Salve, dottore, non riesco a capire il motivo di certi miei comportamenti

Buongiorno, sono un ragazzo di 32 anni, e sono sempre stato considerato particolare, ho alle spalle una famiglia non perfetta che dà molto supporto economico, ma poco supporto morale, cose da me superate, oramai...

Le scrivo per chiederle informazioni in merito a dei miei comportamenti quotidiani, i quali sono essenzialmente la tendenza a fantasticare in maniera considerevole, girare attorno alle cose anche per ore (come l'ombrellone presso cui lavoro), la tendenza a scendere le scale sempre con il piede sinistro, ad uscire di casa col piede sinistro ed avviare la bici rigorosamente col destro (vado fuori di matto se non uso il destro)...

Sono molto istruito (se mi appassiono ad un argomento lo studio fino in fondo, fino a saperne tutto)..
Inoltre, da un paio di anni a questa parte, ho dei periodi lunghi di tristezza alternati ad euforia, ma in ogni caso esperisco un costante stato di rabbia...

Per quanto concerne l'empatia, a detta dei miei amici (e di alcuni test online di dubbia serietà) ne ho veramente poca, cosa sottolineata dal fatto che ho avuto un periodo in cui ero molto estremista e non vedevo la differenza tra giustiziare una persona e giustiziarne un milione (differenza che a tutt'oggi mi è difficile cogliere, specie nella stretta necessità di assicurare spazi personali ad avversari, criminali, etc), ma oltretutto non colgo le sfumature del comportamento interpersonale (le basi si, le sfumature no)..

Aggiungerei che da bambino (8 anni, quindi nel 1996) una maestra ha obbligato mia madre a farmi fare test psichiatrici per l'autismo, ma non è venuto fuori nulla...

Da bambino camminavo con le punte...

Non so come cambiare, sono già stato allo sportello del CSM, i quali non mi hanno dato risposte chiare, solo ansiolitici, ed alcuni amici mi hanno consigliato di andare da medici migliori...
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Dr.ssa Francesca Vecchione Psicologo 5
Buongiorno,
dalla sua descrizione emergono diversi comportamenti che sicuramente rendono difficile la sua quotidianità. Tuttavia, per poter dare un significato è necessario approfondire il suo vissuto e contesto relazionale. Ad esempio, lei parla di scarsa empatia e riguardo a questa bisognerebbe comprendere che ruolo ha avuto lo scarso supporto emotivo ricevuto in famiglia.
Concordo con quanto le è stato suggerito, ossia di rivolgersi ad uno specialista per comprendere meglio tali comportamenti ed, eventualmente, iniziare un percorso di cambiamento.

Cordiali saluti.

Dr.ssa francesca vecchione