Paura e ossessioni improvvise

Ho 22 anni e da qualche mese temo di avere un disturbo compulsivo che scambio per vocazione. Tanti anni fa tra tanti giovani laici e religiosi ho sentito la gioia della fede e, in un momento di profondo vuoto, ho sentito di farmi suora, gioia a cui mi stavo costringendo,quasi per sdebitarmi con Dio per aver dato senso alla mia vita. sognai anche Padre Pio che mi sorrideva, ma non capii perché. Più di un sacerdote mi disse che la mia vocazione tendeva più alla maternità, ma che dovevo incontrare quell'uomo che potesse far di me una madre e donna. Sono uscita con vari ragazzi ma nessuno mi faceva sentire amata e di accogliere il mio amore. Poi un'esperienza di amore sbagliato mi ha fatto sentire quanto in realtà desiderassi amare ed essere amata da un uomo. Quella storia è finita e chiesi a Dio di donarmi quando avrebbe voluto un uomo con cui fondare una vera famiglia, con Gesù, tutti e tre. Ho incontrato il mio Fidanzato attuale con cui sto da due anni e mezzo. Che meraviglia iniziare questa relazione, un amore unico, e nei suoi occhi vedevo un Gesù da amare ed accogliere ogni giorno e la stessa cosa era per lui con me. Abbiamo avuto delle difficoltà per via della distanza, non abitavamo vicino. Ma Dio ha aggiustato ogni volta tutto, facendoci crescere in amore, pazienza, perdono. Poi lui inizia un concorso perché voleva lavorare per poterci finalmente sposare. Ho avuto paura di perderlo ma l'ho accettato. Allora l'ho desiderato con lui, perché la sua felicità è anche la mia e ho pregato perché lo superasse. Ora l'ha superato e lavora e ci sposeremo presto. Eppure una notte, un sogno mi ha svegliata facendomi piombare nella paura. Ho sognato dei poveri perché sia io che il mio fidanzato abbiamo sempre parlato del fatto che un domani li accoglieremo la domenica a pranzo, perché amiamo i poveri. Ho cominciato a pensare che quel sogno volesse portarmi via il mio fidanzato che il Signore mi chiedesse di diventare suora. Più ci pensavo più avevo sensi di colpa verso il ragazzo e verso Dio. La mia vita fino al giorno prima era meravigliosa, accanto a lui, neanche un dubbio. Poi l'ossessione che se non divento suora, la mia vita può essere triste, la paura di non amarlo a causa del sogno. Ogni volta che penso a questa cosa sto male perché lui per me è l'uomo della mia vita, non può soffrire a causa mia e senza di lui soffro. Ma perché questo incubo? Ho paura che sia solo una fuga. Il mio padre spirituale mi ha detto che Dio non agisce a nostra insaputa nei sogni per trarci in inganno e che secondo lui invece Dio ci ha donato reciprocamente (a me e il mio ragazzo), in un rapporto vero da custodire. non è da tutti rispettarsi ed amarsi ogni giorno con perdono e tenerezza come noi. ho paura di quel sogno ma se penso al matrimonio con lui, davanti all'altare, mentre ci promettiamo con la Grazia di Dio di accoglierci, scoppio a piangere per L'emozione e l'immensità di quel dono.Ho paura di non meritarlo ma ho la percezione che sia con lui il mio posto.
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Dr. Francesco Emanuele Pizzoleo Psicologo, Psicoterapeuta 2.4k 122
Gentile ragazza,

(...)la paura di non amarlo a causa del sogno(...)
- più che a causa del sogno sarebbe giusto verosimilmente dire: a causa dell’ossessione che quel sogno mi ha procurato. Perché probabilmente proprio di ossessione (ANSIA) si tratta. L’ansia, e quindi le ossessioni possono portare ad avvertire sensi di colpa MA non possono in alcun modo trasformarsi in realtà.
Lasci perdere la ricerca dei perché del sogno perché scientificamente non occorre trovarli. È stato semplicemente un sogno. Anche io la prossima notte potrei sognare di ammazzare qualcuno e se domani mattina iniziassi a rimuginare continuamente sul perché ho sognato una roba del genere cadrei nel tranello/circolo vizioso dell’ossessione esattamente come sta succedendo a lei.

In proposito le suggerisco di leggere questo articolo del Collega De Vincentiis https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/895-la-trappola-delle-ossessioni.html

Poi, dato che questi dubbi le stanno creando malessere psichico le consiglio vivamente di avvalersi dal vivo di una consulenza specialistica presso un collega psicologo psicoterapeuta specialista in psicoterapia cognitivo comportamentale (terapia d’elezione per sintomatologia ansiosa), per una diagnosi e per valutare insieme la possibilità di un percorso, anche non necessariamente lungo, di terapia.

Stia bene!

Dr. Francesco Emanuele Pizzoleo. Psicoterapia cognitiva e cognitivo comportamentale.

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Utente
Utente
La ringrazio tanto! Io sono in trattamento da un mese da una psicoterapeuta che si occupa anche di dinamiche relazionali, ma continuo ad alimentare questi dubbi. Ho paura che nel passato ci sia qualcosa di irrisolto, ma se penso a come stavo bene fino a qualche mese fa, rivoglio la mia vita con il mio fidanzato. Lei suggerisce degli esercizi per potenziare la terapia?
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Dr. Francesco Emanuele Pizzoleo Psicologo, Psicoterapeuta 2.4k 122
Quello che le posso suggerire io da qui è di riferire alla sua psicoterapeuta che ha avuto la necessità di avere questo consulto parallelo. Anche questo può essere utile alla terapia.

Che diagnosi le ha fatto la collega?
Un punto focale da qui paiono proprio le ossessioni che ha riferito ed è su quelle che probabilmente andrebbe fatto lavoro specifico. Poi per carità eh... da qui via web si ipotizza dando indicazioni di massima. La sua terapeuta è a conoscenza di questo rimuginino costante? Ci state lavorando? Se si, come?
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Utente
Utente
Si ci stiamo lavorando, però io sento l'esigenza di risposte alle ossessione pur sapendo che non basteranno mai. Vorrei qualcosa che all'improvviso accendesse la mia mente e mi facesse capire che non c'è motivo di pensare così tanto. Lei dice che ho una intelligenza molto sviluppata e che questo può essere motivo di confusione nel momento in cui il potenziale non viene usato nel modo giusto. Lei cerca di far trovare a me una soluzione, però ci sono momenti in cui riesco a trovare da sola la pace ed altri in cui mi sembra di impazzire. Mi dispiace tanto stare così perché ho una vita bellissima ma mi sono bloccata e non riesco a godere di questa felicità dal momento in cui ho iniziato ad avere queste paure.
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Utente
Utente
Lei sostiene che è normale in momenti difficili della vita incappare in questi tranelli della mente perché non riusciamo a razionalizzare subito. Dice anche che sono una ragazza che vuole controllare ciò che accade perché sono punitiva con me stessa e quasi ho paura della felicità
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Dr. Francesco Emanuele Pizzoleo Psicologo, Psicoterapeuta 2.4k 122
Ok! Oltre a dirle che è intelligente, che può capitare nella vita e che è una persona controllante, cosa state facendo concretamente per abbassare il livello delle ossessioni? Le vengono fornite istruzioni cognitive e comportamentali da mettere in atto per esempio quando subentra il dubbio intrusivo?

[però io sento l'esigenza di risposte alle ossessione pur sapendo che non basteranno mai]. Cercare risposte alle ossessioni incrementa le ossessioni stesse. Infatti come lei stessa dice: so che non basteranno mai.
Sa perché?
Perché i disturbi ossessivi non si risolvono ragionando sul loro contenuto ma sulla loro forma. Ci siamo?

Ne parli con la sua terapeuta considerando che un mese è veramente poco per apprezzare risultati. Nel tempo valuterà...
Se continua la terapia e le ossessioni restano:
- o si pianifica, in accordo col terapeuta, un lavoro diverso
- o si cambia terapeuta
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Utente
Utente
In realtà noi parliamo e basta... Non mi sembra che stiamo mettendo in atto un meccanismo per placare le ossessioni. Per questo forse non riesco a venirne a capo o almeno a provare un lieve miglioramento. Proverò a dirle che ho bisogno di un metodo per cercare di frenare o almeno gestire le ossessioni. Ma lei crede che ce la posso fare a tornare come prima?
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Utente
Utente
In alcuni momenti mi sembra di non vivere la realtà e il desiderio di tornare alla vita di prima mi fa pensare di essere esattamente come prima. Poi mi parte un pensiero che va a rovinare tutto e inizia l'incubo. Come se vivessi nel cervello. Sa qual è la mia paura? È che sbaglio nei confronti della religione e che se cambiassi vita sarebbe tutto risolto. Ma perché allora io desidero la mia vita di prima? Mi sembra normale che allora io sono fatta per la vita di sempre.
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Dr. Francesco Emanuele Pizzoleo Psicologo, Psicoterapeuta 2.4k 122
Certo che ce la può fare a tornare come prima. Le ossessioni le curiamo da tantissimi anni mediante approcci comportamentali con eccellenti risultati e senza ricadute a medio/lungo termine.
Ma serve un lavoro mirato con Tecniche specifiche.

Intanto le ripeto:
1) un mese è poco per vedere risultati
2) parlare e basta serve poco
3) occorrono strategie specifiche.

Ma insomma sta diagnosi è stata fatta o no?

Ps: (...)Poi mi parte un pensiero che va a rovinare tutto(...). Questo è proprio sintomo ossessivo eh...
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Utente
Utente
Grazie davvero per la sua gentilezza e le risposte! Sapere che si tratta di ossessioni e non vocazione mi aiuta perché mi pongo in modo più oggettivo davanti alla difficoltà. La diagnosi non è stata fatta ed ogni volta che cerco di dirlo alla specialista mi dice di non fissarmi su queste cose perché non è per forza un disturbo. Ma se così non fosse, io riuscirei a vivere, mangiare, dormire senza tachicardia!
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Utente
Utente
A l'ossessione può essere data da qualcosa che fino a quando non farò sarà sempre presente nella mente?
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Dr. Francesco Emanuele Pizzoleo Psicologo, Psicoterapeuta 2.4k 122
[A l'ossessione può essere data da qualcosa che fino a quando non farò sarà sempre presente nella mente?]
Questa è una domanda che nasconde una ricerca di rassicurazione, ma le ossessioni non si curano con le rassicurazioni. La domanda è un segno del problema stesso (ossessivo) che lei presenta.
Sarà guarita quando non avrà più bisogno di cercare risposte alle domande che si pone rispetto a questo dubbio.

Lei ha delle ossessioni (online non si può far diagnosi perché impossibile) ma tutto quello che ha descritto e il costante rimuginino portano ad avvalorare questa ipotesi diagnostica. Poi ci sono colleghi che preferiscono non fare diagnosi ma ad un ansioso, come lei, già conoscere come funziona l’ossessione aiuta molto proprio perché inizia a vedersi e vedere le cose in modo più oggettivo e razionale.

Ne parli con la sua terapeuta. Qui occorre veramente un intervento mirato!