Tradimenti di fiducia

Sono stata con un ragazzo per 6 anni. Un anno fa circa conosco il mio attuale fidanzato mentre stavo con lui e mi sono innamorata, lasciando il mio ex immediatamente. Dopo alcuni alti e bassi (eravamo a distanza), ci siamo fidanzati seriamente tre mesi fa, quando si è trasferito in una città a due ore di distanza dalla mia. Ha lasciato la sua vita, gli amici e la famiglia per avvicinarsi a me, in una città dove non conosce nessuno.
Va tutto bene, sia sentimentalmente che sessualmente.
Io ho sempre avuto problemi di fiducia e insicurezza. Mentre lui è sempre stato un ragazzo molto socievole, con un passato sentimentale pieno di errori (sia da parte sua che nei suoi confronti). Ha ammesso che in passato, ogni volta che litigava con l'altra persona, smetteva di parlarle, si sentiva single e la tradiva per "punirla della cosa", senza sentirsi in colpa dopo.
Due giorni fa mi arriva un messaggio anonimo, che mi dice di "stare attenta a lui perché scrive ad altre ragazze e non ha molta stima di me". Così mi prende lo sconforto, mi crolla tutto.
Lui inizia a dire che non mi merita perché sono la ragazza perfetta e se ricevo questi messaggi significa che lui ha coltivato male in passato.
Abbiamo parlato molto e si è aperto a me, ammettendo di aver potuto fare degli errori senza rendersene conto.
Mi ha detto che anche da quando sta con me è capitato di avere delle conversazioni con delle sue conoscenti che sono sfociate in battute spinte.
Io ora ho la fiducia sotto le scarpe.
Lui è realmente pentito e si è reso conto di avere un problema, di essere molto immaturo, di non riuscire a sentirsi realmente impegnato, di fare certi errori senza rendersene conto, e dice che con me si sente diverso, che non vorrebbe mai farmi del male e vorrebbe trovare il modo per evitare di sbagliare.
Dice che anche se ha molte amiche, non dovrebbe essere così estroverso e certi argomenti non dovrebbe toccarli.
Io stessa percepisco che si vuole migliorare, però sono molto delusa. Dice che questi piccoli errori succedono quando litighiamo.
Lui secondo me è insicuro (anche se lo maschera bene), odia la tristezza e tende ad allontanare ogni situazione che gliela provoca, come voler sfuggire dalla situazione.
E in quei momenti in cui scherza con altre ragazze o fa altri errori nei miei confronti li fa perché è come se io non esistessi perché gli creo stress.
Mentre quando stiamo bene non gli viene neanche l'istinto.
C'è anche da dire che ci troviamo in due città diverse per lavoro, quindi durante la settimana si ritrova spesso solo, senza amici e senza cose particolari da fare.
Lui ha molta paura della solitudine e secondo me fa questo un po' per noia e un po' per acquistare sicurezza in sé.
Dopo questo fatto, mi ha dimostrato da subito che vuole maturare, fare un percorso personale che lo porti a crescere e a fare sempre meno errori nei miei confronti.
Secondo voi è possibile che cambi? Cosa si dovrebbe fare (a parte psicoterapia)? (Se può essere utile abbiamo io 26 anni e lui 30)
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Dr.ssa Alessia Bianco Psicologo 14
Salve, la psicoterapia individuale è un ottimo suggerimento e si puo pensare anche a un intervento di coppia se questo puo aiutarvi. Da quelle che racconta Lei è una persona molto comprensiva e empatica, il vostro obiettivo secondo me dovrebbe essere che la relazione diventi piu equilibrata, dove anche il suo compagno metta lo stesso impegno che ci mette lei, perche la lontananza, la noia, l insicurezza fanno parte di tutti noi. Sta a ognuno decidere come reagirvi
Saluti

Dr.ssa Bianco Alessia, psicologa

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dopo
Utente
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Gentile dottoressa, la ringrazio molto per la risposta.
Questo weekend con lui è stato stupendo, l'ho visto realmente attratto e innamorato di me.
Purtroppo ora che non potrò vederlo per due settimane mi è tornato di nuovo lo sconforto, il timore che lui non riuscirà ad amarmi nel modo in cui faccio io.
Parlandone insieme è emerso che ci amiamo entrambi molto, ma in modo diverso. Nel senso che io magari per il 70% prendo in considerazione quello che mi fa provare a livello fisico (farfalle nello stomaco, mi piace da morire fisicamente, mi fa stare bene) mentre per il 30% il resto (se è bravo, non fa errori). Per lui invece è l'opposto: mi ripete sempre che sono brava, fedele, che faccio sempre la cosa più giusta per tutti, che sono molto empatica, che mi stima come persona. Mentre l'aspetto più emotivo (sebbene quando siamo insieme lo vedo quanto è attratto da me) risulta in secondo piano, e me lo fa notare meno spesso. Quindi quando litighiamo quell'aspetto più emotivo passa in secondo piano, e quindi è più incline a sbagliare.
Secondo voi è normale che si ami in modo diverso? Che ci sia una parte "tutto cuore" e un'altra "tutto testa"? Non riesco a capire se sia lui ad essere immaturo, oppure io, o entrambi.