I miei genitori non approvano la mia relazione con un uomo di 47 anni (io ne ho 22)

Salve, scrivo per avere un confronto con degli specialisti, dato che in questo periodo non mi sento compresa né dalla mia famiglia né dai miei amici.
Sono innamorata di un uomo di 47 anni, io ne ho 22.
6 mesi fa è nata una timida conoscenza che pian piano si è trasformata in una travolgente storia d'amore.
Non avrei mai pensato di potermi legare ad un uomo così grande, ma è successo nel modo più dolce in cui potesse avvenire.
Lui è sempre stato rispettoso della mia persona e dei miei tempi, è un uomo affascinante, colto e quando parla m'incanta.
Abbiamo un'intesa cerebrale, sessuale, mentale, sentimentale che fa paura.
Non ha mai avuto una famiglia, è stato abbandonato all'età di 8 anni e nonostante ciò è riuscito a costruirsi da solo un avvenire: si è laureato nello stesso corso di studi che io sto frequentando e che completerò a breve (mi mancano 2 esami).
Abbiamo gli stessi interessi, le stesse passioni e ogni giorno aumenta sempre di più la mia voglia di viverlo.
Non si è mai sposato perché ha sempre avuto un trauma a ricordare le guerre che si sono fatte i suoi genitori quando lui era piccino.
Dopo 5 mesi di frequentazione, l'ho detto ai miei genitori che non l'hanno presa bene.
Ci sono rimasta male, soprattutto perché anche i miei genitori hanno una differenza d'età di 15 anni, ma sostengono che 15 anni non sono come 25.
Loro mi conoscono e sanno che non sono mai stata interessata alle uscite dei miei coetanei, a fare le cose che facevano i miei compagni, ma ho sempre preferito frequentare gente più grande di me e adesso che ho trovato l'uomo della mia vita non va bene.
Continuano a dirmi che mi ritengono matura e che posso fare ciò che voglio della mia vita, ma per me non è facile perché non voglio schierarmi e soprattutto vorrei finire l'università in tranquillità.
Per questo motivo, non vedo il mio uomo da due settimane, perché lui vuole che cerchi di ricucire l'equilibrio familiare che si è rotto, che studi e solo dopo pensi a lui e a noi.
Mi manca tanto e mi manca il rapporto che avevo prima con i miei genitori.
Vorrei che capissero che aver trovato l'uomo che fa al mio caso, non significhi che mi voglia rovinare la giovinezza.
Vorrei solo pace e tranquillità.
Non so più cosa fare e non so se quando lo rivedrò, dovrò farlo senza tenerli al corrente o dicendoglielo.
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Dr.ssa Federica Cairoli Psicologo 101 3
Salve cara.
Credo che ai suoi genitori interessi il suo benessere e che abbiano mostrato perplessità rispetto alla sua relazione perchè preoccupati per la possibilità che lei possa soffrirne. (possibilità implicita in ogni relazione).
Sarà il suo mostrarsi felice e serena come dice di essere che potrà rasserenare anche i suoi.
Gli "conceda" di essere preoccupati (segno dell'amore che nutrono per lei) e viva la sua storia come crede.
Non forzerei la situazione e non mentirei, mostrerei che è in grado di vivere una relazione con tutti i rischi (a prescindere dalla differenza di età) che ciò comporta.
Non c'è bisogno si "scinda" o si "schieri", non le hanno chiesto di scegliere fra lui e loro, (così non emerge dal suo scritto).
Lasci loro il tempo per apprezzare nei fatti ciò che questa relazione le regala e accetti i cambiamenti di un equilibrio familiare in continua trasformazione, come è giusto che sia.
FC

Dr.ssa Dederica Cairoli