Feticismo dei piedi

Gentili dottori,
Sono un ragazzo di ventitrè anni e vi scrivo per un dubbio relativo alla sfera sessuale sortomi da qualche tempo.
Premetto che da quando ho scoperto la mia sessualitá sono consapevole di essere feticista dei piedi e di avere tendenze masochistiche, e da quello che ricordo i miei primi approcci con l'autoerotismo vertevano sempre verso questi due aspetti. In generale posso dire che ho sempre orientato la masturbazione esclusivamente a questi ambiti della mia sessualitá, i quali poi ho avuto modo di poter vivere serenamente assieme a delle partner.
Ma nonostante questo negli anni ho avuto anche molte esperienze sessuali (comprese le mie prime volte con l'altro sesso) che non includevano il feticismo dei piedi né pratiche masochistiche, vivendo comunque momenti molto appaganti e molto piacevoli.
Ho sempre ritenuto dunque che questi miei "gusti" fossero in qualche modo parziali, senza nessun carattere esclusivo, permettendomi di vivere anche comuni rapporti sessuali. Ma oggi mi chiedo: puó una parafilia nel tempo assumere un carattere esclusivo, pur se questa non lo ha mai avuto in passato?
Aggiungo inoltre che il pensare a pratiche masochistiche o ai piedi femminili mi procura una forte eccitazione immediata (piú intensa rispesso a pensieri sessuali indirizzati verso aspetti piú comuni ), ma con le partner cui sono particolarmente legato a livello affettivo preferisco pratiche piú "normali" (utilizzo questa parola con un po' di riluttanza, riuscendomi difficile da immaginare che possa esistere una norma in un ambito così vasto).
Mi scuso se sono stato troppo prolisso nel porvi la domanda e vi ringrazio in anticipo per una eventuale cortese risposta.
Cordiali saluti.
[#1]
Dr. Armando De Vincentiis Psicologo, Psicoterapeuta 7.2k 220 122
(...)permettendomi di vivere anche comuni rapporti sessuali. (..)
questo le basta, il resto è solo timore poco giustificato.
saluti

Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
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[#2]
dopo
Attivo dal 2018 al 2022
Ex utente
Gentile dottor De Vincentiis,
Grazie innanzitutto per la celere risposta.
Mi sono accorto peró di aver omesso il perché della mia domanda, e forse é il caso che spieghi da cosa é scaturita. La sua origine si deve probabilmente imputare ad una esperienza fatta qualche settimana fa.
Un pomeriggio sono stato invitato da una ragazza a passare la serata a casa sua; non sospettando che avremmo avuto un rapporto sessuale (non completo) qualche ora prima di andare mi sono masturbato, sentendone la necessitá. Durante il rapporto (che non includeva né feticismo dei piedi, né pratiche masochistiche) sono riuscito tranquillamente a raggiungere l'erezione e ad avere un orgasmo, raggiunto con una masturbazione effettuata da lei (non c'é stata penetrazione perché non sospettando un possibile rappporto non avevo preservativi con me, e avendo quasi solamente rapporti occasionali con ragazze che spesso non conosco bene, preferisco utilizzare sempre il preservativo). Come ho detto tutto é andato bene, ma il fatto é che stranamente non sentivo di essere eccitato al cento per cento, e non ripensando al fatto che qualche ora prima mi ero masturbato ho iniziato a pormi diverse domande sul perché della cosa.
Il giorno dopo la stessa ragazza mi invita ad uscire e ad andare a dormire a casa sua. Premetto che la notte prima avevo dormito pochissimo e che quella sera tornammo a casa verso le tre di notte. Eravamo davvero stanchi ed era molto tardi ma decidiamo comunque di avere un rapporto, al che io mi accorgo (probabilmente lei non ci ha fatto molto caso) di non riuscire a mantenere l'erezione a lungo (piú di un minuto) senza che lei mi stimoli; praticamente senza stimolazione da parte sua perdevo l'erezione. Nonostante questo il rapporto finisce bene, ma in me da quella sera é sorta una forte ansia sul motivo di quel fatto. Escludendo con tutta sicurezza problemi organici sono finito per pormi la suddetta domanda, che ora mi assilla non avendo avuto ancora modo di provare a smentirla.