Che senso ha tutto quello che faccio?

Salve, mi chiamo Pasquale e ho 29 anni e mi sento spento...
Piccolo flashback della mia vita: io non mi sono mai sentito amato dai miei genitori... Fin da piccolo sono stato semplicemente un uovo fecondato da usare per aver un mediatore matrimoniale o per giocare il ruolo del marito/amico di mia madre e mentore per mio padre.
All' età di 9 anni ho subito un abuso sessuale da parte di mio cugino che ne aveva 12.

Dall età di 14 mi ricordo che mio padre appena trovava una scusa mi riempiva di botte, mentre d altro canto mia madre mi faceva vedere quanto gli uomini fossero cattivi e di come gli "bastasse un buco nel muro" da tanto che facevano schifo (a questa inizio ad avere tendenze autolesioniste).
A scuola sono andato sempre male e non avevo voglia di studiare e non avevo voglia di fare nulla.
A 19 anni mi sono trovato una ragazza che dopo si rivelerà una doppiogiochista, egoista e falsa poiché mi confesserà dopo 4 anni di relazione che non ha mai provato né amore né attrazione per me, ma che mi ha voluto solo un gran bene... All' età di 24 mi perdoni capelli e ingrasso come un matto (91 kg, dato che l unico rifugio sono i fasti food e le cose zuccherate), mi chiudo in casa e i miei genitori non fanno NULLA per aiutarmi, anzi dal passare soffocarmi iniziano a dirmi sempre si e a " non voler interompere" la mia privacy...
Ma il problema.
piu grave e il sesso! Non l ho mai fatto nemmeno con la mia ex (non riusciva ad avere una penetrazione e alla fine ha dato la colpa a me che non ero abbastanza uomo) e ogni volta che esco e DILANIANTE vedere che ho perso i migliori anni della.
mia vita dietro queste problematiche senza MAI VIVERE, senza sapere che vuol dire respirare sesso, amare ed essere amati! E io mi ritrovo a 29 brutto (ho smesso di guardarmi allo specchio perché vedo solo un mostro), pelato e obeso che non ha nulla da offrire che da due anni e in psicorerapia mi vein detto " buttati che non si sa mai, sorridi! " Le donne scappano da me evitano il mio sguardo e a volte le vedo spaventate dalla mia presenza...
Quindi: che senso ha migliorare quando ormai e finita?
Non voglio sopravvivere solo perché non si può morire
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Dr. Vincenzo Cosentino Psicologo 204 12 1
Salve,
La situazione che descrive può essere vista in maniera positiva soltanto cambiando il punto di osservazione.
Lei vede in se stesso il fallimento dei suoi genitori, un uomo che ha perso i suoi migliori anni ma dal mio punto di vista vedo una persona che ha sofferto tanto e che ha il diritto di avere delle possibilità. Ha ancora tutta la vita davanti e si può ragionare invece per priorità.
Ovviamente la sua premura è quella di trovare una ragazza, di avere dell'affetto e di recuperare gli anni persi, ma la invito a riflettere su una questione.
La pressione che sente nell'avere una vita sessuale appagante, è data dal fatto che dietro c'è il desiderio, ma anche per la ricerca di affetto da parte di una persona cara.
Quindi potrebbe in questo momento ricercare un'amicizia sincera, un confronto con una persona cara può permetterle di avere delle opportunità di migliorare il suo aspetto fisico. Può raggiungere l'obiettivo compiendo dei piccoli passi. Frequenti dei posti che possono dare la possibilità di condividere emozioni, passioni e da lì può ritrovare la serenità che desidera con il sostegno di nuove conoscenze e nuovi punti di vista, senza puntare soltanto al recupero degli anni persi, ma a godersi i momenti che le offrirà il suo futuro.
Buona giornata.

Dr. Vincenzo Cosentino - Psicologo
In sede e online
www.psicologocosentino.it

[#2]
dopo
Utente
Utente
Grazie dottore per la risposta. Però la situazione è aggravata dal fatto che io ho completamento perso emozioni, genuinità e SOPRATTUTTO desiderio sessuale e in più non riesco a mantenermi un posto di lavoro perché non reggo i ritmi normali della vita...
E poi con i tempi che corrono non esiste più il concetto del condividere emozioni, sentimento e volersi bene, ma c'è solo una corsa all edonismo più sfrenato!!!
Per questo dico che non ho tempo perché si fidi che le donne della mia età 29/30) sono delle persone che hanno avuto rapporti occasionali con un sacco di persone e che hanno perso tutta la loro fisicità ed hanno bisogno di accasarsi, quindi se non mi sbrigo mi rimane solo questo... Io continuo a non vederci una via di uscita e continuo a pensare che sono tutti bei consigli che alla fine mi porteranno solo ad avere briciole...
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Dr. Vincenzo Cosentino Psicologo 204 12 1
Quello che dice è sicuramente frutto dell'esperienza e di anni di tentativi che non hanno portato ad una soluzione. Quindi il mio suggerimento, non era indirizzato a definire le condizioni sociali attuali, ma di cambiare proprio la prospettiva nel vedere la situazione.
Lei dice che le ragazze a 30 anni hanno soltanto il desiderio di formare una famiglia. Attualmente è raro invece assistere a matrimoni prima di quest'età e spesso invece sono portati gli individui a ritardare questo momento, con lo scopo di dare spazio alle proprie esperienze.
Questo è un concetto per farle capire che forse la visione che ha della società attuale è viziata da alcune esperienze negative. Ciò non è un problema, perché ha invece molto da scoprire e da esplorare.
Spesso quando si ha paura della delusione di un rapporto, o di essere rifiutati, si tende a generalizzare l'altro. "Tutti sono in certo modo", quando invece la realtà è sempre differente. Ci saranno persone simili alla sua descrizione, ma sarà sorpreso di sapere quanto varie possibilità sono fornite dagli ambienti sociali.
Quindi, prima di darsi per vinto, il suggerimento è di rischiare di mettere in discussione le proprie certezze, dando spazio a possibilità diverse e a contesti diversi. Sono sicuro che ci sono persone che hanno i suoi stessi interessi e le sue stesse passioni.
Buona giornata.

Dr. Vincenzo Cosentino - Psicologo
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