Oppressione e controllo dai parenti

Buongiorno, immagino che molti specialisti siano in ferie ma spero tanto di ricevere una risposta.

Sono addolorata e sconvolta dalla presiobe che sento dalla madre e dal fratello di mio marito sul mio bambino che ancora non è nato.

Sono al settimo mese di gravidanza, dopo anni di ricerca e un doloroso percorso di pma (come lo è per tutti).

Mo sono mossa a scrivere perché questa situazione è arrivata a procurarmi angoscia e pianto e non mi sento minimamente capita da mio marito.

Come scrivevo più su, il problema sono mio cognato e mia suocera.
Il primo, ha tentato anche lui la strada della pma ma senza risultato, quindi senza figli.
La seconda, invadente di suo con entrambi i suoi figli: ha mio marito e mio cognato e da sempre pretende di essere aggiornata su tutto ciò che li riguarda, fa ancora la mamma chioccia.

Questi due, con bambino ancora non nato, già hanno palesato la loro invadenza.
La suocera ha avuto già da ridire sui vestitini che gli ho scelto, la taglia, il tessuto, il colore.
Il cognato ha già fatto richiesta di lasciargli il bambino per portarlo in giro con sé dove questi riterrà.
La sera in cui lui ha fatto tale richiesta, vedevo gli occhi di mia suocera su di me per carpire qualsiasi emozione mi suscitasse una richiesta del genere, come tenuta sotto osservazione.
Come se una richiesta del genere dovesse andarmi bene e basta
La mia risposta è stata "quando camminerà, lo porterai alle giostrine".

Da parte della suocera, con la quale mai è corso buon sangue, sento lo sminuire il mio ruolo di madre.
Non fa altro che parlare di "padre presente" e di quanto sia speciale questo ruolo.
L'esaltazione della figura che sarà del figlio, ovvero mio marito.

Questa situazione, ripeto, ormai mi sta generando ansia e persino un paio di episodi di pianto.
Ne ho parlato con mio marito che ha minimizzato, dicendo che per i suoi familiari è il primo nipote e sono da comprendere.
Per mio cognato, mio figlio sarebbe un surrogato di quello che non ha potuto avere, ma penso che la sua dolorosa situazione, che comprendo perfettamente, non debba ricadere su me e mio figlio.

Non mi sento capita neanche dalla mia terapista, la quale mi ha risposto "di questo se ne preoccupi quando sarà nato il bambino, vedremo".
Ma il problema è che quest'ansia mi viene gettata proprio dai familiari di mio marito, così insistenti e controllanti a bimbo ancora non nato.

Ho il terrore e la certezza che io non sarò rispettata e considerata come madre, che sono solo un'incubatrice del figlio esclusivamente di mio marito, il loro familiare.

Dovrò litigare molto con questa gente, in un periodo già molto delicato come i primi tempi della maternità.
Ho il terrore che mi strapperanno il bambino dalle braccia, che non rispetteranno né lui nel suo bisogno della madre, né me nel mio ruolo primario di accurdirlo.

Scusate per il testo lungo e vi ringrazio in anticipo del tempo che avrete voluto dedicarmi.

Avrò modo di spiegare meglio nel corso, possibilmente, delle risposte.

Saluti
[#1]
Dr. Mario Canovi Psicologo 214 15
Gentilissima,

innanzitutto ha fatto bene a cercare di chiarirsi con suo marito. Se tuttavia ciò non è stato sufficiente potete rivolgervi ad un consultorio per un supporto di coppia. Ovviamente suocera e cognato avranno i loro "interessi" sul nascituro ma è importante che lei e suo marito riusciate a tutelare il nido dalle eventuali ingerenze esterne. Qualora abbiate già iniziato un percorso di accompagnamento alla nascita basterà domandare al consultorio un supporto psicologico alla coppia.
Per quanto riguarda la terapista le faccia notare le sue perplessità. Il rapporto terapeuta paziente si basa sulla fiducia e deve essere franco.

Cordialmente.

Dr. Mario Canovi
Psicologo - Ipnologo
Trento - Volano (TN) - Padova - online
mail: info@mariocanovi.it

[#2]
dopo
Utente
Utente
Buongiorno dottore!

La ringrazio tanto per la risposta.

Proprio la settimana scorsa ho iniziato il corso preparto ed in futuro sono previsti degli incontri con la psicologa. Avevo infatti pensato di parlare con lei, appena potrò.

All'elenco di episodi soffocanti, aggiungo che suocera e cognato (soprattutto questo) hanno già dato "indicazioni" su quando fare il battesimo... Quando portarlo al mare, la suocera che ha il suo segreto per farlo addormentare facilmente e via discorrendo.
Ho paura che potranno far litigare me e mio marito per queste ingerenze, che a me fanno star male, come scrivevo all'inizio.
Se non terrà mio marito a debita distanza queste invasioni, temo che lo farò io con tutta la rabbia repressa ed il fastidio che mi stanno provocando.
Spero tanto che un'altra specialista vorrà seguirmi in questa problematica, da settembre e per tutti i primi mesi dalla nascita del piccolo, durante i quali temo già che dovrò difendermi coi denti dall'invadenza dei parenti o acquisiti. Ormai ho già l'ansia dei pareri non richiesti su come cambiarlo, come è quanto allattarlo, su quanto tenerlo in braccio...
Grazie di nuovo
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Dr. Mario Canovi Psicologo 214 15
Gentilissima,

bene: porti anche suo marito agli incontri del corso preparto! Parli chiaramente con lui di tutto ciò che scrive qua per evitare che tutto ciò continui a crescere causandole malessere e, ultimo ma non ultimo, non attenda troppo tempo per richiedere un supporto psicologico di coppia. Come dicevo in precedenza lei e suo marito dovete costruirvi il vostro nido, sereno, con confini ben definiti e chiari a tutti, prima di tutto a voi.

Cordialmente.

Dr. Mario Canovi
Psicologo - Ipnologo
Trento - Volano (TN) - Padova - online
mail: info@mariocanovi.it

[#4]
dopo
Utente
Utente
Dottore buonasera.

Ho appena riaperto il discorso invadenza dei suoi familiari e l'angoscia e l'ansia che mi crea. La risposta di mio marito è stata "ti fai troppi film". Mi sento proprio sola.
Andrò ovviamente ad un supporto psicologico, ma da sola come sempre. Sola con la vita radicalmente stavolta da un bimbo, arrivato per miracolo, e a fronteggiare i familiari prepotenti.

Oltre all'ansia ed alla paura del parto, non ho neanche più la serenità pensando a ciò che mi aspetta con marito e familiari così
[#5]
Dr. Mario Canovi Psicologo 214 15
Gentilissima,

inviti sua marito a venire con lei, per un percorso di supporto alla coppia e alla genitorialità. Potrebbe anche essere che lei "si faccia troppi film" ma mai come in questo momento ha bisogno di essere rassicurata e di "vedere lo stesso film di suo marito".

Cordialmente.

Dr. Mario Canovi
Psicologo - Ipnologo
Trento - Volano (TN) - Padova - online
mail: info@mariocanovi.it