La mia ragazza mi ama?

24 anni, militare e per lavoro ho dovuto lasciare la mia Città.
Con la mia ragazza che ha 22 anni, stiamo insieme da 5 anni ormaiz relazione sempre tra alti e bassi ma nello stesso tempo siamo sempre stati uniti e noi 2 contro il mondo.
Quando son partito avevamo protetti bellissimi e lei mi ha sempre confermato e garantito che sarebbe venuta con me, infatti a 7 mesi dalla mia partenza, molto spinto da lei specialmente, ho preso casa in affito per porterle permettere di venire qui e iniziare la nostra vita insieme, come avevamo progettato.

Lei era piu euforica di me fino a quando di punto in bianco una volta aver visto casa, (ancora deve trasferirsi lei), ha iniziato ad avere ansia, paura, a mettere in dubbio tutto cio che prova lei per me, dicendo NON SI SE TI AMO COSI TANTO DA LASCIARE TUTTO PER TE, mi dice che vuole ricominciare a provare le stesse emozioni di sempre, e deve capire se è solo la paura di lasciare tutto o altro... (da piccola ha sofferto di crisi di abbandono).

Ho fatto 3 volte milano roma con il treno in una settimana per vederla, dormendo 3 ore a notte, abbiamo fatto l'amore e mi ha affermato che ha provato le stesse cose di sempre... abbiamo riso e passato bellissimi momenti, e lei me lo ha dichiarato, però quando era il momento di partiere che riapriamo il discorso della situazione, continuava a dirmi ho dubbi, non so quello che provo, qui io ho tutta la mia vita...
Ormai sono 2 settimane che non ci vediamo... continuiamo a sentirci come sempre, ovviamente con un po di freddezza vista la situazione, io sto malissimo è un mese che va avanti cosi e io dormo poco e male e mangio poco, sono sempre nervoso e triste...
Quando le dico che mi manca ora mi dice anche tu... quando dico che non vedo l'ora di vederla mi risponde... anche io...
Però poi quando apriamo il discorso mi dice che è confusa e non sa cosa prova.

è possibile che la troppa paura gli abbia fatto venire dubbi, come una specie di protezione inconscia per se stessa?

Non so cosa pensare, mi confonde anche a me la sua incoerenza nel parlare, ed io ho paura a fare qualsiasi cosa per paura di sbagliare.

Cosa posso fare?
Che ne pensate di lei?
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Dr.ssa Anna Potenza Psicologo 3.8k 185
Gentile utente,
"che ne pensate di lei", che noi non conosciamo, è una domanda cui è impossibile rispondere.
La situazione delineata permette però alcune considerazioni di carattere generale.
Voi due vi siete messi insieme ancora adolescenti: 17 e 19 anni.
In questi casi la storia d'amore, oltrepassata la soglia dei vent'anni, appare spesso prematura ai due protagonisti, che nella migliore delle ipotesi si chiedono se non ci sia ancora una gran quantità di mondo da esplorare prima di un impegno definitivo; e questo al di là dell'armonia e dell'attaccamento esistente tra i due.
Molti poi sentono la convivenza come un passo definitivo, non come quello che dovrebbe essere: una prova, un assaggio di condizione adulta; e questo li spaventa ancora di più.
Nel caso della sua ragazza, non lascerebbe solo la casa paterna e la condizione di figlia di famiglia, ma la sua citta, le attività, gli amici.
Tra l'altro, la vita di un militare comporta per una compagna continui spostamenti, il che risulta destabilizzante, e questa prospettiva potrebbe contribuire a spaventare la sua ragazza.
Ancora peggio -mi auguro vivamente che non sia il caso suo- spesso questo tipo di vita prevede una specie di "morale dispari": la donna resta a casa in perfetta castità, il marito lontano, in missione, immerso in un mondo maschile e spesso maschilista, si lascia andare ad incontri sessuali effimeri.
Questo non è più nella sensibilità dei nostri tempi; inoltre crea, tra partner che si sono messi insieme giovanissimi, anche una disparità insopportabile di esperienze che finisce per logorare l'intimità della coppia.
Aggiungerò due elementi specifici che giustificano i timori della sua ragazza. Lei scrive: "relazione sempre tra alti e bassi", e ancora: "noi 2 contro il mondo". Uhm...
Io direi che una gran prova d'amore e di serietà, nell'accingersi ad un impegno più profondo tra voi due, sarebbe quella di darvi reciprocamente modo e tempo di riflettere.
Lo so che l'essere umano funziona al contrario e tende a desiderare e afferrare con particolare forza proprio quello che si sente sfuggire, salvo magari pentirsene più tardi.
Lei provi a cercare in sé la maturità di chi sa aspettare e ne approfitti per sondare i suoi reali desideri, le sue aspettative, i suoi progetti, e anche gli elementi della relazione con la sua ragazza che andrebbero corretti.
Le faccio molti auguri. Ci tenga al corrente, se sente che le è utile.

Prof.ssa Anna Potenza (RM) gairos1971@gmail.com

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Utente
Utente
La Ringrazio molto per la risposta, purtroppo lei non ha mai avuto una famiglia unita, e mi ha sempre detto che quando non ci stavo io lei si sentiva sola, perché purtroppo non ha l'auto di nessuno se non il mio, lei si sbriga le faccende di casa da sola, vive con il padre ma non lo vede quasi mai perché è sempre dalla compagna, la mamma la sente spesso per telefono ma non la vede quasi mai...
Io non partirò in missione, quindi potro stare vicino a lei sempre, faccio turni di 6 ore. Gli ho proposto di cercare un lavoro che la tiene impegnata dal lunedì al venerdi cosi quando vuole il fine settimana puo tornare a casa e passare.il week end li, so che è una scelta dura la sua, ma so anche che i sacrifici vanno fatti in 2, e risparmierei altrove per comparle i biglietti del treno.
Lei ha un carattere forte, è sempre cresciuta da sola, e anche troppo in fretta purtroppo, è determinata e si mette in gioco sempre, ma in questa situazione è bloccata.
Gli ho proposto di chiudere la storia in tanto, e poi io tempo le avrebbe fatto capire, ma non mi ha lasciato andare.
Io ho una paura tremenda di perderla, è davvero fondamentale nella mia vita, e spero che almeo ci provi a venire qua, se davvero mi ama.
Grazie mille ancora
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Dr.ssa Anna Potenza Psicologo 3.8k 185
Gentile utente,
come prospettavo nella prima risposta, lei conferma nella nuova email che a questa convivenza è stata attribuita da voi due giovanissimi un'importanza eccessiva: la ragazza teme di abbandonare affetti che sono già instabili per una scelta che avverte come irrevocabile; per parte sua lei rincara la dose, infatti scrive: "Io ho una paura tremenda di perderla, è davvero fondamentale nella mia vita, e spero che almeno ci provi a venire qua, se davvero mi ama".
Dunque la sua paura di perdere la sua ragazza è eccessiva, e per di più vuol considerare la convivenza, ora e subito, la prova suprema del suo amore.
In questo modo spaventa la ragazza e sé stesso. Inoltre, in apparente contraddizione, ma in realtà con l'aut-aut tipico dei bambini (tutto o niente), scrive poco sopra: "Gli ho proposto di chiudere la storia in tanto, e poi io tempo le avrebbe fatto capire, ma non mi ha lasciato andare".
Ma come, alla donna che teme di perdere, della quale conosce la solitudine e i timori, lei fa la violenza di chiederle di chiudere la relazione, nella speranza/certezza che sentirà la sua mancanza? Che cos'è, un ricatto morale?
In questo modo la sua ragazza non potrà mai sperimentare con lei quella relazione serena, sicura e senza scosse che la guarirebbe dai suoi timori infantili, dalle crisi di abbandono.
Io le consiglio di valutare bene, anche con l'aiuto di uno psicologo (nell'esercito ne avete a disposizione) se per caso la vostra reciproca scelta non sia stata determinata, come spesso capita, dall'aver visto l'uno nell'altro proprio gli elementi che già avevate sperimentato nell'infanzia, dolorosi, disadattivi, e tuttavia scelti perché noti.
Auguri.

Prof.ssa Anna Potenza (RM) gairos1971@gmail.com

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Utente
Utente
Ho proposto di lasciarla per cercare di dargli una scossa in quanto è confusa ed io sto soffrendo.
Quindi lei mi consiglia di darle sicurezza e di tranquillizzarla, di farle capire, vedere e sentire che io ci sono,che non me non sarà mai sola?
Come posso comportarmi per farle alleggerire queste sue paure?
Ora tornerò a casa per le ferie 10 giorni, che saranno definitivi spero per mettere un punto a questa situazione e farle capire cosa veramente prova per me.
Lei non mi dice di sua spontanea volontà che le manco perché non si vuole sbilanciare troppo, ma quando gli e lo dico io mi risponde ANCHE TU, stesso quando gli dico che non vedo l'ora di vederla. Io vedo i suoi occhi, mi guarda con amore.
Spero che in questi giorni riesca a capire ed avere le emozioni che dice di aver perso questo periodo.

Per quanto riguarda la paura di lasciare casa, gli ho anche proposto di trovare un lavoro che pe occupa dal lunedì al venerdi e insieme, io in primis facendo dei piccoli sacrifici e rinuncie risparmiando su altro, le farei i biglietti anche ogni fine settimana per scendere a casa .

GRAZIE mille.
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Dr.ssa Anna Potenza Psicologo 3.8k 185
Gentile utente,
lei ripete le sue argomentazioni e non si accorge di assumere un tono perentorio per "cercare di dargli una scossa in quanto è confusa ed io sto soffrendo".
Appunto, sta facendo alla sua ragazza violenza morale.
Deve invece costruire in sé stesso gli elementi di serenità che possano "darle sicurezza e tranquillizzarla", come pure scrive.
Il problema si pone però in questi termini: lei possiede davvero questa sicurezza interiore?
Alla sua età, e forse con le sue esperienze d'infanzia, non ne sono certa.
Quello che può fare, ma con assoluta sincerità, è dire alla sua ragazza quanto tiene a lei; aspettare, facendosi forza e senza minacciarla di abbandono, la sua decisione; non disegnare al posto suo un vostro futuro, ma aspettare che un progetto si delinei in lei stessa.
Parla di farla lavorare, nella nuova città. In quella d'origine la sua ragazza studia, lavora, o in che altro modo trascorre le giornate?
Continuo a pensare ad una bella canzone di John Denver, Perhaps Love: dice che l'amore può essere tenere con sé, ma anche lasciare andare. La ascolti.
Questo deve riuscire ad offrire alla sua ragazza, se la ama: volere il suo bene, offrirle vicinanza e insieme libertà.
Rimango dell'idea che un colloquio psicologico le sarebbe molto utile.
Buone cose.

Prof.ssa Anna Potenza (RM) gairos1971@gmail.com

[#6]
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Utente
Utente
Perfetto la ringrazio davvero tantissimo, i suoi consigli saranno davvero presi in considerazione, e ci ragionerò su. Grazie per l'attenzione e l'ascolto e la disponibilità .
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Dr.ssa Anna Potenza Psicologo 3.8k 185
Sono lieta di poterle essere utile, caro utente. Auguri.

Prof.ssa Anna Potenza (RM) gairos1971@gmail.com

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Utente
Utente
Sono finite le ferie, ho passato 10 giorni con lei, purtroppo ho scoperto che tutti i suoi dubbi erano perché ci stava di mezzo un altro ragazzo, che le ha dato qualche attenzione che magari, sia per la distanza sia io per la troppa sicurezza di stare con lei magari ho mancato, anche se a parer mio lei non è che ha mai fatto tanto dippiu. So che si sono solo fermati a bere una birra, e poi lui ha provato a baciarla ma lei non lo ha fatto avvicinare e le ha detto che non era il caso , ho avuto un riscontro di questa versione ma ovviamente non potrò mai avere la sicurezza al 100% che sia andata proprio cosi ma voglio crederci.
Ora però le ho detto che non posso più darle altro tempo e che come stabilito fin dall'inizio dovrà salire entro metà ottobre, sbagliato o no, ma è l'unico modo per riavvicinarci e ricostruire la fiducia da me ormai persa.
Purtroppo ora sto un po in ansia quando lei esce, o magari si connette su whata app e non mi scrive, in particolare quando esce con i suoi colleghi e colleghe. Spero che questa paura passi infretta, e gli ho detto che solo lei puo riuscirci in quanto, molto francamente, ora pretendo delle dimostrazioni belle e forti, mi ha promesso di darle e lo spero.
Ora devo solo aspettare, nel mentre gia ha detto a tutti che tra un mese viene ad abitare qui, e ricomincia come prima a parlare di casa e di come sistemarla insieme.
In 10 giorni a casa mi ha ridetto ti amo, e gia prima che scoprissi questa cosa che ha fatto mi aveva detto di volerci provare. Ora spero solo che riesca a riacquistare la mia fiducia ormai persa.
Non pensavo di dover affrontare questa situazione.
Se avete consigli su come fare, e come comportarmi ora ne sarei molto lieto grazie.
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Dr.ssa Anna Potenza Psicologo 3.8k 185
Gentile utente,
io temo che la sua immaturità giovanile unita ad una certa rigidità di carattere le stia facendo travisare la realtà e compromettere coi suoi toni impositivi quella che poteva essere una buona relazione.
Ora scrive: "ho scoperto che tutti i suoi dubbi erano perché ci stava di mezzo un altro ragazzo".
Molto improbabile che l'altro ragazzo sia la causa di tutti i suoi dubbi. Forse piuttosto è un tentativo di arginare l'obbligo di lasciare città, genitori, abitudini, ruolo giovanile, per quella che sempre di più perde l'aspetto di una allegra convivenza e assume l'aspetto di un matrimonio imposto.
Può essere che la sua ragazza abbia accettato l'invito a bere una birra per sentire che è ancora giovane, ancora capace di suscitare ammirazione, ancora libera di restare nella sua "zona sicura".
E può darsi che soffra di ansia da separazione. Le crisi che la ragazza ha avuto nell'infanzia e le cose che lei ci ha raccontato potrebbero rimandare proprio a questa patologia.
In questo caso, lei si sta comportando in modo da rendere estremamente dolorosa la malattia: impone alla sua ragazza scelte che comportano una perdita minacciandole un'altra perdita, quella della vostra relazione. E lo fa ricattandola: "dovrà salire entro metà ottobre, sbagliato o no, ma è l'unico modo per riavvicinarci e ricostruire la fiducia da me ormai persa".
Niente di meno, lei perde la fiducia nella sua ragazza -nell'ultima email ripete cinque volte questo concetto- perché ha accettato di bere una birra, in pubblico, con un corteggiatore? Questo secondo lei la deve far sentire in colpa al punto da accettare subito la convivenza, per espiazione? Peggio della monaca di Monza, se ricorda Manzoni, costretta ad entrare in convento perché ha scambiato qualche parola con un ragazzino.
Non sembra una buona cosa che il vostro legame debba avere questi toni, che la vostra convivenza debba iniziare sotto una mannaia.
Potrebbe essere utile a tutti e due consultare un terapeuta di coppia, e anche rileggere dall'inizio, con attenzione, il nostro scambio di email, le sue e le mie, valutando le sue osservazioni.
Sta corteggiando una ragazza, le sta dichiarando il suo amore, o sta portando in carcere un prigioniero di guerra?

Prof.ssa Anna Potenza (RM) gairos1971@gmail.com

[#10]
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Utente
Utente
Purtroppo mi sono reso conto che anche a me mancano delle attenzioni, che sia una canzone dedicata, o una piccola sorpresa e altre cose che purtroppo mancano specialmente in questo momento.
Lei è una che se non vuole fare una cosa non la fa, ed ora torna a dirmi che non vede l'ora di comprare le cose per casa e renderla nostra quindi non penso io la stia forzando piu di tanto. Purtroppo ora ho bisogno solo di dimostrazioni e di riavere fiducia in lei, anche se a dirla tutta non ha cambiato molto il suo atteggiamento in questi giorni, eccetto che mi chiama amore e mi dice ti amo, cosa che mancava da 2 mesi. Ora sono un po in crisi io con me stesso, e sto aspettando solo un po di tempo per vedere come reagisco a quella maledetta scoperta e mancanza di fiducia,
Spero solo lei riesca a darmi quello di cui ho bisogno io.
Posso chiedere quale secondo lei è l'atteggiamento piu opportuno e maturo da tenere ler affrontare tutto questo?
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Dr.ssa Anna Potenza Psicologo 3.8k 185
Gentile utente,
mi sembra una buona cosa che lei riesca a leggere chiaramente in sé stesso: "mi sono reso conto che anche a me mancano delle attenzioni, che sia una canzone dedicata, o una piccola sorpresa e altre cose che purtroppo mancano specialmente in questo momento".
E' bene desiderare queste cose. Il modo migliore per ottenerle è cominciare a darle per primi, e in seguito chiederle, con tenerezza.
L'altro elemento di cui lei è consapevole è la dolorosa perdita di fiducia.
Si tratta del fatto che la sua ragazza non le ha detto prima che andava a bere una birra con un amico, o che non le ha detto in seguito che lo aveva fatto, oppure c'è qualche altra cosa che le sembra una mancanza di lealtà?
Valuti bene questi punti e ne parli con la sua ragazza, per capire i suoi motivi e chiederle per il futuro di correggere quello che non le è piaciuto.
Ricordi comunque tre cose:
1) La convivenza è una prova, non un matrimonio, e per questo richiede la massima sincerità nel dire le proprie preferenze e nel cercare adattamenti realistici, non finti e insostenibili. Richiede anche una certa consapevolezza della sua possibile interruzione.
2) La vostra relazione è cominciata quando eravate troppo giovani ed è stata, come lei scrive nella prima email: "sempre tra alti e bassi ma nello stesso tempo siamo sempre stati uniti e noi 2 contro il mondo". Tre condizioni pericolose: la giovanissima età, l'andamento altalenante, l'atteggiamento da diade difensiva.
3) In un rapporto d'amore si portano i propri traumi e le proprie sofferenze del passato, anche e soprattutto quelli inconsci. Non a caso la chiesa cattolica, che ha un'esperienza di duemila anni, impone la preparazione al matrimonio, proprio per snidare questi fantasmi che poi rischiano di infestare il nido nuziale. Per farle un esempio, lei ha cercato online che cos'è l'ansia da separazione?
Le faccio tanti auguri.

Prof.ssa Anna Potenza (RM) gairos1971@gmail.com

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Utente
Utente
Per Quanto riguarda le attenzioni,si magari posso aver mancato di qualche complimento, o magari mi ha detto che le piaceva un fiore ogni tanto ed io quando tornavo a casa per le ferie ero troppo impegnato a salutare tutto e non avevo mai tempo per questo, però il messaggio dolce,la foto, in questo periodo di crisi ho fatto 3 volte milano roma senza dormire la notte ler andare da lei e non lasciarla andare.
Ora però le chiedo a lei queste cose, piccole ma che per me sarebbero grandi. A me non piace che esce con i suoi colleghi, specialmente dopo quello che è successo, ma continua a farlo senza pensare a come sto io in pensiero quando esce con loro, e non dico che non deve piu frequentarli, ma un minimo di distacco dato che ho i miei buoni motivi per essere geloso e nervoso quando sta con loro, ma lei preferirebbe litigare con me pur di continuare a fare quello che vuole anche se io gli chiedo di evitarlo.
E quando gli mostro qualche atteggiamento che a me da fastidio lei mi dice, SE FAI COSI MI ALLONTANI DI NUOVO, sei pesante ecc...
Ammetto forse di essere un po pesante magari, ma se io dico una cosa è sempre con condizione di causa, mai per principio.
Ora non so cosa fare sono confuso, ho paura di perderla ma nello stesso tempo sono stanco di questi atteggiamenti e queste sue mancanze nei miei confronti, perché si sta comportando un po da egoista, detto francamente.
Poi vista la situazione e la distanza purtroppo qualsiasi sua cosa sbagliata, anche se misera ora ai miei occhi è molto amplificata.
Adesso sto pensando molto a cosa fare, so che la amo, però non so se visto l'andamento delle cose e del suo comportamento, vale la pena continuare a soffrire per una persona che non mi sta dimostrando nient'altro che i suoi interessi, ed oltre a dirmi TI AMO amore mio, non fa altro per dimostrartelo realmente, ed anche per questo ora come ora stento a credere a queste parole.
Delle volte a me non viene di dirglielo, delusione?! Rabbia?!.. sicuramente è per questo perché quando la vedo o la sento provo delle cose fortissime.
Ora davvero non so che fare, e l'unica soluzione che mi sono posto è aspettare, aspettare e sperare che mi faccia capire con i fatti che è pentita di quello che ha fattoe e che mi rassicuri del fatto che mi ama.
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Dr.ssa Anna Potenza Psicologo 3.8k 185
Gentile utente,
ci sono tante soluzioni possibili, ma oltre all'invito ad essere reciprocamente fiduciosi e ben disposti, in una comunicazione online non si può fare altro.
Qualche colloquio con un terapeuta di coppia potrebbe rinsaldare i fili della comunicazione, al momento un po' stressati.
Per il resto non si tratta di FARE, ma di ESSERE: disponibili, fiduciosi, benevoli.
Le faccio di nuovo gli auguri, anche per la futura convivenza, e chiudo il consulto, perché altro da qui non potrebbe esserle utile.

Prof.ssa Anna Potenza (RM) gairos1971@gmail.com