Amante inconsapevole

Salve, scrivo qui perché da due mesi non riesco a smettere di soffrire per un ragazzo che non mi vuole.
L'ho conosciuto a lavoro, c'è stata subito una certa sintonia e abbiamo iniziato a uscire mantenendo tutto segreto per non creare problemi in azienda.
Ho scoperto due mesi fa di esser stata la sua amante e ci sono rimasta veramente molto male perché ero e sono molto molto presa da lui.
Per chiarire la cosa ci siamo trovati tutti e tre per far uscire la verità e sono venute fuori un sacco di bugie dette ad entrambe ma la cosa che più mi fa star male è che lui era disperato per aver tradito e perso lei.
Mi ha guardata negli occhi dicendomi chiaramente che non ero niente per lui e che mai sarebbe stato veramente con me, mi ha detto che era solo sesso e che mai avrebbe rotto con la sua ragazza per stare con me.
So che il fatto che lui non mi voglia me lo faccia desiderare anche di più ma con tutte le cattiverie che ha detto e che ha fatto io non riesco a togliermelo dalla testa e questo mi crea diversi problemi non solo di fiducia e autostima ma anche sul lavoro perché siamo costretti a parlare.
Sono sempre stata insicura e dopo questa non so veramente come rialzarmi, non vorrei dover cambiare lavoro perché lo adoro, ma non posso neanche scappare in bagno perché mi viene da piangere.
Dopo quello che ha fatto e le cose orribili che mi ha detto io dovrei odiarlo e basta ma mi aspetto sempre che cambi idea e che mi porti la pasta a lavoro come prima o che semplicemente mi scriva un messaggio.
Vorrei superare l'accaduto e andare avanti ma non faccio altro che piangere perché mi manca veramente tanto.
Le persone intorno a me non fanno altro che dirmi che sono stata stupida a non accorgermi dei segnali che effettivamente c'erano ma che ho sempre giustificato in altri modi, come il fatto che ci vedevamo poco fuori da lavoro o che mi scriveva sempre tardi.
Ho sempre giustificato tutto per il suo stile di vita perché ha tanti amici con cui esce e avevo paura che pretendono troppo mi avrebbe scaricata subito.
La sua ragazza era veramente delusa e mi diceva che non lo avrebbe mai perdonato e che non lo avrebbe mai più visto invece vedo che sono spesso insieme dai social ed è veramente dura da mandare giù questa cosa.
Probabilmente può aiutarmi solo il tempo ma vi chiedo un consiglio per lasciarmi questa storia alle spalle e andare avanti.
Grazie
[#1]
Dr.ssa Anna Potenza Psicologo 3.9k 186
Cara utente,
essere lasciate è doloroso, ma scoprire che la persona che abbiamo amato ci ha ingannati e in un certo senso non è mai esistita, è devastante.
Nel primo caso possiamo coltivare con tenerezza i ricordi, pensando che il sentimento c'è stato anche se non c'è più e siamo stati sinceramente amati, sia pure per un tempo limitato.
Nel secondo, il ricordo di ogni abbraccio, di ogni frase d'amore è inquinato dalla consapevolezza dell'inganno; al posto dell'amore vediamo la volontà perversa di manipolare i nostri sentimenti, senza pietà e senza scrupoli.
Per colmo, lei si è sentita buttare in faccia il fatto che non era niente di importante.
Non è insolito che ad un trauma così grave si risponda con una specie di dissociazione. Il fantasma dell'amato vive ancora in noi con forza, contraddetto dalla ragione ma tenuto vivo dal sentimento, dall'attaccamento anche fisico, dal bisogno impossibile di veder capovolgere di nuovo la realtà, dall'illusione di potersi svegliare dall'incubo.
Quello che le manca veramente tanto, come scrive, è una persona che non è esistita mai.
Alcune persone che amano abbastanza sé stesse e sanno salvaguardarsi, sostituiscono all'amore il disprezzo, lo sdegno.
Non è strano che questo succeda all'altra ragazza, da quello che lei scrive. Forse al momento sono ancora insieme, ma avere vicino un traditore non permette di costruire nulla, a chi non abbia un fondo masochistico o il gusto del torbido.
Altre persone -spero non sia il suo caso- non si ritengono degne di essere davvero amate e neppure rispettate, per cui continuano a mendicare brandelli, rimasugli, finzioni d'amore, ossia quel poco che hanno ricevuto e di cui hanno avuto il torto di accontentarsi.
A lei, così giovane, quest'esperienza potrebbe essere molto utile. Le prossime volte saprà far rispettare i suoi diritti alla chiarezza e alla sincerità. Piegarsi troppo alle "stranezze" dell'altro non va bene, quando risultano ingiustamente penalizzanti per noi.
Un'altra cosa che può aver imparato è l'ambiguità della gente. Lei scrive: "Le persone intorno a me non fanno altro che dirmi che sono stata stupida a non accorgermi dei segnali che effettivamente c'erano".
Davvero? E queste persone così capaci di conoscere i fatti altrui, perché non l'hanno avvertita subito? Ci sono modi delicati per togliere dall'inganno una persona ingenua, anziché reggere omertosamente il sacco a un traditore. Invece queste persone prima tacciono, poi infieriscono contro la vittima. Immagino che nessuno di loro sia andato invece dal suo ex per dirgli: "Certo che sei un gran verme".
Se per parte sua lei non ha fatto nulla per sedurre il suo ex, se si riconosce in buona fede, al lavoro potrebbe chiedere che trasferiscano lui da un'altra parte. Oppure può dire ai più amici suoi in che modo indegno si è comportato, anche per salvare qualche altra ragazza.
Non sapendo però la sua situazione lavorativa, questi sono suggerimenti che lascio alla sua valutazione.
Quello che è certo è che dal male fattole da quest'uomo lei non deve ricavare altro male, ma solo forza per salvare meglio sé stessa.
Ovviamente, se dovesse avere troppe difficoltà, ricordi che può avvalersi di colloqui con un/a psicologo/a che la aiuti a riprendere in mano la sua vita.
Ce la farà.

Prof.ssa Anna Potenza (RM) gairos1971@gmail.com