Medico che ci prova
Salve,
Pochi giorni fa durante una visita con un medico che non avevo mai visto prima lui ha iniziato a provarci con me. Inizialmente non ho fatto caso alla sua gentilezza che pensavo dipendesse dal fatto che fossi andata a pagamento e come spesso accade il medico cerca di fare una buona impressione per farsi scegliere ma ho capito che non era questo il caso. Infatti durante la visita questo medico quarantacinquenne e di esperienza, quindi non uno sprovveduto, ha iniziato a farmi domande personali per sapere se fossi sentimentalmente impegnata.
Io ho risposto facendo finta di niente anche perché ero concentrata sul mio disturbo. L ho salutato e preso un altro appuntamento per un ulteriore esame che dovevo fare sempre con lui. Il giorno dopo lui ha iniziato a mandarmi dei messaggi su wapp prima con una scusa riferita alla visita e poi iniziando a darmi del tu e chiedendomi esplicitamente un invito a cena.
Io ho detto di si per non compromettere la successiva visita e offenderlo ma mi sono sentita confusa. Alla visita successiva ero imbarazzatissima di rivederlo e ho cercato di parlare solo dell'esame ma lui invece mi parlava facendo battute, chiedendomi dove sarei andata in vacanza etc. Io non vedevo l'ora di andarmene e sono stata freddissima tanto che lui alla fine mi ha anche detto che se lo guardavo negli occhi non mi mangiava... io non riuscivo neanche a guardarlo.
Sono molto confusa su ciò che è successo e mi chiedo fino a che punto si è comportato bene? È possibile che con gentilezza ma in modo esplicito un medico ci provi con una paziente o questo rappresenta sempre una violazione? 'è permesso ai medici intrattenere rapporti sentimentali con le pazienti?
Non riesco a capire il confine tra normale seduzione tra uomo e donna che può scattare ovunque e i limiti, se ci devono essere, tra un medico e una paziente. Non riesco a capire perché mi sento così a disagio e confusa da quando è successo.
Pochi giorni fa durante una visita con un medico che non avevo mai visto prima lui ha iniziato a provarci con me. Inizialmente non ho fatto caso alla sua gentilezza che pensavo dipendesse dal fatto che fossi andata a pagamento e come spesso accade il medico cerca di fare una buona impressione per farsi scegliere ma ho capito che non era questo il caso. Infatti durante la visita questo medico quarantacinquenne e di esperienza, quindi non uno sprovveduto, ha iniziato a farmi domande personali per sapere se fossi sentimentalmente impegnata.
Io ho risposto facendo finta di niente anche perché ero concentrata sul mio disturbo. L ho salutato e preso un altro appuntamento per un ulteriore esame che dovevo fare sempre con lui. Il giorno dopo lui ha iniziato a mandarmi dei messaggi su wapp prima con una scusa riferita alla visita e poi iniziando a darmi del tu e chiedendomi esplicitamente un invito a cena.
Io ho detto di si per non compromettere la successiva visita e offenderlo ma mi sono sentita confusa. Alla visita successiva ero imbarazzatissima di rivederlo e ho cercato di parlare solo dell'esame ma lui invece mi parlava facendo battute, chiedendomi dove sarei andata in vacanza etc. Io non vedevo l'ora di andarmene e sono stata freddissima tanto che lui alla fine mi ha anche detto che se lo guardavo negli occhi non mi mangiava... io non riuscivo neanche a guardarlo.
Sono molto confusa su ciò che è successo e mi chiedo fino a che punto si è comportato bene? È possibile che con gentilezza ma in modo esplicito un medico ci provi con una paziente o questo rappresenta sempre una violazione? 'è permesso ai medici intrattenere rapporti sentimentali con le pazienti?
Non riesco a capire il confine tra normale seduzione tra uomo e donna che può scattare ovunque e i limiti, se ci devono essere, tra un medico e una paziente. Non riesco a capire perché mi sento così a disagio e confusa da quando è successo.
[#1]
Gentile signora,
sembra che questo copione sia stato scritto e interpretato da tempo: https://www.medicitalia.it/consulti/psicologia/534325-un-medico-puo-fidanzarsi-con-una-paziente.html
Non so dirLe se un medico può avere relazioni amicali e/o sentimentali con una paziente, ma a mio avviso l'aspetto più importante è la Sua confusione: "Non riesco a capire perché mi sento così a disagio e confusa da quando è successo."
Uno psicologo può aiutarLa a comprendere meglio questi aspetti e ad elaborarli.
Cordiali saluti,
sembra che questo copione sia stato scritto e interpretato da tempo: https://www.medicitalia.it/consulti/psicologia/534325-un-medico-puo-fidanzarsi-con-una-paziente.html
Non so dirLe se un medico può avere relazioni amicali e/o sentimentali con una paziente, ma a mio avviso l'aspetto più importante è la Sua confusione: "Non riesco a capire perché mi sento così a disagio e confusa da quando è successo."
Uno psicologo può aiutarLa a comprendere meglio questi aspetti e ad elaborarli.
Cordiali saluti,
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
[#2]
Ex utente
Dottoressa Pileci,
La sua risposta mi.sembra abbastanza fuori luogo. Questo "copione" non è qualcosa che si ripete. Infatti fa riferimento ad una situazione completamente diversa in cui, tra l',altro, poi con il medico precedente è rimasta un'amicizia. Non credo di avere bisogno di uno psicologo per comportamenti ambigui altrui. La confusione nasce dal fatto che io ero nel ruolo debole di paziente non paritario per ovvie ragioni con.un professionista che invece,mandandomi messaggi su wapp e inviandomi a vederci fuori dal contesto della visita, si è messo nel ruolo privato di uomo e non più di medico. Credo ci sia poco da analizzarein questo. Anche perché se tutti i medici confondessero i ruoli penso che nessun paziente riuscirebbe a raccontare i fatti propri o fare certe visite dove ci si denuda e giustamente si evita del tutto il riferimento seduttivo. In realtà poi ho parlato del mio disagio al dottore che si è scusato e adesso è pure molto imbarazzato...segno che forse ha capito di avere esagerato. Credo che il fatto di essere psicologi che rispindete pubblicamente senza coniscere le persone che vi scrivono dovrebbe indurvi ad analizzare semplicemente il quesito posto, in questo caso di ordine deontologico, e non voler vedere tutto in chiave patologica.
La sua risposta mi.sembra abbastanza fuori luogo. Questo "copione" non è qualcosa che si ripete. Infatti fa riferimento ad una situazione completamente diversa in cui, tra l',altro, poi con il medico precedente è rimasta un'amicizia. Non credo di avere bisogno di uno psicologo per comportamenti ambigui altrui. La confusione nasce dal fatto che io ero nel ruolo debole di paziente non paritario per ovvie ragioni con.un professionista che invece,mandandomi messaggi su wapp e inviandomi a vederci fuori dal contesto della visita, si è messo nel ruolo privato di uomo e non più di medico. Credo ci sia poco da analizzarein questo. Anche perché se tutti i medici confondessero i ruoli penso che nessun paziente riuscirebbe a raccontare i fatti propri o fare certe visite dove ci si denuda e giustamente si evita del tutto il riferimento seduttivo. In realtà poi ho parlato del mio disagio al dottore che si è scusato e adesso è pure molto imbarazzato...segno che forse ha capito di avere esagerato. Credo che il fatto di essere psicologi che rispindete pubblicamente senza coniscere le persone che vi scrivono dovrebbe indurvi ad analizzare semplicemente il quesito posto, in questo caso di ordine deontologico, e non voler vedere tutto in chiave patologica.
[#3]
Ma scusi tanto, Lei dice di avere un quesito deontologico riguardante un MEDICO e scrive agli PSICOLOGI?
Io NON sono un medico.
Che tipo di risposta possono darLe gli psicologi se scrive su una categoria professionale diversa e che non c'entra nulla?
Non era più semplice chiedere ad un medico, anche su questo sito?
Lei scrive: "Non riesco a capire perché mi sento così a disagio e confusa da quando è successo."
Cordiali saluti,
Io NON sono un medico.
Che tipo di risposta possono darLe gli psicologi se scrive su una categoria professionale diversa e che non c'entra nulla?
Non era più semplice chiedere ad un medico, anche su questo sito?
Lei scrive: "Non riesco a capire perché mi sento così a disagio e confusa da quando è successo."
Cordiali saluti,
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 18.6k visite dal 18/08/2019.
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