Suocera invadente, coppia di donne, la madre tratta mia moglie come un maschio.

Salve, ho sposato mia moglie già da due anni ormai.
Ho sempre cercato di fare del mio meglio per farmi benvolere dai miei suoceri, nonostante siano sono persone molto difficili, che hanno gestito la loro vita famigliare in maniera molto disfuzionale (litigi continui, a volte anche violenti, figli chiamati in causa nelle litigate e "tirati" da una parte e dall'atra nel tentativo di costituire "alleanze" contro l'altro genitore; o, ancora, e forse per me circostanza più grave di tutte, madre passiva rispetto agli atteggiamenti violenti del marito anche nei confornti dei figli perché " non posso abbandonare il mio uomo").
Nella mia profonda ignoranza, seppur con buone intenzione (ma si sa, la via dell'inferno ne è lastricata) ho cercato di riavvicinare mia moglie alla madre, coinvolgendola per quanto possibile con inviti a cena ed ho sempre esortato mia moglie a trattarla con rispetto ed educazione. Con profonda ingenuità, credevo che bastasse dare amore, rispetto e affetto per sanare delle ferite tanto profonde. Io vengo da una famiglia per carità non perfetta, ma dove ci si è sempre aiutati e voluti bene.
Tutte le mie buone intenzione mi si sono rivoltate contro, infrangedosi contro i miei limiti e le mie debolezze. Mia suocera è diventata invandente al'ennesima potenza, manipola me e mia moglie per ottenere favori ed attenzioni. Pretende che tutto sia fatto quando e come vuole lei, se le si chiede cortesemente di non fare una cosa, la fa come se nulla fosse. Cerca di creare un rapporto simbiotico con la figlia, eslcudendomi, per poi, non appena ha altri impegni, sparire.
Ad aggravere la situazione, per motivi lavorativi raggiungo quasi tutti i week end mia moglie in campagna, dove stiamo avviando un'azienda e la suocera, manco a dirlo, è sempre lì e mi fa continuamente sentire un ospite in quella che dovrebbe essere anche casa mia e dove vorrei avere un po' di autonomia.
Così sono costretta all'alternativa tra vedere mia moglie almeno il week end e stare un po' senza suocera. Vorrei ogni tanto stare un po' sola con mia moglie, già passo tutta la settimana lontana. Senza contare che a mia moglie serve molto il mio aiuto "pratico" in questa fase e non andando mi sento che non l'aiuto per egoismo.
Non so come fare o come comportarmi. Vorrei essere migliore, provare empatia, ma non ci riesco. Non le auguro male vorrei solo non sentirla o vederla per un po'. Vorrei costruire la mia famiglia senza che questa includa sempre anche lei. Vorrei avere nostri equilibri che non la coinvolgano, cucinare per mia moglie ciò che scelgo io.
Credo che mia suocera scambi mia moglie per un maschio e si rapporti di conseguenza. Da quanto mi risulta infatti, con il marito della sorella non si comporta nello stesso modo.
Vorrei dei consigli su come sbloccarmi in questa ostilità che ho maturato e al contempo come posso avere la mia autonomia in questa situazione.
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Gentile signora,

dalla Sua esposizione della situazione sembra quasi che tutta la responsabilità sia Sua e che gli altri (ad esempio, Sua moglie) non abbiano fatto nulla per creare e alimentare questo tipo di relazione con Sua suocera.

Lei dice che sembra quasi che Sua suocera stia trattando la figlia come fosse un uomo... può darsi, ma Sua moglie che cosa fa perchè questo NON accada? Che cosa fa Sua moglie per limitare o tentare di limitare la presenza della mamma nei week end in cui Lei torna a casa? Non sente anche Sua moglie il desiderio di stare con Lei e non avere così spesso la mamma a casa?

Perchè non prova a discuterne con Sua moglie, se ancora non l'ha fatto, di soluzioni per risolvere il problema.

Io non conosco le ragioni per le quali Sua moglie favorisce la presenza della mamma, magari inconsapevolmente, però mi pare che Sua suocera non faccia proprio tutto da sola.
Nè spetta a Lei (che scrive) risolvere da sola il problema.

Cordiali saluti,

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica