Ho lasciato mia moglie, ma...

Sono stato ricoverato per quasi due mesi e mi hanno rimesso in piedi. Ho cambiato terapia e sono persino riuscito a trovare un lavoro. Sono in un magazzino, per gran parte del tempo da solo e questo mi aiuta a non avere problemi con i miei tic imbarazzanti. Non è molto, ma è uno straccio di qualcosa.
Ho pensato che fosse arrivato il momento di allontanarmi da mia moglie e questa volta sono riuscito ad arrivare in fondo, ci siamo ufficialmente separati.
Mi sento molto meglio e molto sollevato, ma mi manca mio figlio. Mi manca non vederlo ogni giorno. Mia moglie non me lo lascia mai, quando stavo molto male, prima del ricovero mi diceva sempre che non poteva fidarsi a lasciarci da soli a casa. Adesso che sto meglio e vivo da solo, la sua opinione non è cambiata. Mia suocera dice che a lui non fa bene vedere i miei tic. Dice che per vederlo dovrei almeno evitare il tic al pene. Non è più così esasperato come quando stavo molto male, ma non riesco a evitare di farlo, e ci ho provato tanto.
Non credo che sia giusta questa situazione e mi fa soffrire. Se questo è il prezzo per la mia libertà, penso che sia troppo caro.
Che cosa posso fare? Rispetto a pochi mesi fa mi sento miracolato. Non sono guarito, ma mi sento molto meglio, ma questa mancanza rovina un po' tutto.
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Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 576 66
Gentile utente,
Ricordo bene il lungo scambio avuto nel Consulto Tic al pene .
Vedo che attraverso il ricovero è riuscito a prendere in mano la Sua vita,
ad assumere delle decisioni importanti,
a trovare un nuovo lavoro.
Ne sono contenta per Lei.

Quello che mi pare sia rimasto irrisolto è il rapporto con Sua moglie, sia pure da separati.
Le modalità e i tempi per vedere il figlio non sono decisi dalla madre del ragazzo,
ma dall’atto di separazione: esso cosa prevede?

Credo però anche che un percorso individuale per Lei sia opportuno,
con l’obiettIvo di rafforzarsi nella relazione di coppia genitoriale,
non crede?
Altrimenti potrebbe correre il rischio di ricadere nella situazione precedente...

Saluti cordiali.
Dott. Brunialti

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

[#2]
dopo
Attivo dal 2018 al 2021
Ex utente
Si, il ricovero è stato una ottima idea e per questo la devo ringraziare moltissimo.
L'atto di separazione non è ancora pronto e per adesso decide mia moglie.
La situazione tra noi è ancora molto peggiorata perché nell'ultima settimana mio figlio ha cominciato a fare un tic con gli occhi. Mia moglie, ovviamente, mi da tutte le responsabilità.
Volevo chiederle se è davvero possibile che sia colpa mia. Voglio dire, può essere un fatto genetico? Può dipendere dal fatto che vede me? Tra l'altro, il mio tic agli occhi è un po' cambiato, forse per compensare il tic al pene, che si è molto ridimensionato?
possibile che per mio figlio sia solo un fenomeno passeggero legato allo stress della nostra separazione?

Questa cosa mi toglie il sonno!
Capisco che a distanza sia difficile dire qualcosa, ma lei ha dimostrato in passato di saper leggere molto bene tra le mie parole e mi ha dato suggerimenti preziosissimi.

Grazie ancora, in ogni caso...
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Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 576 66
Gentile utente,

sono contenta che gli scambi auti Le siano stati di aiuto.

Riguardo alla Sua domanda sul tic del figlio,
non lo si può sapere.
Da una parte ci può essere un "effetto imitazione" inconsapevole;
dall'altra suo figlio sta vivendo assieme a Voi un periodo stressante, di cui il tic può essere manifestazione. Tenga conto che la limitata capacità di introspezione e verbalizzazione dovuta alla sindrome facilita l'espressione in modalità corporee dei disagi.

***
Tra gli Specialisti Psicoterapeuti che La hanno seguìto durante il ricovero ce ne sarebbe uno disponibile a proseguire il percorso con Lei, ora?
La cosa Le sarebbe di grande aiuto:
il periodo che sta affrontando, compresa la coraggiosa decisione matrimoniale, non è semplice
e poter godere di una alleanza terapeutica Le darebbe maggiore sicurezza e forza.
La città indicata in anagrafica come Sua sede è ricca di risorse in tale senso.
Che ne pensa?

Saluti cordiali.
Dott. Brunialti
[#4]
dopo
Attivo dal 2018 al 2021
Ex utente
Non so se sia possibile, ma sicuramente mi informerò per proseguire.
Quanto al mio matrimonio, avrei dovuto trovare la forza di andarmene molto prima.
Stare con lei mi fa male. Oggi sono andato da lei dopo il lavoro per vedere mio figlio. Lei ha fatto in modo che non fosse in casa. Io mi sono molto agitato e ci siamo vomitati addosso molte cattiverie.
Mi sono venuti i tic a mille e lei mi ha manifestato tutto il suo disprezzo per questo.
Quando sono sceso in strada ero fuori di me, mi è persino tornato il tic al pene come non avevo da tanto tempo.
Stavo per andare quando ho visto arrivare mia suocera con mio figlio. Ero devastato e lei ha subito calcato la mano, mi ha detto con quale coraggio mi presentavo a casa in quelle condizioni.
E poi la cosa che mi ha fatto più male...mi ha chiesto se non mi bastava aver fatto venire il tic a mio figlio. Credo di non essere crollato solo grazie al suo abbraccio e a quello che lui mi ha detto, che gli mancavo. Poi me lo ha subito portato via.
Sono passate molte ore, ma non mi sono ancora calmato. Sono tutto un nervo.
Perché riesce ancora a farmi questo?
Ho fatto buoni progressi in questi mesi, ma lei ha il potere di annullare tutto...
Sarà una lunga notte, neanche il sonnifero sembra fare effetto...sono agitato e depresso
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Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 576 66
E' proprio a causa di questa situazione che La vedrei meglio se "appoggiato" da uno Psy.
Così mi sembra troppo "solo" di fronte alle difficoltà.

In tali frangenti non basta un buon avvocato (non unico per entrambi)
per tutelare i Suoi diritti di padre
e il diritto di Suo figlio ad avere vicino il suo papà;
ma anche un bravo Psicoterapeuta che L'aiuti a "tirar fuori" il meglio di sè e a imparare gradualmente a padroneggiare le Sue emozioni,
considerando che anche farmaci già forniscono un aiuto.

La incoraggio in tali direzioni.

Dott. Brunialti
[#6]
dopo
Attivo dal 2018 al 2021
Ex utente
Sono assolutamente convinto della necessità di continuare con uno Psy e mi attiverò per questo.
Vorrei solo condividere con lei ancora una cosa, che mi è successa ieri sera.
Da quando vivo da solo, la sera mi reco spesso a casa di una signora che avevo conosciuto dal medico di prima e con cui ho molto legato, tanto da avere anche dei rapporti sessuali.
Ieri mentre andavo da lei sono stato accerchiato da quattro ragazzini, che mi hanno chiesto di dargli il cellulare e le chiavi della macchina.
La macchina non posso permettermela e il cellulare era a casa perché scarico.
Insomma non avevo nulla. All'inizio pensavano cercassi di nasconderli, poi mi hanno perquisito e si sono convinti che non li avevo. A quel punto pensavo mi lasciassero passare e invece è cominciato il peggio. Mi sono molto agitato, perché si sente spesso parlare di episodi di violenza. Neanche a dirlo e ho cominciato a toccarmi. Il tic al pene è praticamente a zero, ormai, ma se mi agito torna prepotentemente. Non so se non abbiano capito che è un tic, ma uno a un certo punto uno mi ha detto; "se ti tira tanto puoi pagarci in natura". Mi ha messo una mano sui pantaloni e ha cominciato a strizzarmi i genitali. Poi ridendo ha detto a tutti gli altri che avevo poco o niente da toccare.
Erano solo ragazzini, ma erano in quattro e non sapevo come uscirne. Gli altri tic, in qualche modo, mi hanno salvato, perché a un certo punto hanno detto: "lasciamolo altrimenti questo ci schizza..." e se ne sono andati.
Non mi ero mai sentito così indifeso e impotente, proprio un poveretto...
Quando sono salito da lei mi sono calmato velocemente, ma mi è salita tanta rabbia, mi sono sentito un fallito, mi hanno lasciato andare per pietà, avrei voluto spaccare tutto. Se fossi stato a casa mia forse lo avrei fatto. Lei ha saputo calmarmi.
Qualche ora dopo, quando abbiamo provato a fare sesso è successa una cosa inaspettata. Dico provato perché sono più le volte che non riesco rispetto a quelle positive, ma è sempre un successone, rispetto allo zero che facevo con mia moglie. Ieri invece ho avuto una erezione maestosa, come non avevo mai avuto, nemmeno quando ancora non prendevo i farmaci uccidisesso.
Mi chiedo se sia legata all'episodio dei ragazzini o alla furia omicida che mi è salita dopo. La cosa che più mi da fastidio è che questo conferma che il fisico mi potrebbe concedere erezioni degne di questo nome, ma la mia testa riesce a rovinare tutto.
Un'altra cosa strana è che in questo momento sono particolarmente rilassato e ho soltanto un impercettibile tic agli occhi. Tutto il resto è fermo.
È possibile che l'episodio di ieri, in particolare la rabbia che ho avuto dopo, abbiano avuto il potere di scaricare le energie negative, la tensione?
È paradossale, ma è come se l'aggressione mi avesse fatto bene.

Non riesco a togliermi dalla testa, invece, l'immagine che do di me: un poveretto che potrebbe crollare da un momento all'altro...persino quattro teppistelli hanno avuto pena, hanno capito che sarei stato una nullità, che non si sarebbero divertiti.
Poi hanno riportato a galla il fatto delle mie dimensioni, che sono sempre state fonte di grandi disagi, soprattutto a riposo. Pio il paradosso, mi doveva venire un tic proprio lì?
Mi sembra di vivere una calma apparente, quasi ovattata, ma di essere un vulcano pronto a esplodere.

Scusi se mi sono dilungato, ma avevo voglia di sfogarmi e lei è sempre fonte di riflessioni molto utili e interessanti.
Grazie
[#7]
Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 576 66
Mi fa sempre piacere sentirLa,
e l’indicazIone di farsi seguire di persona non è certo per liberarmi di Lei,
bensì per Sua utilità.
Lei stesso si rende conto che il Suo corpo (e Lei stesso) avrebbe molte potenzialità, boicottate però dalla Sua mente... Proprio lì occorre andare a lavorare con regolarità, impegno e convinzione.

È molto interessante quanto avvenuto ieri sera, pur nella sua drammaticità.
Innanzi tutto per l’aspetto di funzionamento sessuale successivo,
che chiama in causa la correlazione tra sesso e aggressività, intesa nelle due accezioni:
sia come rabbia,
sia come autoaffermazione.
La frequentazione di quella Signora già a suo tempo Le aveva dato ispirazioni positive anche a livello fisico, ricordo. Probabilmente la frequentazione potrebbe aiutare la Sua autostima verso il proprio se’ sessuale, indipendentemente dalle dimensioni.

Lei sta vivendo una situazione in evoluzione da vari punti di vista, sarebbe bello che potesse utilizzarla al meglio. La vita è ancora lunga!

Saluti cari.
Dott. Brunialti
[#8]
dopo
Attivo dal 2018 al 2021
Ex utente
Ha ragione, la vita è ancora lunga e forse io non ho fatto molto per viverla a pieno.
Per chiudere il cerchio mi sembra importante raccontarle anche la giornata di oggi.
Quando mi sono svegliato avevo soltanto un tic, quello agli occhi, ma, forse per compensare gli altri che non c'erano era fortissimo.
Abbastanza presto mi chiama lei e mi propone una gita in un parco acquatico. Istintivamente avrei detto di no, convinto di passare una giornata a ciondolare tra letto e divano. Mi sono lasciato convincere. È stata una giornata bellissima...sono tornato un po' bambino. Mentre mi stavo preparando per fare la doccia lei si infila nella mia cabina e mi infila una mano nel costume. A parte le solite dimensioni ridicole oggi mi sono superato: era praticamente inesistente. Credo che tutta la giornata in acqua abbia contribuito molto. Ha fatto un blando tentativo per rianimarlo, ma ha subito capito che la situazione era disperata.
In un secondo avevo annullato tutto quanto di buono avevo fatto l'altro giorno. Ho fatto una doccia bollente per provare a compensare la giornata di acqua fredda e sono immediatamente ritornato almeno alla mia ridicola normalità. Ero furibondo...
Non so se sia di nuovo per la rabbia, ma mentre tornavamo ho sentito a poco a poco montare un'erezione. Tra il tempo di capirlo e trovare un posto per appartarsi sul più bello l'ho persa, ma almeno c'è stata l'occasione di farle toccare qualcosa in più...bisogna sapersi accontentare.
La cosa che mi sembra più importante è che ci siamo divertiti molto, che ho ritrovato energie che non credevo più di avere, che mi sono sentito bene, dopo tanto tempo.
Adesso sono molto stanco e i tic sono tornati quasi tutti, ma domani passeranno e soprattutto non ho voglia di prendere il sonnifero per spegnere la luce su questa giornata.
Speriamo che sia solo l'inizio di questa situazione in evoluzione che lei sottolinea.
Grazie di tutto
[#9]
Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 576 66
Ci scrive:
= ... La cosa importante è che ci siamo divertiti molto.. energie che non credevo di avere ... sentito bene dopo tanto tempo ...=.
1. Bellissimo.
2. Evidentemente le misure e l’erezione non sono tutto,
il benessere procurato dallo stare insieme va ben oltre.
Mi pare che in un periodo così difficile
- mi riferisco anche ai precedenti consulti -
ciò rappresenti un raggio di luce importante.

Quando ritiene si faccia vivo,
semplicemente anche solo per ragguagliarci su come sta andando
e sui passi avanti che compie.
Noi non ci dimentichiamo delle persone con cui entriamo in contatto
e ogni tanto si fanno vive.

Saluti cordiali .
Dott. Brunialti
[#10]
dopo
Attivo dal 2018 al 2021
Ex utente
Approfitto della sua pazienza ancora per farle una domanda.
Ieri è stata una bellissima giornata e oggi non ho impegni o ansie particolari, in generale mi sembra di stare bene, ma ho un attacco di tic acutissimo.
Sto avendo una reazione molto stressata a una situazione che stressante non è.
Perché mi succede questo secondo lei? È come se dopo il raggio di sole di ieri il mio buio rivolesse il palcoscenico.
Tra l'altro faccio rumori e smorfie che avevo dimenticato da tempo e sembravano essersi evoluti in altri tic.
È tornato anche il tic al pene come quando prima del ricovero mi costringeva a tenere la mano nei pantaloni.
Oggi sono anche al lavoro, ma per fortuna sono quasi tutti in ferie.
Per pranzo avrei un appuntamento con lei, ma non mi ha mai visto così, ho paura di rovinare tutto.
Certamente non pensavo di essere guarito e nemmeno mi ero illuso che tutto fosse risolto. Sono assolutamente convinto del suo suggerimento di lavorare su queste cose con continuità, ma sono un po' disorientato, non mi aspettavo una giornata così oggi, soprattutto dopo quella di ieri. Perché sta succedendo questo?
[#11]
Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 576 66
Questi sono proprio gli argomenti da approfondire di persona con proprio Psicoterapeuta. Al di fuori della relazione terapeutica si possono 100 ipotesi, una più fantasiosa dell’altra, senza riuscire però a lavorare concretamente sulla gestione degli stessi.
Concordo col fatto che il buio molte volte rivoglia il proprio palcoscenico, ma una psicoterapia insegna anche come fare per rintuzzare gli attacchi.

Dott. Brunialti
[#12]
dopo
Attivo dal 2018 al 2021
Ex utente
Mi rendo conto che non può fare più di quanto ha già fatto, per cui grazie.
Cercherò di approfondire di persona. Se le fa piacere ogni tanto mi piacerebbe scriverle ugualmente.
Oggi è stata una giornata molto difficile, ma sono sopravvissuto soprattutto grazie a questa donna che frequento.
A pranzo si è abbastanza impressionata. Mi aveva visto stare male, ma oggi era più del solito. Le smorfie della faccia rendevano persino difficile masticare e ho fatto praticamente tutto il pranzo con la mano sinistra sotto il tavolo. Credo di averla proprio messa in imbarazzo.
Il pomeriggio è stato peggio perché avevo paura di perderla.
Purtroppo è venuto in magazzino anche il titolare e malgrado abbia cercato di fermarmi in ogni modo credo di essermi toccato parecchio e aver fatto parecchie smorfie.
Quando sono rientrato a casa ho mangiato una cosa al volo e mi sono messo a letto prestissimo, sperando di avere una tregua. Non ho preso le gocce speciali perché non avevo voglia di sentirmi intontito.
A un certo punto lei mi suona alla porta. Io le apro in pigiama, lei mi abbraccia e senza quasi parlare mi accompagna per mano in camera da letto, in un lampo si spoglia e si sdraia accanto a me davanti alla tv che avevo accesa.
Stiamo semplicemente abbracciati per ore. A poco a poco ho cominciato a calmarmi. Quando ho cominciato a riuscire a tenere la mia mano fuori dal pigiama ha cominciato a infilarsi lei. Mi piace molto questa sua voglia di fare sesso con me.
Purtroppo appena ha cominciato a toccarmi sono venuto quasi subito, senza neanche avere una erezione vera e propria. Lei è rimasta visibilmente delusa, ma ha continuato ad abbracciarmi. Dopo un bel po' di tempo è tornata a toccarmi. Mi è venuta una erezione che è durata abbastanza tempo, ma non era completamente rigida e non sono riuscito a penetrarla. Dopo la seconda delusione pensavo andasse via, invece è rimasta ad abbracciarmi. Ho voluto provare un terzo tentativo e ho preso l'iniziativa io.
Finalmente ho avuto una erezione adeguata, mi sono infilato il preservativo e sono riuscito a mantenerla. La penetrazione sarà durata un paio di minuti al massimo, ma vista la giornata è un gran successo. Quando ho perso l'erezione ero completamente privo di energie. Non avevo la forza di muovere un muscolo e quindi zero tic. Abbiamo fatto tardissimo, ma mi sono calmato. Le mie prestazioni sono state un disastro, ma credo che abbia capito che oggi per me era particolarmente difficile.
Dei tanti tormenti che avevo mi è rimasta solo la smorfia che faccio quando tiro su con il naso. Finalmente ho ritrovato la pace.
[#13]
Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 576 66
Gentile utente,
certo che può scrivere ancora,
ogni volta che lo desidera
per darci ragguagli sulla situazione.

Mi risulterà particolarmente piacevole la notizia che ha iniziato un percorso psy di persona:
Lei ha potenzialità
e dispiace proprio che non le utilizzi adeguatamente...

Nel frattempo, buoni giorni.

Saluti cordiali.
Dott. Brunialti
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