Distacco all'asilo

Buonasera, la mia bimba di quasi 4 anni è da circa una decina di giorni che piange per andare all'asilo...un giorno all'asilo ha trovato una supplente al posto della sua maestra, quando è tornata a casa mi ha detto che la supplente le aveva detto che nn doveva piangere altrimenti io nn la sarei più andata a prendere e che se nn la smetteva di fare capricci le avrebbe dato uno schiaffo...da allora ogni mattina è una tragedia per andare a scuola...premetto che questa supplente è stata solo un giorno e che le maestre, alle quali ho spiegato l'accaduto, mi hanno detto che probabilmente la bambina ha esagerato...volendo anche pensare che davvero la bambina abbia esagerato nel raccontare, comunque qualcosa è successo perché da quel giorno sono pianti tutte le mattine mentre prima andava tranquilla, mi dice che vuole stare con me e anche a casa mi sta sempre attaccata...ora secondo voi sarebbe bene che continui a portarla o sarebbe meglio farla restare a casa con me per tranquillizzarla e riprovare tra un po' di tempo?
Grazie in anticipo
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Dr.ssa Paola Scalco Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 4.3k 101 45
Gentile Mamma,
non necessariamente deve essere successo qualcosa di "grave", ma potrebbe semplicemente essere stato l'imprevisto di trovarsi davanti un'estranea al posto della propria maestra ad aver destabilizzato la sua piccola bimba.
A quell'età i bambini sono molto routinari, perché sapere con certezza cosa accadrà passo dopo passo, fornisce loro sicurezza. E alcuni bambini risentono più degli altri di imprevisti o cambiamenti.

A mio avviso, sarebbe un errore tenere a casa sua figlia, perchè il messaggio implicito che le passerebbe sarebbe una conferma che quello è un ambiente potenzialmente pericoloso, perché non si sa bene cosa possa accadere e che lei non è in grado di fronteggiare da sola una situazione come questa... Senza contare che riprendere ad andarci sarebbe ancora più difficile dopo essere stata a casa per un po' di tempo.
Meglio trasformare questo piccolo incidente di percorso in un'occasione di crescita: compito di noi genitori non è eliminare ogni frustrazione si trovi sulla strada dei nostri figli, ma fornire loro gli strumenti per affrontarla e superarla.

Cordialità.

Dr.ssa Paola Scalco, Psicoterapia Cognitiva e Sessuologia Clinica
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