Moglie con cambi estremi ed improvvisi d'umore

salve, ho 34 anni, e da quasi 3 sono sposato (più altri 4 anni di relazione da fidanzato).
da sempre mia moglie ha avuto il problema di cambi improvvisi ed estremi d'umore. passa da oggi che mi dice di amarmi tantissimo, di essere molto felice con me, a domani (letteralmente sono queste le tempistiche) in cui mi dice che non mi ama più, che è infelice con me e che non vuole stare con me. i motivi che innescano questi cambi d'umore assurdi possono essere i più svariati ed insensati: un amico ci invita a mangiare una pizza (lei dice di non voler venire, e quindi vado io)? e lei esplode. c'è la festa di un SUO parente anziano che ci invita? decido di andare da solo e portargli un regalo (inventando la scusa che SUA nipote non è potuta andare per l'influenza), torno a casa e lei mi aggredisce verbalmente e fisicamente per essere andato. mia madre una volta tanto (capiterà una volta al mese) le chiede se gentilmente può aiutarla a piegare 2 lenzuola? e lei esplode poi con me e dice che vuole andare a vivere in un'altra città (e quindi io dovrei lasciare il lavoro per trovarne un altro), perchè vuole che andiamo lontani. in 3 anni avrò incontrato un mio vecchio amico forse 4 o 5 volte. una coppia di amici (uomo e donna) non li posso assolutamente incontrare (perchè lei non li considera simpatici, sebbene li abbia incontrati solo una volta e loro hanno cercato di essere carini e normali con lei). un altro amico (che lei neppure conosce) ci invita al battesimo del figlio? assolutamente non dobbiamo andare! e se ci vado poi "avremo problemi...".
alterna momenti di assoluta dolcezza ad altri (repentini, cioè dalla mattina al pomeriggio letteralmente) di totale intrattabilità, rancore, e continue minacce di non essere felice con me e di volere il divorzio.
poi si calma e torna normale, come se niente fosse, dice di amarmi, di volermi bene, di essere molto felice e di essere fortunata ad avermi.
ma ormai sono sempre pronto ad una sua ennesima e nuova esplosione per chissà quale svariato motivo.
il punto è che per ogni inezia lei non è che perde la pazienza in modo accettabile, ma esplode letteralmente parlando di divorzio.
si discute semplicemente del fatto che nella minestra ci ha messo un pò più sale del solito? basta questo per iniziare a discutere (che farei meglio a cercarmi un'altra che cucina con meno sale, che è stufa di me, e che vuole il divorzio, e quindi non mi parla per giornate intere).
io onestamente non so come poterla aiutare. vorrei portarla da uno psicologo, ma è impossibile, lei è normale mentre io ho torto su tutto. non vuole farsi aiutare.
passa da situazioni di totale buon feeling e tenerezza, ad altre di ira in cui mette sempre in gioco addirittura il divorzio.
ogni giorno mi sveglio con l'ansia di non sapere come finirà la giornata e se tutto andrà bene.
sono assolutamente solo, nessuno immagina ciò. l'unico che sembra aver capito (ma non si espone) è SUO fratello, e quelle rare volte che lo incontro, lo vedo molto solidale a me...
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
>>> ogni giorno mi sveglio con l'ansia di non sapere come finirà la giornata e se tutto andrà bene
>>>

Deve essere durissimo iniziare ogni giornata in questo modo.

Tuttavia lei ci ha già interpellato due anni fa circa per lo stesso problema e a quanto pare non è cambiato molto.

Ci sono solo tre possibilità: 1) O sua moglie accetta di farsi curare. 2) O non accetta e quindi lei (che ci scrive) ne trae le conseguenze non essendo più disposto a sopportare questo stato di cose. 3) O continua ad alzarsi ogni mattina allo stesso modo.

È lei purtroppo che a mio avviso è chiamato a fare una scelta di campo.

Può anche andare da uno psicologo se crede, ma non si aspetti che questi potrà magicamente insegnarle come gestire o cambiare sua moglie per interposta persona.

Aggiungo che, evidentemente, sua moglie si comporta così con lei anche perché lei finora glielo ha permesso.

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

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dopo
Utente
Utente
grazie dottore, le sue parole un pò mi sono di conforto. e condivido certamente quando mi ha detto che se mia moglie si comporta così è anche perchè io finora gliel'ho permesso.
il bello è che quando lei è calma, tranquilla, dolce, si rende perfettamente conto che dà di matto quando poi si arrabbia ("è che tu mi fai arrabbiare, perciò mi comporto così"), però non è assolutamente normale minacciare continuamente il proprio marito di divorzio perchè....non voglio abbandonare il mio lavoro di punto in bianco (perchè è ciò che significherebbe) e trasferirmi altrove. e con una moglie così con questo atteggiamento, siamo sicuri che la "località geografica" sia risolutiva dei suoi scatti d'ira e minacce? mah...
così come non può essere normale minacciare il proprio marito di divorzio perchè...non so...il marito della sua amica invece l'ha sposata prima di quando io avrei sposato mia moglie... o perchè sua madre e sua sorella sono invece riuscite a costringere i loro mariti ad andare a vivere in una zona della città piuttosto che in un'altra.
voglio dire, se ci fossero problemi seri come la totale assenza di denaro, l'infedeltà, i maltrattamenti, sarei io il primo a dire "me la sono cercata..." ma se uno cerca di fare del proprio meglio, e umanamente non te ne viene mai riconosciuto l'impegno (almeno quello)... Anche in carcere i detenuti della peggior specie provano gratitudine nei confronti di un vicino di cella.
Mio cognato (il marito di sua sorella) vive completamente isolato dalla sua famiglia (la moglie, cioè la sorella di mia moglie lo ha messo contro a tutta la sua famiglia). e anche la madre di mia moglie ha letteralmente isolato mio suocero dalla sua famiglia d'origine.
sua madre non accetta nessuna delle fidanzate dei suoi figli, che vivono le loro relazioni quasi in clandestinità.
e lei sta copiando perfettamente questo atteggiamento che a me sembra insensato.
se potessi convincerla a portarla da uno piscologo sarei molto contento, ma non so come fare a convincerla.
Lei dottore ha detto che sono stato anch'io a permetterglielo finora. Perciò le chiedo "cosa posso almeno provare a fare (psicologicamente parlando) per provare a "scalfire" un pò tutto questo.
la ringrazio davvero.
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
È proprio perché lei glielo permette che se ne può uscire con patetiche scuse, tipo "è che tu mi fai arrabbiare, perciò mi comporto così".

Nessuno ha il potere di far sentire un altro in un certo modo, senza il suo consenso.

>>> Anche in carcere i detenuti della peggior specie provano gratitudine nei confronti di un vicino di cella.
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C'è una grossa e fondamentale differenza: i carcerati sono lì per obbligo, mentre i coniugi stanno insieme per scelta.

Possono incolpare solo se stessi delle proprie disgrazie coniugali e nessun altro.

>>> Perciò le chiedo "cosa posso almeno provare a fare (psicologicamente parlando) per provare a "scalfire" un pò tutto questo.
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A mio avviso non c'è nulla da scalfire.

Le persone si comportano come vogliono, finché di fronte hanno chi glielo permette. Mi perdoni se insisto su questo punto, ma credo si tratti del proverbiale elefante in salotto che finora lei si è rifiutato di considerare, sperando nel "buon cuore" e nella comprensione di sua moglie, che però non è mai arrivata.

Arriva un momento in cui un uomo deve prendere decisioni, anche sgradevoli, se vuole conservare il rispetto di se stesso.