Voglio migliorare ma non ce la faccio ...

Salve a tutti,
Sono un ragazzo giovane ho 23 anni, soffro di epilessia (ottimale controllo) sjogren e tiroide autoimmune.
Di salute sto bene (fisicamente parlando), discorso non valido per la salute mentale...
Mio padre è disoccupato da poco la sua Azienda è fallita (faceva l'operaio) io fortunatamente lavoro ma ho uno stipendio umile, in casa siamo in 5, mia madre (casalinga) i miei fratelli (uno in prima mefia e l altro all università che si paga lui lavorando part time), ultimamente non rissco piu a capire chi sono ...
Mi spiego meglio, ho amici fantastici(pochissimi ma buoni)una morosa da 7 anni con cui si ho dei problemi a volte(penso sia normale) ma la amo da morire sopratutto per tutto il supporto che mi da non solo morale ma anche economico...
Il mio problema è a casa ...
Oltre al problema economico che stiamo cercando di risolvere, ho un problema con i miei genitori specialmente con mio padre ...
Fin da piccolo sono sempre stato una persona molto orgogliosa molto sensibile... ci rimango male per tutto ... uno sguardi una parola ...
Eh boh non so perche non riesco a mostrare affetto ai miei genitori ... si è creato con il passare degli anni un rapporto strano ... in cui mostrare i propru sentimenti significa boh essere deboli o comunque è una cosa di cui bisogna vergognarsi, e non lo dico dando la colpa ai miei genitori, la colpa è mia ...
Perché con i miei fratelli hanno un rapporto diverso i miei fratelli parlano a loro si confrontano ridono e scherzano, con me è impossibile ma perché sono invogliato io di farlo ...
Appena sono a casa mi chiudo nel mio mondo mi guardo non so video al cellulare perdendomi i momenti con loro ...
L'unico con cui parlo è mio fratello che va in prima media ...
In tutto cio la cosa bella è che io amo i miei genitori da morire ...
Ma non riesco a dimostrarlo ...
Cosi come al di fuori della famiglia a volte CON la mia morosa litigo per delle minchiate, per puro orgoglio ...
Tutto questo mi fa stare male, mi tengo tutto dentro e sento che non mi fa bene alla salute e alla testa, continuo ad immaginarmi situazioni impossibili, contesti in cui io sono il protagonista il figlio perfetto il moroso perfetto...
Ma è solo immaginazione....
Cose che non metto in pratica ...
Tutto questo mi sta distruggendo ...
Cè qualcuno che puo darmi una mano ?
Vorrei boh un parere in modo tale da riuscire ad aprire una conversazione....
Grazie...

Buona serata
[#1]
Dr. Francesco Ziglioli Psicologo 1k 36
Gentile utente,

inizio dicendo che non c'è da stupirsi se i suoi fratelli hanno un rapporto diverso con i genitori. Ogni persona porta con sé delle esperienze di vita vissuta ben differenti, che caratterizzano i suoi comportamenti, pensieri ed emozioni.

"ultimamente non rissco piu a capire chi sono"
Ho provato a pensare ad un possibile significato di questa frase alla luce dell'intero consulto, ma faccio fatica. Potrebbe spiegarmi meglio cosa intende? Da quanto tempo sente questo disagio? Ha un'idea sul momento in cui potrebbe essere iniziato?

"in cui mostrare i propru sentimenti significa boh essere deboli o comunque è una cosa di cui bisogna vergognarsi"
Le viene in mente dove potrebbe aver imparato questa cosa?

"continuo ad immaginarmi situazioni impossibili"
Per esempio?

Cordiali saluti
Dr. Francesco Ziglioli
Psicologo - Brescia, Desenzano, Montichiari
Www.psicologobs.it

[#2]
dopo
Utente
Utente
Gentile dottore,
Innanzitutto volevo ringraziarla per la sua risposta, è stato molto gentile da parte sua.
Mi risulta difficile rispondere ai suoi quesiti, ci provo nella speranza di essere chiaro ..
1) non so più chi sono probabilmente è un termine esagerato, sarebbe meglio dire "non so cosa mi prende, non riesco a capire cosa devo fare", ho un mondo dentro che difficilmente esce fuori, mi faccio problemi per tutto, sopratutto la cosa che mi da più fastidio è che noto alcuni miei atteggiamenti che non vanno bene e ogni giorno mi prometto di migliorare, ma poi niente è più forte di me ... (esempio: discorso famiglia/orgoglio)
Non so esattamente da quando ho incominciato a sentirmi cosi, più o meno da quando ho incominciato a lavorare ossia 3 anni fa ... le cose si sono intensificate quando l Azienda in cui mi padre lavorava è fallita, ho dovuto e sto facendo sacrifici per la mia famiglia, quando in realtà stavo programmando di incominciare a farmi una mia vita ...
Ma io per i miei genitori farei di tutto, a volte faccio loro pesare involontariamente questa situazione, in poche parole, mi sento una merda a tirare fuori un discorso del genere, il fatto di pensare alla mia vita quando i miei genitori hanno bisogno di me!!
Ovviamente i fatti dicono altro io a loro sto dando una mano per quello che posso (ovviamente non do tutto il mio stipendio, ma sicuramente una buona parte), tutto questo anche perchè ho una morosa da ormai sette anni stavamo programmando di andare a vivere insieme, lei mi ha aiutato molto e mi sta capendo un sacco, studia ancora fortunatamente dunque si può benissimo aspettare ancora un po prima di andare a convivere insieme(tengo a sottolineare che lei non mi ha mai messo pressioni, se non dirmi che non si trova bene in casa con i suoi genitori, ma quella è un altra storia, lei mi capisce e sa che non è facile per me e mi sta DANDO UNA MANO ENORME, pure economicamente tanto è che quando usciamo paga quasi sempre lei facendomi sentire uno schifo, ma lei lo fa perché mi vuole dare una mano...)
2) ho un esempio perfetto per questa mia affermazione (in cui mostrare i propri sentimenti significa boh essere deboli o comunque è una cosa di cui bisogna vergognarsi"), mi vergogno a mostrare interesse e amore nei confronti dei miei genitori/fratelli nonostante li amo da morire...a volte anche con la mia ragazza ma con lei poi è piu facile gestire la cosa perché non è orgogliosa e vedendola che mi viene in contro a volte sono io stesso che lascio tutto l'orgoglio che cé in me per venirle in contro, a volte mi vengono in contro anche i miei genitori... ma con loro è diverso non riesco ad aprirmi ...
Pensi che proprio l'altro giorno mio papa mi disse, una volta tornato a casa dal lavoro la seguente frase "Ma Alì perche te in casa non parli mai ? Non ci racconti mai niente... va tutto bene ? Il lavoro sta andando bene ?" E la mia risposta è ststa sisi tutto bene, una risposta acida una risposta che ha influito negativamente mio padre, anche se poi lui non mi ha detto niente glielo letto nei suoi occhi e il suo modo di fare ...
LI AVREI TANTO VOLUTO DIRE, SI PAPÀ VA TUTTO BENE IL LAVORO SI VA BENE E NIENTE SE NON PARLO A CASA È PERCHÉ BOH NON SO COSA MI PRENDE MA NON TI PREOCCUPARE NON È DOVUTO DA VOI NON È DOVUTO DALLA SITUAZIONE DIFFICILE CHE STIAMO AFFRONTANDO,VOI NON CENTRATE SONO FELICE DI DARVI UNA MANO, E SE A VOLTE MI VEDETE SCONTROSO È PERCHE NON È FACILE NEANCHE PER ME A QUESTA ETÀ AFFRONTARE TUTTO QUESTO, MA NON PERCHÈ MI PESA MA PERCHÈ BOH UNO ALLA MIA ETÀ VORREBBE FARSI UNA SUA VITA PRENDERSI UNA MACCHINA NUOVA ECC ECC COME FANNO I MIEI AMICI, PERÒ SO CHE QUESTO NON DIPENDE DA VOI E SONO FELICE DI AIUTARVI VI PREGO SOLO DI CAPIRMI ...
Ma non ho detto tutto questo perche forse non mi avrebbero capito forse avrebbero frainteso oppure ancora peggio avrebbero realizzato che questa situazione mi pesa e non voglio dar a loro ulteriore peso ...
Dirle da chi ho imparato questa cosa forse da mio padre non saprei lui è stato sempre uno molto orgoglioso, ma non ne sono sicuro penso di aver superato il suo orgoglio da un po ..
3)mi immagino situazioni come questa (per me impossibili), situazioni in cui io sono un altra persona la persona che vorrei essere, spesso quando torno da casa ascolto la musica e incomincio a immaginare cose non vere vedo un me migliore e boh la cosa mi solleva anche SE NON È VERO !!
Poi ovviamente torno alla realtà, ma ecco ho questa sensazione, che stasera ascolterò la musica e starò bene, ovviamente non è una cosa che faccio sempre massimo una volta o due a settimana, per il resto ascolto la musica quando vado a correre e se ci penso questo passaggio avviene anche quando corro la mia testa è da altre parti, ma ovviamente sono cosciente perché corro so dove mi trovo so che faccio. Spero di essere stato chiaro in quest'ultimo punto perché non è facile spiegarmi ... spero capisca ...

Mi scusi per il "papiro" che le ho lasciato da leggere, ma mi è molto difficile spiegare tutto questo, spero lo comprenda e anzi sono sicurissimo che mi capirá....
In attesa di un suo gentile riscontro
Le auguro una buona giornata e un buon lavoro
[#3]
Dr. Francesco Ziglioli Psicologo 1k 36
"ho dovuto e sto facendo sacrifici per la mia famiglia, quando in realtà stavo programmando di incominciare a farmi una mia vita"
Lei è arrabbiato con i suoi genitori?

"mi sento una merda a tirare fuori un discorso del genere, il fatto di pensare alla mia vita quando i miei genitori hanno bisogno di me!"
Affermare i propri diritti in modo assertivo, ovvero senza essere aggressivi o passivi (come in questo caso), è una cosa buona e giusta. Lei ha il diritto di avere una sua vita privata, lei ha il diritto di investire sulla relazione con la sua morosa, lei ha il diritto di sentirsi parte della famiglia ma senza per forza essere in simbiosi con loro. Per lei, un figlio che non aiuta economicamente i genitori, che tipo di figlio è?

"paga quasi sempre lei facendomi sentire uno schifo"
In che senso si sente uno schifo?

"Ma non ho detto tutto questo perche forse non mi avrebbero capito forse avrebbero frainteso oppure ancora peggio avrebbero realizzato che questa situazione mi pesa e non voglio dar a loro ulteriore peso"
Leggo diverse interpretazioni possibili rispetto all'evento. Una persona non può vivere la situazione come "pesante", quando effettivamente lo è? Quanto pensa sia meglio continuare a nascondere ciò che ha scritto in "maiuscolo" (che, tra l'altro, è espresso in modo assertivo), piuttosto che liberarsi ed aprirsi al confronto sereno?
[#4]
dopo
Utente
Utente
Gentile dottore, la ringrazio ancora per la sua risposta .
Io non sono arrabbiato con i miei genitori, ASSOLUTEMENTE NO, è una cosa più grande di loro, non hanno nulla a che vedere con questo .
"Lei ha il diritto di avere una sua vita privata, lei ha il diritto di investire sulla relazione con la sua morosa, lei ha il diritto di sentirsi parte della famiglia ma senza per forza essere in simbiosi con loro", cosa intende quando mi dice senza per forza essere in simbiosi con loro ? In che senso ?
Per me un figlio che non aiuta economicamente i proprio genitori (sopratutto in un contesto del genere) è una merda(dipende poi eh che ci sono genitori che non fanno i genitori)i miei genitori hanno fatto un sacco di sacrifici per me rinunciando ad una miriade di cose (per me e i miei fratelli) È il minimo aiutarli economicamente ! Un figlio che non aiuta i suoi genitori nel mio caso è una persona senza valori, con zero sensibilità, qualità che non riuscirei a privarmi nemmeno in 100 vite !
Mi sento uno schifo perchè lei paga non lavora, usa i soldi che le danno i genitori rinunciando anche lei ...
E lo fa per me per questa situazione ...
E la cosa sta andando avanti da un bel po .. (un anno e passa).

Si sono d'accordo con lei ...
Effettivamente la situazione è pesante è normale viverla cosi, e di certo lo sanno anche i miei genitori che tutto cio pesa su di me cosi come sui miei fratelli ...
Per quanto riguarda l ultimo punto io non lo so ... non riesco ad esternare tutto questo ... non ce la faccio proprio, me lo impongo ma non ce modo ... e mi creda quando le dico che non ce la faccio perchè è cosi ...
Secondo lei ? A cosa potrebbe essere dovuto questo comportamento.. ?

La ringrazio ancora ..
[#5]
Dr. Francesco Ziglioli Psicologo 1k 36
Intendo dire che dal punto di vista economico pare stia investendo tutto per aiutare i suoi genitori. Il ruolo dei genitori è quello di allevare i figli, di crescerli e, nell'ipotesi migliore, non fargli mancare nulla. Sembra quasi che il ruolo si sia invertito: ora è lei a DOVER badare ai genitori.
Ci sono modi e modi di aiutare i genitori. Non per forza deve essere fatto tutto a discapito della propria vita privata, alla quale ha diritto (in quanto figlio che si deve staccare dal nucleo originario familiare).

"Secondo lei ? A cosa potrebbe essere dovuto questo comportamento.. ?"
E' possibile che una serie di sue esperienze passate e di insegnamenti più o meno espliciti le abbiano fatto credere che "non si deve far pesare nulla a chi ha aiutato". Quando invece, se lei si aprisse come ha fatto qua, lei starebbe semplicemente esprimendo ciò che sente realmente.