Dubbi sul mio partner

Salve, ho 19 anni ed ho molti problemi a livello relazionale.

Premetto che sono stata un'adolescente molto problematica e con relazioni amorose molto frastagliate e con pochissime amicizie, al momento invece sono circondata di persone che mi vogliono bene e sono abbastanza stabile per il resto, ma ho un problema... Come citavo prima, le mie relazioni passate sono state molto problematiche, ho avuto relazioni tossiche che mi hanno segnata molto a livello personale e da quando ho cominciato ad avere storie stabili e serie sento di cominciare a nutrire sempre forti dubbi appena le cose si stabilizzano.

Premetto che sono una persona molto ansiosa, sono due mesi che sto con questo ragazzo, inizialmente ero molto scettica in quanto pensavo di non essere fatta per le relazioni ma nonostante questo soffrivo perché desideravo comunque avere un po' di stabilità sotto quel punto di vista.
Resta il fatto che cominciata la frequentazione lui ai miei occhi appariva come il ragazzo ideale, fisicamente e caratterialmente, ci troviamo bene a livello caratteriale, comunichiamo molto, non ci annoiamo mai e mi fa sempre ridere moltissimo (cosa a cui do molto peso) e proprio per questo ho deciso di intraprendere nonostante i miei limiti una relazione con lui, nonostante questo però come ogni volta, appena si sono stabilizzate le cose ho cominciato ad avere dubbi del tipo "e se non lo amassi?
" "E se non ci tenessi abbastanza?
" Tutto questo amplificato dal periodo di stress che sto vivendo sia a casa che a livello universitario visto che sono in piena sessione ma anche per il fatto che a volte magari non sento la sua mancanza, non ho voglia di vedermi con lui perché magari sono stanca e queste cose mi fanno sentire estremamente in colpa e più mi sento in colpa più accrescono i dubbi fino a farmi pensare di volerlo lasciare, purtroppo non ho nemmeno la possibilità economica di cominciare ad andare in terapia e a dirla tutta anche i miei genitori su questo non sono molto di supporto, visto che non hanno mai pensato io avessi bisogno di andare in terapia e io in maniera autonoma, senza soldi posso fare poco niente.
Vorrei a questo proposito anche specificare che SECONDO ME il rapporto dei miei e coi miei genitori ha influito molto.
Mio padre è sempre stato iper protettivo con me in una maniera che mi ha sempre fatta soffrire un po', invece mia madre ha sempre messo il dito nella piega riguardo i miei sensi di colpa (se magari uscivo due giorni di fila mi diceva che pensavo solo a uscire e che sono una svogliata nonostante io sia una persona molto collaborativa e responsabile sia nello studio che nelle faccende di casa), quindi posso solo sperare, seppur in maniera molto superficiale, in un vostro parere, se questo sia un problema di ansia o se veramente non ci tengo al mio ragazzo, sono veramente demoralizzata per questo, perché mi sembra di mettermi nell'ennesima situazione in cui le cose anche se vanno bene devono crearmi dubbi e disagio e non ce la faccio più
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Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 579 66
Gentile utente,

Mi soffermo sulla sua frase: ".. purtroppo non ho nemmeno la possibilità economica di cominciare ad andare in terapia..".
A fronte di questa affermazione noi specialisti, qui sul sito concordemente, non ci stanchiamo di precisare che la psicologia e la psicoterapia sono comprese tra le prestazioni che il servizio sanitario nazionale fornisce, anche se con una certa parsimonia a dire il vero.
E dunque chi ne ha veramente bisogno/esigenza può rivolgersi al consultorio pubblico, al servizio di psicologia, al centro di igiene mentale. Sempre e solo dietro pagamento di un modesto ticket, quando la persona non sia addirittura esente. Gli studenti universitari inoltre hanno a disposizione gratuitamente lo sportello di psicologia, presente in ogni Ateneo.
Quest'anno poi si va ad aggiungersi un bonus per la psicoterapia gratuita, come potrà leggere qui:
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/8894-psicoterapia-gratuita-con-il-bonus.html (siamo in attesa delle modalità di accesso).
Come si vede, le opportunità non mancano, se si ha la pazienza di accettare la lista d'attesa, come per ogni altra prestazione sanitaria.

Fornite queste importanti informazioni, anche a vantaggio di chi ci legge, passiamo alla tematica che Lei presenta: "Dubbi sul mio partner".
Dalla Sua descrizione, tale dubbio sembrerebbe rivestire caratteristiche più di ansia con relativi pensieri ingombranti, che non di reale dilemma affettivo.
Ma per esserne certi, e poter dunque liberare così la Sua mente dal fastidioso "e se non lo amassi? E se non ci tenessi abbastanza?", occorre una diagnosi in presenza da parte dello Psicologo.
Vi si rivolga con fiducia.
Non permetta che il lavorìo della Sua mente le tolga energia dei confronti dello studio e della vita.
Nel caso Le venisse consigliata una psicoterapia, individui un* Psicolog* che sia anche psicoterapeuta.

Saluti cordiali.
Dott. Brunialti

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/