Come posso fare se i genitori della mia fidanzata non mi accettano?

Salve, sono un giovane ragazzo e sono fidanzato con la mia ragazza di 16 anni.

Nella nostra relazione di 4 mesi non ci sono mai stati problemi seri tra noi.
Tutte cose che si sono risolte in pochi minuti con felice accordo da parte di entrambi.

Il problema serio è una forza esterna alla coppia: i suoi genitori.

È una famiglia matriarcale e dato il carattere "fragile" della mia dolce metà lei è sottomessa alle regole imposte dalla madre senza poter replicare o ribellarsi.

La sua famiglia risale a qualsiasi metodo per non permettere alla figlia di potersi sentire con me, "alle 21 a casa e se torni più tardi facciamo i conti", "devi scegliere tra lui o noi", "chi si mette contro di noi è f*****o" e robe simili.
Lei viene spesso spiata quando esce e le viene controllato il cellulare.

Se lei si oppone riceve purtroppo dei giudizi negativi e nei casi peggiori deve subire un metodo educativo che non si basa soltanto sulle parole... Lei per me sta lottando tantissimo, riceve minacce di essere chiusa in casa o di essere controllata quando esce.

Purtroppo soffre giornalmente questa situazione ma io e la mia famiglia le stiamo davvero vicino.

I suoi genitori non vogliono né avere un confronto con me né sentir parlare di me.
Sua madre ha detto a lei che io ho dei "disturbi psicologici" mentre si è rifiutata di conoscermi.

Io non so come gestire questa situazione perché fare le cose di nascosto è pericoloso sia per lei e che per la nostra relazione.

Avere la lotta in casa ogni giorno deve essere terribile.

Il papà spesso non pende posizione ma quando la prende si mette con la madre.

Non so davvero come poter risolvere questa terribile situazione, io e lei vorremmo soltanto stare spensierati perché siamo due brave persone che vanno bene a scuola e sono educate.

Sono in attesa di domande e consigli, grazie
[#1]
Dr.ssa Antonella Daponte Psicologo, Psicoterapeuta 28 1
Buon Giorno, ho letto con attenzione il racconto del suo problema, chiede consiglio sul da farsi in una tale situazione.
Io partirei dalla vostra età, cercherei prima di tutto di far avvicinare l'uno (la coppia di adolescenti) all'altro (i genitori) con la comprensione e l'empatia, lo scontro e l'irrigidimento non aiuta nessuna delle due parti.
Considerando il punto di vista dei genitori di una ragazza di 16 anni (e quindi alle prime esperienze) mi sento di dire che comprendo la preoccupazione e le paure che possono assalirli. Hai detto che siete dei ragazzi brillanti, mi immagino, solo come esempio, che i genitori sperano che la loro figlia studi e non si faccia coinvolgere in relazioni troppo intime.......Sarebbe utile capire i motivi specifici che spingono i genitori a questo rifiuto della relazione della figlia con un coetaneo.
Dal vostro punto di vista, come hai ben descritto, siete due ragazzi brillanti che hanno il desiderio di coinvolgersi in una relazione sentimentale e viverla il piu' serenamente possibile. Messa cosi' non si vede luce.
Uno vuole l'opposto dell'altro.
Come si risolve questo conflitto?
Avvicinandovi e comprendendovi l'un l'altro prima di tutto.
Concedendo il beneficio del dubbio e rendendosi disponibile a contrattare.
Il rispetto delle regole alla vostra età e' importante e la deroga della regola va conquistata con la fiducia.
Se state alle regole con pazienza e fiducia nel futuro e nelle persone, queste forse potranno cambiare.
Il limite potrà modificarsi, ma prima dovete dimostrare di essere disponibili a stare alle regole. Nessun genitore che ama il proprio figlio non vuole il suo bene, il bene di un figlio della vostra età e' fatto di scuola, famiglia, relazioni amicali ed intime, il tutto deve coesistere armoniosamente e ci si deve impegnare perche' questo succeda nel rispetto di chi ne e' coinvolto.
Capisco la vostra voglia di libertà, autonomia e di avere il benestare di chi vi vuole bene e capisco le paure che frenano l'entusiasmo dei vostri genitori nel vedervi partire per questa nuova e avvincente avventura amorosa.
Quindi ragazzi nel rispetto delle regole e di voi stessi portate avanti la vostra vita e la vostra relazione, prendetevi il tempo e date il tempo ai genitori di capire quanta fiducia vi meritate.

Dott.ssa Daponte Antonella

[#2]
dopo
Utente
Utente
Grazie della disponibilità, i problemi grazie ai suoi consigli si stanno risolvendo solo tra lei e sua madre. Abbiamo la possibilità di vederci sotto certe regole eccetera. Ora stanno nascendo dei problemi nella sua sfera emotiva e nel suo stato d'animo nei miei confronti. Premettendo che non l'ho forzata a fare nulla lei si sente come se la nostra relazione fosse tutta una forzatura (forzata a lottare per noi), ha perso la razionalità sui sentimenti e si sta facendo prendere troppo dalle emozioni. L'idea è di allontanarmi un po' per vedere come reagisce e per farle fare chiarezza nella sua mente. L'unica mia paura è che mi lasci senza ragionare e dando ascolto a delle emozioni sbagliate perché il sentimento c'è. Deve solo essere tirato fuori. Vorrei metterla davanti ad una scelta. Grazie davvero per l'aiuto. Ascolto una sua proposta...
[#3]
Dr.ssa Antonella Daponte Psicologo, Psicoterapeuta 28 1
Buon giorno, da lontano, senza tante informazioni utili su di voi e sulla vostra vita, difficile dare qualsiasi opinione che sia seria e specifica.
Da quel che mi racconta sembra che l'avvicinarsi della sua ragazza alle ragioni dei suoi genitori a lei sembra che la allontani dalle vostre ragioni e dai vostri progetti.
Come se si stia tendendo la corda fra di voi e quindi ora progetta di mollare la corda o dare strattoni.
Cosi' facendo pero' non comprende ma ricomincia ad alimentare il conflitto e a irrigidire le parti coinvolte.
Un'azione come quella che propone farebbe cascare il castello che si sta cercando di erigere, questo genere di processi non si risolvono in un giorno e hanno bisogno di un impegno duraturo.
Fuori di metafora: l'esito di quel che propone, a mio avviso, sarà il ritorno indietro e la rottura del vostro rapporto e/o con i genitori che rimangono le figure di riferimento principali con cui dovrete sempre scendere a patti.
Non ottenerebbe altro che dolore x se' e per la sua ragazza che si trova nella difficile posizione centrale e viene tirata tra i due estremi della corda.
Per quel che posso consigliare di qui, le direi di dare tempo ai processi, in modo che possano modificarsi in modo sostanziale, di non aver fretta.
È passato solo un giorno, un giorno in cui la sua ragazza finalmente potrebbe aver ritrovato un abbraccio dei suoi genitori e ha temporaneamente allentato l'abbraccio verso di lei, non è nulla di sostanziale, è comprensibile.
Provi a stare nel "qui e ora", prenda tempo per se' e conceda tempo agli altri.
Avete mandato il vostro messaggio di accettazione e rispetto che verrà sicuramente apprezzato e considerato nelle scelte future.
Se decide di allontanarsi ora lei, il suo sarà un messaggio discordante e non comprensivo.
Se questa posizione per lei è scomoda e insostenibile la invito a riflettere sulla sua quotidianità, sulle autonomie che intende avere lei e concedere al partner nella coppia.
Le ricordo che in una coppia sana, siamo uniti ma anche individui singoli e in relazione con il resto del mondo.
Se vuole riflettere su questi argomenti che potrebbero essere nuovi e distanti dal vostro concetto di Amore può cercare un consulto nella sua zona.
Io credo che una buona educazione affettiva e sentimentale sia fondamentale per i ragazzi, perché quello che voi vivete oggi è la base su cui costruite giorno x giorno la vostra vita, l'identità e le relazioni future.

Dott.ssa Daponte Antonella

[#4]
dopo
Utente
Utente
Salve ancora. La situazione è un po' degenerata. Lei stava impazzendo in casa ed ha deciso di dire a sua mamma che non stavamo più insieme. Il tutto è notevolmente migliorato, è stata più felice perché in famiglia veniva trattata come prima e con me poteva stare tranquilla. Tutto questo finché la mamma utilizzando il suo computer per vedere una serie tv ha deciso di aprire il suo whatsapp web scoprendo tutto. E' stato distruttivo, litigata di 3 ore e la madre le ha impedito di frequentarmi come PERSONA. Le ha fatto la valigia e l'ha obbligata ad andare via di casa se decideva di volermi ancora frequentare (è ancora minorenne), dopo violenze fisiche non eccessivamente gravi ed insulti da parte della madre che urlava e piangeva lei ha ceduto. Ha sottostato a delle regole assurde come quella di non vedermi più e quella di tenere il suo whatsapp per controllarla (per me è follia pura). Lei mi sta scrivendo su un'altra piattaforma ma vorremmo vederci. Si è sentita obbligata a lasciarmi perchè non sa come fare e sinceramente non lo so neanche io. Il padre fa la solita "Svizzera" e non si schiera. Io e lei vorremmo stare insieme e ci scriviamo ogni giorno che ci amiamo ma non voglio nè fare nulla di nascosto perchè la madre lo viene a sapere nè metterla contro la madre perchè peggiorerebbe le cose. Vi prego consigliateci una soluzione per restare insieme... Non ho motivo di essere odiato...
[#5]
Dr.ssa Antonella Daponte Psicologo, Psicoterapeuta 28 1
La situazione x come la racconti è difficile. Non ho soluzioni, sembra quel genere di cose che vogliono un'analisi delle pieghe. Posso solo immaginare che si vive male quel che racconti e credo che vada oltre il vostro tormentato rapporto. Va analizzato la relazione madre/padre e figlia, e le relazioni familiari così come si sono evolute nel tempo, cercando di migliorarle. Non è dato sapere il motivo che genera questi conflitti e il rifiuto totale di te come Persona. Da parte tua penso che sia il momento di fermarsi e accettare il limite, non puoi fare nulla se non ti interpellano personalmente. È come hai detto, di nascosto è molto rischioso e non risolvi nulla ma solo eviti, prima o poi si ricade. Forse la tua ragazza dovrebbe chiedere aiuto e sostegno con la famiglia da qualche collega che possa analizzare da vicino le pieghe e capire quali sono i problemi.

Dott.ssa Daponte Antonella

[#6]
dopo
Utente
Utente
Grazie di tutto... Vi tengo aggiornati
[#7]
dopo
Utente
Utente
Ciao! Sono sempre io.
Quello che ho deciso di fare è, visto che per me ne vale la pena, cercare di starle vicinissimo assecondando la madre. È inutile secondo me fare l'incudine verso di lei sbattendo contro un'altra incudine che è la madre. Si sentirebbe martellata. Per ora accetto la situazione e resto finché non mi sarò stancato, ci starò male oppure avrò trovato altre opportunità. Magari lei stando meglio in famiglia vorrà ritrovare la forza di lottare ancora o la voglia di rivedermi a qualsiasi costo senza preoccuparsi di cosa le succederà a casa. Deve essere lei a trovare questa forza. Sto cercando di farle vedere cosa faccio nella mia vita per far scattare nella sua mente la voglia di esserci anche lei e mi è sembrato da ieri a questa parte aver ottenuto solo un riscontro positivo (non abbiamo litigato, è lei che esprime volontariamente i suoi sentimenti in chat). Faccio tutto quello che serve per tranquillizzarla. Correggetemi se sto sbagliando o se potrei fare qualcosa in più, grazie!
[#8]
Dr.ssa Antonella Daponte Psicologo, Psicoterapeuta 28 1
Buon giorno, faccia quel che sente meglio per lei, ciò che lo fa sentire bene. Non c'è nulla di giusto in assoluto. Sta facendo una scelta coraggiosa, io credo che l'amore richieda spesso coraggio. Ammiro la sua determinazione a portare avanti il suo rapporto, tenga cmq sempre presente anche il suo benessere.

Dott.ssa Daponte Antonella