Alcolismo o normalità?

Buongiorno, è da un anno che mi chiedo se sono un'alcolizzata o meno.

La questione si è presentata da quando amici e familiari hanno cominciato a farmi notare proprio il fatto che bevo troppo.

Ho 24 anni, bevo da quando ne avevo circa 14 ma negli ultimi 3 anni ho aumentato parecchio le dosi.

Inizialmente bevevo solo vino e solo in compagnia, ma sono arrivata per un lungo periodo a bere anche e sopratutto da sola in casa (2 bottiglie di vino in media).

La mia preoccupazione si è presentata quando ho cominciato a non accontentarmi più solo del vino avendo la necessità di bere superalcolici e a non riuscire a darmi un contegno, bevendo fino a non riuscire più a fare un discorso di senso compiuto.

Il fatto è che nel momento quasi non mi rendo conto di essere ubriaca, ma il giorno dopo (malditesta e nausea a parte) ho dei veri e propri buchi di memoria, è come se non riuscissi a capire in che modo sono arrivata da un punto a un altro della serata, con chi ho parlato, cosa è stato detto ecc...
Ultima cosa cosa strana è che la quantità di alcolici che posso bere é aumentata ma passo dall'essere sobria al non riuscire a stare in piedi, è come se la fase "brilla" non esistesse più...dopo anche solo 3 o 4 bicchieri di un qualsiasi alcolico comincio a non controllarmi.

Quando bevo mi comporto in modo esagerato dal punto di vista relazionale, dicendo e facendo cose che il giorno dopo (quando mi viene ricordato o ci penso) mi imbarazza estremamente.

Attualmente bevo 2 o 3 volte alla settimana e più moderatamente ma comunque arrivo a crollare a letto.

Come posso smettere?
Perchè bevo?
Sono alcolizzata o semplicemente una che beve?

È effettivamente un problema o alla fine mi sto fascando la testa per il nulla?

Mi serve chiarezza.
Dr. Filippo Ferretto Psicologo, Psicoterapeuta 14 1
Gentile, di sicuro è una situazione che merita attenzione e non va sottovalutata, pare che abbia a che vedere con una difficoltà nel controllo e comunque il consumo di alcool di cui parla è abbastanza importante. Come lei molti che si trovano in situazioni analoghe hanno difficoltà a ricordare e provano imbarazzo del proprio agire.
Le consiglio di consultare quanto prima uno specialista, può andare dal medico di base, da uno psichiatra o da uno psicoterapeuta. L'importante è che non lasci il problema irrisolto, lei è giovane e trascurarlo potrebbe significare compromettere parti importanti della sua vita (relazioni, affetti, studio e lavoro ecc.) per poi ritrovarsi tra qualche anno a fare i conti con tutto ciò.
Spero di esserle stato d'aiuto, non si spaventi può risolvere questa difficoltà e tornare ad avere il controllo di sé.7
Saluto cordialmente,
Dr. Ferretto

Dr. Filippo Ferretto
3409921030 filippo.ferretto@gmail.com
www.filippoferretto-psicologo.it
Ricevo a Padova e Piove di Sacco, online su Skype

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La rigrazio davvero molto per avermi risposto!
Credevo non sarei stata presa in considerazione, quindi grazie davvero.
Seguirò il suo consiglio.
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