatto capire che se è scappato nei boschi un po' è stata colpa nostra perché i cani non devono girare liberi e che i canili non mi avrebbero aiutato per questo motivo. Queste intromissioni mi hanno fatto molto soffrire, anche il fatto che non lo abbiamo sterilizzato può essere stata una colpa. A volte penso che avrei potuto fare di più, una volta una persona aveva detto che in un bosco aveva sentito abbaiare un cane ma per motivi familiari non ero riuscita ad andare a controllare. Quindi a volte penso che se è morto tragicamente un po' è colpa della mia poca intraprendenza.
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Gentile signora,

mi dispiace per la perdita del Suo cane, ma pare che Lei abbia fatto molto per cercarlo, sebbene le ricerche non abbiano portato al successo sperato.

I Suoi sensi di colpa sono del tutto comprensibili, ma servono solo in casi come questo a tentare di riottenere un certo controllo sulla situazione. Se il cane era abituato ad essere libero di allontanarsi ma poi è sempre rientrato, non può farsene una colpa, perchè non possiamo controllare tutte le circostanze della vita.

Quanto ai commenti, purtroppo viviamo in un mondo in cui tutti hanno fretta di dire la loro senza badare ai sentimenti altrui: dia il giusto peso a queste critiche.

Cordiali saluti,

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

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dopo
Utente
Utente
La ringrazio per la risposta. Sì sono consapevole che ho fatto tutto il possibile. In più essendo stata disoccupata al momento della scomparsa pensavo che avrei dovuto fare molto, anche perché gli altri componenti della mia famiglia non potevano sempre essere attivi nella ricerca. Purtroppo i primi giorni della scomparsa ho tirato fuori la parte antipatica di me. Mi sentivo a volte come una sognatrice che non riesce ad accettare la dura realtà. Poi quando venivo a sapere di ritrovamenti miracolosi pensavo che queste cose non capitano molto spesso e non è detto che capiti pure a me. Una persona mi ha consigliato di provare a fare del volontariato per contrastare questa sensazione di vuoto, spero possa servire in qualche modo.