Come posso vivere il mio rapporto di coppia in modo più sereno?

Buongiorno, sono una ragazza di 21 anni e da quasi 2 sono fidanzata con il mio compagno, di 23.

Scrivo perché sono disperata.

Non riesco ancora a superare il fatto che lui abbia una comitiva di amici storici (sono una decina) che includono anche tre ragazze.

Quando arriva il venerdì sera, so che hanno l'appuntamento fisso ed escono sempre.
mi parte l'attacco d'ansia già giorni prima e quando deve uscire la sera inizio ad avere crisi e fastidi.
Non riesco a distrarmi, anche se guardo un film non riesco a non pensare al fatto che lui sia fuori e questo mi crea molto fastidio.

Non sopporto il fatto che stia fuori la sera, ho paura che quando sta con determinate persone si dimentichi completamente di me o che stia meglio con loro.

Vorrei capire come faccio a poter superare una cosa del genere, a volte mi toglie anche l'appetito, mi si crea un nodo alla gola insopportabile e sto davvero male.

Premetto che so che lui deve essere libero di fare ciò che vuole, che è giusto che abbia i suoi amici e che SO che deve vederli, perché la libertà è tutto.

Non pretendo che lui abbia solo me.

Ma non ci riesco, mi fa malissimo che lui ci esca.

Tra l'altro so che la prossima estate sicuramente organizzerà una vacanza con loro di almeno una settimana (ovviamente la farà anche con me).

Queste cose mi mangiano l'anima, non vivo serena, non riesco a fare le mie cose, mi blocco in qualsiasi tipo di attività, non mi godo mai il momento, non riesco nemmeno a studiare per l'università...
Attendo risposta
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Dr.ssa Paola Scalco Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 4.3k 101 45
Gentile Ragazza,
il fatto che abbia già iniziato a rimuginare sulle vacanze della prossima estate, ossia con ben un anno di anticipo!, la dice lunga sulle quote di ansia che i suoi pensieri producono e da cui a loro volta sono elicitati, in un circolo vizioso che sarebbe importante interrompere quanto prima.
In primo luogo per se stessa, ovviamente.
E, in seconda battuta, per chi le vive accanto: non solo il suo ragazzo, ma anche familiari e amicizie.

Il primo passo che ha già compiuto è stato quello di riconoscere che la sua gelosia è eccessiva e che sta inizando ad avere delle ricadute non solo a livello relazionale, ma anche in altri aspetti della sua vita, come lo studio.

Le suggerisco queste letture di approfondimento sul tema:
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/8563-la-gelosia-tra-la-normalita-e-la-patologia.html
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/6606-il-paradosso-dei-gelosi-ottenere-proprio-cio-che-piu-si-teme.html
C'è qualcosa che l'ha colpita in particolare?
Qualche passaggio in cui si rispecchia?

Cordialità.

Dr.ssa Paola Scalco, Psicoterapia Cognitiva e Sessuologia Clinica
ASTI - Cell. 331 5246947
https://whatsapp.com/channel/0029Va982SIIN9ipi00hwO2i

[#2]
dopo
Utente
Utente
Grazie per la sua risposta.
Ho letto gli articoli, facendole un riassunto di quello in cui mi sono rispecchiata e no, posso dirle con assoluta certezza che non sono il classico tipo di ragazza che controlla telefono, posta elettronica, che vuole sapere sempre dove va o cosa fa. Non l'ho mai preteso.
Però si, ho la costante paura di perderlo, ho sempre pensieri negativi.. ho notato in lui un cambiamento di carattere, prima era più dolce, ora sembra più "distaccato". Gliene ho parlato, ma continua a dirmi che non è così, fa di tutto pur di convincermi.
Ma ciò che vedo io e diverso.. ho paura che i sentimenti in lui siano cambiati.
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Dr.ssa Paola Scalco Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 4.3k 101 45
Il nocciolo del problema, forse, sta proprio in questa sua affermazione: "ciò che vedo io è diverso".

Nonostante Lei sappia razionalmente che il suo ragazzo è libero di fare ciò che vuole, il solo pensiero che lui faccia determinate (innocenti) cose, o incontri determinate persone le causa un'attivazione emotiva altamente disturbante ("mi mangiano l'anima" rende perfettamente l'idea!).
Perché ciò accada andrebbe approfondito con l'ausilio di uno psicoterapeuta, che l'aiuterebbe a "disinnescare" questo meccanismo fatto di aspettative irrealistiche e pretese assolute e fondato -probabilmente- su sue insicurezze e una carente stima di sé.

Il paradosso di chi è eccessivamente geloso, è che con le sue scenate, le sue insinuazioni, la sua continua ricerca di rassicurazioni, i suoi tentativi di far sentire in colpa l'altro, il suo vittimismo, rischia di creare proprio le condizioni ideali perché accada ciò che più teme, cioè farsi lasciare o farsi tradire.

Le è capitato di uscire insieme al suo compagno con i suoi amici 'storici'?
Lui le dà oggettivamente motivo di preoccuparsi?
Tutto ciò le accadeva anche nelle precedenti relazioni (se ce ne sono state)?

Dr.ssa Paola Scalco, Psicoterapia Cognitiva e Sessuologia Clinica
ASTI - Cell. 331 5246947
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[#4]
dopo
Utente
Utente
si, mi è capitato un pó di volte, ho anche passato il capodanno con loro, so che sono amici molto stretti.
alcuni mi preoccupano perché per esempio uno o due fanno sempre battute su ragazze, mandano foto sui gruppi whatsapp ecc..
nonostante uno di loro sia fidanzato!
ho rispettato sempre il fatto che lui abbia questo tipo di amicizia.
so per certo che lui è una persona speciale, che si contraddistingue.
Purtroppo non sono mai riuscita ad andare d'accordo con i suoi amici perché troppo incompatibili.. perciò ho preferito continuare a fare uscire lui con loro senza di me. Con loro non mi sento a mio agio. e sicuramente non voglio vietargli di vederli!!!
nelle relazioni passate non ero così, in una mia relazione precedente si, mi dava fastidio ma non a questi livelli
non sono mai stata così infastidita, neanche i primi mesi con il mio attuale compagno.
ho notato che Man mano che il sentimento e il tempo aumentano, il fastidio o la gelosia crescono.
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Dr.ssa Paola Scalco Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 4.3k 101 45
Le consiglio la lettura di un libercolo di circa cento pagine, di alcuni anni fa, che può acquistare anche sulle varie piattaforme on line: si intitola "GELOSIA. Come viverla in sicurezza", l'autore è lo psicoterapeuta Windy Dryden ed è di Editori Riuniti.
L'approccio è quello della terapia razionale comportamentale emotiva.

Non credo sarà sufficiente, ma ritengo possa aiutarla ad aprirsi a nuovi modi di pensare e a valutare seriamente di rivolgersi ad uno/una psicoterapeuta della sua zona per fare in modo di allontanare sempre più questo "veleno" che sta intossicando Lei e la sua relazione.

Le rinnovo i miei saluti.

Dr.ssa Paola Scalco, Psicoterapia Cognitiva e Sessuologia Clinica
ASTI - Cell. 331 5246947
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