Trauma violenza sessuale non risolto

Buongiorno,

dieci anni fa ho subito una violenza sessuale con quello che allora era il ragazzo che frequentavo.
La cosa strana è che all'inizio io non mi sono resa conto della gravità di quello che lui aveva fatto; solo più avanti mi sono resa conto di non riuscire più ad avere una relazione con un uomo; di scappare automaticamente appena qualcuno mostrava interesse per me.


Mi ero messa l'anima in pace, diciamo cosi, accettando il fatto di non avere mai relazioni.

Ma ciò che mi ha turbato è che pochi giorni fa ho sognato che venivo abusata; non mi era mai successo di far sogni simili.
Poi guardando il calendario, perché quel giorno era il compleanno di un conoscente mi sono resa conto che era lo stesso giorno che dieci anni fa sono stata... abusata, diciamo così.


La cosa l'ha portata alla mia attenzione.
Anche perché pochi giorni fa una conoscente mi ha parlato di volermi presentare un suo amico... ed io, non so come mai, perché di solito non mi lascio andare a simili confidenze, gli ho detto lì, nel mezzo di un supermercato e con nonchalance, che da quando il mio ex ragazzo mi aveva abusata non ero più riuscita ad avere una relazione con nessuno.
Ovviamente l'ho lasciata di sasso; ed anche io poi mi sono chiesta come ho potuto dire una cosa così delicata, così, come se parlassi del più e del meno.


Credo che questo problema mi sta invalidando.
Anche perché purtroppo percepisco le figure maschili come un potenziale pericolo.
Credo che la vita affettiva di una persona sia importante, ma io non riesco ad averne una.


Che fare?
Non posso permettermi una psicoterapia.
E poi mi chiedo in che modo parlare di questa cosa orrenda possa farmela superare.

Come potrei iniziare?
Non so cosa fare.


Grazie in anticipo per le vostre risposte
[#1]
Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
>>> mi chiedo in che modo parlare di questa cosa orrenda possa farmela superare

Averne parlato, sia pure con nonchalance, potrebbe averle facilitato il compito di iniziare a elaborare la violenza che sente di aver subito. Ma la cura vera e propria non consiste nel parlarne. Non almeno nelle forme di psicoterapia attive e prescrittive, dove cioè, oltre al parlare, riceve istruzioni precise su cosa fare o non fare per accelerare tale processo.

"Elaborare" in questo caso significa rimettere le cose a posto, cioè da una parte superare il disagio per l'accaduto e dall'altra rimettere la figura maschile nella posizione originaria, togliendole l'attributo di pericolosità che nella sue mente le è rimasto attaccato.

Il modo più efficace è attraverso la psicoterapia. Se non può permettersi un terapeuta privatamente può rivolgersi alla sua Asl pagando solo il ticket, oppure a servizi gratuiti di colloquio psicologico, come quello offerto dalla Croce Rossa Italiana.

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

[#2]
Dr.ssa Anna Potenza Psicologo 3.8k 184
Gentile utente,
tenga conto che oggi può accedere gratuitamente alla psicoterapia anche da un privato a sua scelta tramite il buono di cui trova notizie anche qui: https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/8894-psicoterapia-gratuita-con-il-bonus.html
Le faccio molti auguri.

Prof.ssa Anna Potenza (RM) gairos1971@gmail.com