Ho tradito il mio fidanzato e sono disperata

Salve dottori,
Ho 19 anni e non sono mai stata fidanzata fino a quando, due mesi fa, ho incontrato il mio attuale ex fidanzato.

Con lui abbiamo deciso di fare un grande passo, seppur in poco tempo perché ce lo siamo sentito.

È nato qualcosa di meraviglioso che purtroppo, per insicurezza e bassa autostima, è già finita.

Nel frattempo ero insieme a lui, non riuscivo a smettere di volere essere corteggiata da altri ragazzi, a cui davo corda, ma senza doppio fine.
Volevo essere certa di essere ancora in grado di piacere, alla mia vecchia maniera, senza rispettare l’impegno, lo sforzo e la dedizione che il mio ragazzo, nonostante i suoi problemi, mi dedicava.

Ieri eravamo in albergo, mentre lo accusavo di essersi allontanato da me e di sentirsi con altre persone, mi arriva un messaggio di un social che gli tenevo nascosto, per evitare che mi vietasse di pubblicare foto o che mi spingesse a eliminarmi dai social, siccome, spesso, abbiamo avuto episodi di gelosia e paranoia.
Il messaggio era una risposta a un selfie che avevo postato nelle storie che lui non poteva vedere, perché gliele avevo nascoste.
Dopo una lunga discussione, mi spinge a voler controllare il mio telefono, ed io alle strette, ho ceduto.

Ha visto i messaggi di avance degli altri ragazzi, alcuni molto spinti, inviti che non ho rifiutato e dopo aver fatto l’amore, mi dice che è tutto finito e che, eventualmente, si farà sentire quando sarà pronto.

Ha perso la fiducia in me e mi ha lasciata, restandoci veramente male.

Fino a ieri non sono riuscita a capire la gravità della situazione, sottovalutandola e ho finito con il ferire una persona che veramente mi amava e che amo.

Vorrei poter riconquistare la sua fiducia, con il tempo, ma non ho intenzione di rinunciare a lui.
Sono davvero pentita e non riesco a immaginare una vita in cui non ci sia lui con me.

Cosa posso fare?

Sono disperata, automaticamente vorrei averlo ancora con me, come se non fosse successo niente, ma non è così.

Devo rispettare le sue decisioni e sparire, ma nutro la speranza che possiamo ritornare insieme.

Cosa posso fare dottori?
Cosa mi consigliate?

Cordiali saluti
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Dr. Michele Vecera Psicologo, Psicoterapeuta 16 2
Gentilissima buongiorno,
quello che è successo mi sembra il risultato di una "crisi" evolutiva che può essere frequente nei momenti in cui avvengono passaggi importanti nella nostra vita. Questa relazione per lei ha rappresentato in un certo senso il passaggio all'età adulta dal punto di vista relazionale che inevitabilmente comporta l'abbandono di dinamiche più tipiche di un assetto più adolescenziale.
Tali passaggi importanti inevitabilmente spaventano perchè comportano l'allontanamento da dinamiche che ci sono familiari in favore di vissuti nuovi e altrettanto intensi che possono spaventare come tutte le nuove esperienze attivando resistenze ad abbandonare le vecchie dinamiche che ci sono più familiari. Questo ancora di più se ci sono insicurezze di base su cui sarebbe importante lavorare anche attraverso un percorso psicoterepeutico orientato ad una maggior autoconoscenza e miglior gestione e riconoscimento dei meccanismi che possono ostacolare inconsciamente i passaggi evolutivi importanti.
Sarebbe inoltre importante capire meglio i meccanismi che hanno guidato il vostro rapporto nei suoi aspetti funzionali e non.
Purtroppo non ci sono formule precostituite per riconquistare la fiducia reciproca, ma un aspetto fondamentale è quello di ripartire da una conoscenza di sè più consapevole in pimis per evitare futuri autosabotaggi nelle future sfide di crescita e poi, nel caso vi sia spazio per riprendere un dialogo con questo ragazzo (come le auguro), per ripartire da nuove basi più mature. Ovviamente questo vale per entrambi poichè non dobbiamo dimenticare che la coppia è fatta da due persone e difficilmente le "responsabilità" di cio che accade dipendono totalmente da una sola persona.
Spero di esserle stato utile e resto disponibile per ulteriori chiarimenti.
La saluto cordialmente augurandole il meglio.
Michele Vecera

Dr. Michele Vecera
Psicologo - Psicoterapeuta, Cagliari