Gelosia di mio marito per le cure che do a mio figlio

Salve, sono mamma di un bellissimo bimbo di quasi 3 mesi, da quando è nato ho notato subito molta gelosia da parte di mio marito ma non nei confronti del bambino ma nei miei, mi spiego, prova gelosia del fatto che io sia mamma e che il neonato possa attaccarsi di più a me in quanto allatto al seno.
Mi ha anche proposto di toglierlo dal seno e di dargli il biberon così da poterglielo dare lui, anche se io sono in maternità al momento e ho tutto il tempo per badare a mio figlio.
Addirittura sento che a volte gli da fastidio che gioco con il bimbo, lo vorrebbe tutto per lui, io lo lascio fare ed alcune volte mi chiudo in un’altra stanza perché capisco che la mia presenza può dare fastidio.
Il punto è che quando sono sola con il mio bimbo ci gioco, lo cambio, faccio tutto e sono contenta, quando arriva lui devo darmi una calmata perché addirittura quando il bimbo mi sorride in braccio a lui, si gira e mi dà le spalle per far sì che lui non mi guardi e questo proprio non lo sopporto... Quando c’è lui prendo il mio bimbo solo per allattare, e non gli posso neanche sorridere, come devo fare?
Non voglio privarmi nè privare mio figlio di me, con la scusa che mio marito lavora fino alle 5 dice che poi non lo vede mai... non so come fare aiuto questa situazione è insostenibile e mi riempie di tristezza.
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Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.8k 579 67
Gentile utente,

è una realtà che i padri abbiano meno possibilità delle madri a riguardo dell'attaccamento del bambino; a meno che non siano a loro stessi a fruire del congedo parentale.

Se Suo marito è impaurito che il bambino non si affezioni a lui, ed è disponibile ad occuparsi del figlioletto, dalle 17 quando lui rientra può benissimo affidarlo a lui e con l'occasione andare a farsi una passeggiata: nelle neo-mamme la cura di sé molte volte è carente. E rimanere tutti tre a contatto in casa crea competitività tra i due adulti, a causa di quella sorta di onnipotenza percepita dalla madre nel decodificare i segnali/bisogni del figlio piccolo..

Le sembrerà una risposta provocatoria, ma non lo è; ritengo realmente che le madri siano avvantaggiate nel rapporto con il bambino piccolo, perché dopo la nascita si rafforza quel legame che si era creato già nei mesi precedenti, quelli della gravidanza. Da cui il padre è escluso, almeno come esperienza *fisica*.

In ogni caso, il problema di fare spazio al terzo e di rinegoziare le relazioni intra-familiari è complesso, quasi tutte le coppie devono farvi fronte.
Le allego due letture che evidenziano i molteplici aspetti della questione e che non è possibile riassumere nelle poche righe di un consulto.
Se ritiene, ne dia riscontro dopo averli letti.
- https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/3225-padri-la-legge-c-e-ma-non-basta.html
- https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/3332-mamma-e-amante.html .

Saluti cordiali.
dott. Brunialti

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

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dopo
Utente
Utente
Salve grazie per le spiegazioni e per i link in aggiunta, sono d’accordo su quanto letto e so che il padre è una figura importante per il proprio figlio, ma non so davvero praticamente come comportarmi, mentre cambio il bambino lui interviene e me lo toglie dalle mani, mentre guido la carrozzina lui interviene e me la toglie dalle mani che deve guidare lui, quando il bimbo ha sonno lo fa addormentare lui, quando stiamo insieme me lo da soltanto per allattare, non posso baciarlo, non posso parlargli, non posso fargli le smorfie, mi tiene completamente lontana da mio figlio e cerco di stare più lontana possibile per fargli spazio ma non basta, per lui è come se fosse una gara a chi lo fa sorridere di più, e io mi devo fare sempre da parte con la scusa che la mattina lo tengo sempre io quindi il pomeriggio e la sera io devo farmi da parte, ma vivo questa condizione malissimo vorrei che ci fosse pace e armonia, quando ho io il bimbo in braccio vado vicino a lui e glielo do, lo chiamo sempre dicendo papà vieni da noi invece quando lo ha lui io sono solo di intralcio, non so più come devo fare
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Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.8k 579 67
Gentile utente,

noi conosciamo unicamente il Suo punto di vista e non quelli del padre (che, se lo desidera, può scrivere qui da un proprio account); e dunque non è possibile aggiungere alcunché al parere specialistico fornito in #1.

Essendo però la questione è importantissima, dato che c'è di mezzo la crescita equilibrata di un figlio, Vi oriento per un consulto in presenza con uno/a Psicologo/a che sia anche psicoterapeuta specializzat* in terapia della famiglia (lo trovata sul curriculum).

Se al proposito Le dovessero servire altre informazioni, replichi pure qui, le risponderemo!

Cordiali saluti.
Dott. Brunialti

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/