Il mio ragazzo e i suoi amici

Gentilissimi,
Scrivo qua per chiedervi aiuto e forse anche un po’ per sfogarmi.

Sono una ragazza di 23 anni intelligente, gentile, simpatica e di bella presenza.
Non sono perfetta, ma nel corso degli anni ho imparato e sto imparando a conoscermi, accettarmi ma anche migliorarmi.

Scrivo qui per parlare della relazione tra me ed il mio ragazzo.
Lui, che qui chiamerò X, ha tre anni in meno di me.
Lo so, tre anni non sono nulla, però qualche volta la differenza la sento.
In passato sono sempre uscita con ragazzi più grandi e non solo di età.
Anche se spesso avevano la mia stessa età, li consideravo sempre più maturi.
Lui è più piccolo ma nonostante questo, tendenzialmente la differenza non la sento.
Anche perché, per vari motivi che ora non inizio ad elencare, ci troviamo a vivere una situazione di vita molto simile.

L’unica cosa che mi disturba un po’ è il suo rapporto con alcuni amici.
Quando è in gruppo mi sembra un’altra persona.
Si lascia trascinare in situazioni, che spesso sono pericolose e lo fa per questo brivido che personalmente trovo infantile di dover essere il ragazzo figo che sta al centro dell’attenzione del gruppo.
Ho la sensazione che quando si tratta dei suoi amici lui non abbia limiti.
Se prima magari in privato mi dice ad esempio no, io questa cosa non la vorrei mai fare, poi ne parliamo in gruppo allora lui se ne esce si sì, facciamolo.
Questa situazione mi preoccupa sia per lui, perché si è oggettivamente trovato in situazioni pericolose e sia per me egoisticamente.
Per non parlare di come sparisce quando sta con i suoi amici.
Per carità lo posso capire, ma in 9 ore il tempo di un messaggio penso possa trovarlo anche perché ha costante accesso ai social.
Io mentre sto con i miei amici non passo del tempo al telefono, ma una volta ogni tanto mi fa piacere scrivergli.
Trovo sia un modo molto carino per farlo sentire amato perché significa che anche se sono impegnata, io per lui ci sono.
Che se ha bisogno perché succede qualcosa, io ci sono.
Questo non vuol dire che passerei mezz’ora al telefono nel mezzo di un uscita tra amiche per parlare di qualcosa di cui possiamo parlare benissimo il giorno dopo.
Però mandando qualche messaggio sporadico, ci tengo a fargli sentire che io per lui ci sono.
Io invece mi sento nella maniera opposta.
Se avessi un problema o avessi bisogno di una persona vicina, non cercherei lui, perché mi sentirei un peso.
Inoltre non lo cercherei perché a livello proprio di emozioni, sento che non ci sarebbe.
Questa sera tornando a casa ho evitato per un pelo un incidente stradale e questo mi ha fatto riflettere perché tra me e me mi sono resa conto che sento che in certi momenti, su di lui non posso contare.

Vorrei chiedervi se secondo voi, la mia visione è distorta o se comunque sono io il problema.

Grazie mille in anticipo
[#1]
Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
>>> Quando è in gruppo mi sembra un’altra persona.

>>> Ho la sensazione che quando si tratta dei suoi amici lui non abbia limiti.

Succede a quasi chiunque, specie a 20 anni. Specie ai ragazzi.

La tua visione non è distorta, è solo che forse hai troppo bisogno di appoggiarti a qualcuno che ritieni forte, perché magari sei un po' insicura. È possibile che crescendo questa insicurezza si attenui, ma nel frattempo puoi provare a parlare al tuo ragazzo, se non l'hai ancora fatto, in tono aperto e senza colpevolizzarlo, e stare a vedere cosa ti dice.

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
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