Crisi di ansia e attacchi di panico

Gentili dottori
Vorrei porre alla Vs cortese attenzione un disturbo che, purtroppo, mi porto avanti, a periodi alterni, ormai da diversi anni. Tale problema si è ripresentato ed è tuttora in corso. Mi accade di trovarmi in uno stato di forte ansia senza alcun motivo apparente. A volte i sintomi sono così forti che sembra di avere una percezione "diversa" della realtà (impossibile da definire). Sento la testa pesante con senso di vertigini, tremori, sensazione come se una nebbia mi circondasse, paura di un qualcosa di indefinibile che debba accadere, difficoltà nel dormire. Tali stati a volte sfociano in veri e propri attacchi di panico con respirazione superficiale, forte tremore, battiti cardiaci enormemente accelerati, sensazione di voler fuggire da "qualcosa" ma di non esserne in grado, sudorazione del palmo delle mani, difficoltà a tenere l'equilibrio. Tali attacchi durano per lo più alcuni minuti dopo di che i sintomi fisici si stabilizzano entro i valori normale ma la mente continua ad essere come avvolta da una nebbia. Oramami sono riuscito a contenere le crisi di panico ma è come se fossi in eterna attesa che debba accadere di nuovo e di nuovo e che non finirà mai. Non riesco a spiegarmi come possa essere accaduto che sia finito in questa situazione dato che fino a pochi giorni fa stavo benissimo. Come ho detto, in passato ho avuto altri attacchi di panico ma la situazione si è risolta dopo pochi giorni. Questa volta oltre a detti attacchi sta persistendo questo stato di ansia che non vuole saperne di abbandonarmi. Anche se per qualche giorno sembra migliorare, riappare al minimo segno di un qualche solito sintomo come ad esempio un semplice capogiro. Per concludere vorrei quindi gentilmente chiedere se vi sia possibilità di guarigione da un simile stato che per la sua caratteristica purtroppo tende a modificare il normale modo di vivere e i rapporti interpersonali e se vi siano degli accorgimenti particolari da seguire o rimedi naturali che almeno aiutino a contenere tale situazione. Faccio presente che per tale problema non ho mai consultato un medico riuscendo a superarli da solo. Ringraziandovi anticipatamente per la risposta vorrei rimarcare che la vostra disponibilità a suggerimenti e consigli su siti come questo è un prezioso apporto per coloro ai quali, nel momento del bisogno, anche poche parole possono portar conforto.
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Dr. Armando De Vincentiis Psicologo, Psicoterapeuta 7.2k 220 123
Gentile utente, una singola esperienza di panico può innescare un meccanismo perverso grazie al quale una piccola sensazione fisica viene ingigantita con la conseguente riproposizione del circolo vizioso. Non ha mai consultato un medico dice, forse è il momento di farlo. cominci con il suo medico di base e poi ponderi l'dea di consultare uno psicoterapeuta. Da una situazione del genere si può uscire soprattutto con un aiuto specialistico.

cordialmente

Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
https://www.facebook.com/groups/316311005059257/?ref=bookmarks

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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
Gentile utente, dalla sua situazione è certamente possibile uscire, a volte da soli, a volte no. Ma se non c'è riuscito in tutto questo tempo, perché continuare a sfinirsi inutilmente? Dovrebbe richiedere un consulto specialistico, le figure di riferimento sono lo psicoterapeuta e/o lo psichiatra. I disturbi d'ansia possono essere curati con approcci psicoterapeutici di tipo breve, che si focalizzino innanzitutto sull'eliminazione del disturbo e poi, se è necessario, anche su aspetti più personali del vissuto. Tenga presente però che il terapeuta è più importante del particolare approccio utilizzato.

Cordiali saluti

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

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dopo
Utente
Utente
vi ringrazio tantissimo per le risposte ottenute finora. Volevo chiedere inoltre se è normale, durante lo stato d'ansia, avvertire quel vago senso di vertigine che a volte mi accompagna anche quando non è in atto un attacco di panico vero e proprio.
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dopo
Utente
Utente
per meglio far comprendere le circostanze in cui mi capita di avere attacchi di panico vorrei far inoltre presente che di solito comunque non ho problemi a stare tra la gente o in locali affollati. Anzi a volte questo sembra far dimenticare il problema. Piuttosto tende a capitare quando sono a casa da solo (vivo solo). Qui mi capita di pensare di continuo a tale stato e controllare continuamente chiedendomi: " Mi sento bene adesso"? "Sto avendo qualche sintomo"? e simili domande per ore e ore.
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
L'ansia si può manifestare in moltissimi modi e con i sintomi più vari. Da qui nulla è possibile dire di preciso sul suo caso specifico, anche se ciò che descrive sembrerebbe da ricondurre proprio a uno stato ansioso.

In particolare, il suo controllarsi continuamente è caratteristico dell'ansia, ed è anche il motivo della persistenza del suo sintomo: più si controlla e più finisce per perdere il controllo, perché la sua attenzione molto acuta è pronta a ingigantire ogni minimo segnale inviato dal suo corpo, creando un circolo vizioso che sfocia nell'attacco vero e proprio.

Sarebbe opportuno che richiedesse un parere specialistico di persona.

Cordiali saluti
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Dr. Armando De Vincentiis Psicologo, Psicoterapeuta 7.2k 220 123
(...)Mi sento bene adesso"? "Sto avendo qualche sintomo"?(...) questo è uno di quegli atteggiamenti che innescano il circolo vizioso. Non aspetti altro tempo e si rivolga ad un terapeuta, a quest'ultimo potrà chiedere di chiarire tutti i suoi dubbi.
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dopo
Utente
Utente
sono deciso a chiderelo un consulto di persona. Non l'ho mai fatto finora poichè è motivo di imbarazzo. Credete sia necessario un consulto preliminare con un medico di base prima? Sapreste indicare quali sono le apsettative, se non di completa guarigione, almeno di una drastica attenuazione di questo fenomeno, di un suo contenimento, poichè sta diventando insopportabile continuare così.
Grazie
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
Gentile utente, mi pare appena il caso di farle notare che le sue preoccupazioni sul voler sapere in anticipo le aspettative di guarigione, sebbene del tutto lecite e comprensibili, in realtà fanno parte del suo disturbo, che è appunto quello di preoccuparsi troppo. Le aspettative sono molto buone e, come le dicevo sopra, ancora maggiori se deciderà d'interpellare un terapeuta che utilizzi un approccio breve.

Può leggere quest'articolo per ulteriori informazioni su come reperire un terapeuta che faccia al caso suo:
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/

Cordiali saluti
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