Come posso staccarmi dal mio psicologo? consigli

Salve volevo un consiglio al riguardo.

Ho 31 anni e circa 3 anni fa ho iniziato a soffrire di ansia, attacchi di panico e depressione.

Dopo un anno di difficoltà sotto vari aspetti ho deciso di iniziare un percorso di psicoterapia.

Devo dire, che dopo i primi mesi, nei quali ero titubante, ho notato via via dei miglioramenti progressivi dopo 4-5 mesi.

Premetto che non ho una situazione economica florida e questo mi ha spinto a stringere i denti per portare avanti il mio percorso, proprio perché ci tengo a star bene con me stesso.

Sapevo, da quello che mi era stato detto che il percorso durava in base alla situazione personale del paziente, ma comunque mi avevano detto che di solito, dopo un pò di tempo le sedute iniziavano a diradarsi (da 1 volta a settimana, ad 1 volta ogni 15 gg, poi un mese ecc.
).
Considerando che stavo notando i miei netti miglioramenti, mi aspettavo dopo 4-5 (ma già da prima) mesi di passare almeno ad una seduta ogni 15 gg.

Il mio psicologo, invece, pur sottolineando costantemente i miei progressi, continuava una volta finita la seduta a fissarmela per la settimana successiva.

Sono arrivato cosi al punto che dopo 5 mesi gli ho chiesto, se potevamo diradare le sedute, perché mi sentivo meglio e perchè avevo difficoltà economiche nel sostenere le spese.

Lui mi ha detto "guarda proprio oggi volevo proporti questo".
Il che mi è sembrato molto strano.
E poi mi ha sottolineato di non lasciare subito la terapia, perchè c'è gente che va da lui da anni.

Ora, è passato 1 anno e mezzo e stiamo continuando a vederci 1 volta ogni 15 gg.
Inoltre, lui risulta essere un pò "pressante", ricordandomi più volte nell'arco dei 15 gg il nostro appuntamento successivo con degli sms.

Le spese non sono più sostenibili.
Fra l'altro io mi sento meglio, ho raggiunto i miei obiettivi, tranne il lavoro.

Proprio per tali ragioni fra due settimane dovrei trasferirmi per 2 mesi per un lavoro di prova.

Questo gliel'ho già accennato, ma secondo me lui crede che continueremo le sedute online.

Avevo pensato di scrivergli un messaggio prima della prossima settimana e dirgli che voglio smettere, ma ho letto che sarebbe meglio concludere di persona.

Anche se è davvero difficile divincolarsi da lui in presenza.

Dato che vorrei concludere stavolta, mi consigliate di mandargli un messaggio dove spiego che il prossimo sarà il mio ultimo incontro, magari dandogli tempo di prepararlo in maniera diversa, dirglielo a fine seduta (anche se lui sarebbe bravo a "rigirare la situazione"), oppure dovrei troncare al telefono?

Lo so pare brutto da dirsi, lui mi ha aiutato tanto, questo lo ammetto, ma come detto prima le spese non sono sostenibili, ci vuole troppo a passare alla diradazione fra una seduta e l'altra e poi sinceramente, non mi sento oggi tanto attaccato al percorso e come addirittura se mi scordi fra una seduta e l'altra che devo ritornarci.


Che mi consigliate di fare?

Grazie delle risposte.
[#1]
Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 579 67
Gentile utente,

ha poi risolto il problema di insonnia del quale scriveva qualche mese fa a psichiatria? Ha assunto i farmaci consigliati dallo specialista che Le ha risposto qui su MI?
Chiedo questo perché talvolta il benessere percepito dal paziente non è quello che il terapeuta vede; oppure il miglioramento non è ancora sufficientemente stabile da prevedere una conclusione del percorso.
Se così fosse provi a proporre al Suo Terapeuta una seduta al mese, di consolidamento.
La chiusura unilaterale (non concordata) della psicoterapia lascia sempre strascichi negativi in entrambi.
Del resto anche nel caso di malattie del corpo è così: quante persone smettono l'antibiotico appena sfebbrati, anziché seguire l'indicazione medica; salvo avere a breve una ricaduta..

Comunicarglielo con quale modalità?
Certamente non con un SMS. Nessuna relazione importante -compresa quella terapeutica- dovrebbe essere chiusa in tale maniera, anche se purtroppo oggi succede. E' sempre sintomo o di scarso rispetto per la persona/relazione, o di timore a guardare negli occhi l'interlocutore in presenza (paura del conflitto? del disappunto dell'altr*?).

Saluti cordiali.
Dott. Brunialti

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

[#2]
dopo
Utente
Utente
Dott.ssa,
l'insonnia l'ho superata, tranne sporadici episodi che accadono davvero saltuariamente, soprattutto quando il giorno seguente devo fare qualcosa di nuovo (viaggio ecc.).

Riguardo i farmaci non ne ho mai presi durante quest'anno e mezzo di terapia.

Certamente ne parlerò con lui nella prossima seduta, ma come le dicevo non ho più possibilità economiche per sostenere un percorso continuo nel tempo.

Bisogna trovare una strada che possa far collimare tutti questi fattori.

Detto questo, oggi sto meglio, grazie al percorso che mi ha dato autostima e consapevolezza dei momenti difficili che possono accadere, ma anche perché un pò mi è cambiata la quotidianità: sono in una relazione che mi appaga, anche se il lavoro è saltuario lo reputo soddisfacente come tipologia e ho imparato a conoscere maggiormente la mia mente ed il mio corpo.

Il problema è che se non sono io a chiedere di interrompere o diradare ( come è successo nel tempo) ho la sensazione che si vada avanti così nel tempo e sinceramente non vorrei un percorso lungo negli anni, anche e soprattutto per natura economica.
[#3]
Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 579 67
Gentile utente,

La Sua domanda era:
"Come posso staccarmi dal mio psicologo?" (titolo) anziché : "come posso capire se è il momento giusto per staccarmi dal mio psicologo?"
E poi:
"Il problema è che se non sono io a chiedere di interrompere o diradare ( come è successo nel tempo) ho la sensazione che si vada avanti così nel tempo."
Tutto ciò sembra segnalare il timore di un invischiamento più che una difficoltà economica, a fronte della proposta di essere Lei a proporre una seduta mensile (equivalente, come esborso, ad sera in pizzeria). Motivo per cui si preferisce tagliare in modo unilaterale magari con un SMS, anziché negoziare presentando e difendendo le proprie ragioni guardandosi coraggiosamente negli occhi.

Ho aggiunto questa riflessione per rendere esplicito che le dinamiche che si mettono in atto in psicoterapia sono nella gran parte dei casi quelle che applichiamo nelle altre relazioni: professionali, affettive, ecc.
Solo che nella relazione terapeutica possiamo esplicitarle e lavorarci. Anziché semplicemente agirle.

E' un vero peccato non utilizzare una intera seduta per parlarne e capire meglio. Dopo si sarebbe in grado di agire con maggiore chiarezza e lucidità.

Saluti cordiali.
Dott. Brunialti

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

[#4]
dopo
Utente
Utente
Dott.ssa capisco il suo evostro punto di vista e l'essere di parte (questa non è una critica sia chiaro), però, io per una serata in pizzeria al mese non spendo tanto.

Ma a prescindere da questo e dal fatto che non ho un lavoro stabile, il discorso l'ho già spiegato prima è che noto dei miglioramenti, che mi ha confermato anche lui, anche netti.

Non mi sembra, però, corretto dare per scontato che un paziente sia disponibile a rimanere in terapia per quanto tempo vorrebbe lo specialista, pendendo esclusivamente dalle sue labbra, soprattutto se non vi è più la possibilità materiale.

Non voglio ne rovinare o offuscare il mio percorso che è stato molto utile e per questo motivo vorrei concluderlo o avviarmi alla conclusione in modo sereno e tranquillo.

Sicuramente glielo dirò di persona e spiegherò l'impossibilità di proseguire a lungo termine, chiedendo una strada "più veloce" per concludere il percorso.

Spero che mi venga incontro, altrimenti ci sarà il rischio concreto che possa interromperlo dall'oggi al domani e ciò non sarebbe la scelta migliore anche per me. Ma non ci sono altre soluzioni, data la mancanza di fondi.
[#5]
Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 579 67
Gentile utente,

ci troviamo in accordo sull' "..avviarmi alla conclusione in modo sereno e tranquillo..."
e anche "...Sicuramente glielo dirò di persona e spiegherò l'impossibilità di proseguire a lungo termine, chiedendo una strada "più veloce" per concludere il percorso..."

Non creda che noi Psy sottovalutiamo l'impatto economico di una psicoterapia: non immagina quanto ha fatto il nostro Ordine per ottenere -lo scorso anno- il "Bonus psicoterapia gratuita" per chi ha un reddito inferiore a 50 000. Tale opportunità è stata molto pubblicizzata anche qui sul sito: https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/8894-psicoterapia-gratuita-con-il-bonus.html , tanto che le richieste sono state superiori all'importo stanziato. Esso è stato rinnovato anche per il 2023, per un importo molto maggiore.
Se potesse interessarLe, tenga d'occhio la News linkata, verrà aggiornata non appena la Legge di Bilancio 2023 sarà varata, cioè tra pochi giorni.

Saluti cari.
Dott. Brunialti

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/