Difficoltà nel chiudere una relazione

Salve,

sono un uomo di 37 anni e da circa un anno frequento una donna straniera di 41 anni.


Scrivo perché purtroppo le cose a livello di coppia non vanno molto bene tra di noi: passato l'iniziale periodo in cui "tutto è bello e perfetto" ed il forte innamoramento che ne consegue, sento che da parte mia "la fiamma" si sta lentamente affievolendo (anche a livello sessuale) per tutta una serie di motivi che andrò presto a spiegare.

Percepisco che non riesco più ad essere me stesso da quando sono in presenza di quella persona, lei dice di essere molto innamorata di me al punto da desiderare di andare a vivere insieme e di fare un figlio ma io non ho nei miei progetti di fare un figlio né ora né mai, mentre per quanto riguarda l'andare a vivere insieme, per il momento, non me la sentirei perché abito con mio padre ottantenne e mi occupo di lui e questo mi impedirebbe comunque di realizzare un tale progetto nel breve periodo.


Al di là di questo la nostra storia è stata fino ad oggi caratterizzata da "alti e bassi", lei con il tempo ha messo in mostra i lati peggiori del suo carattere che sono: la permalosità e l'eccessivo "attaccamento" con cui vive il nostro rapporto.
Lei è molto innamorata di me, lo so, ma a me piace avere i "miei spazi", la mia routine (sport, viaggi in solitaria in giro per l'Europa) ecc.
e questo a lei molte volte non piace, soprattutto quando non si fa come dice lei.
Ricordo ancora di una scenata risalente alla scorsa estate quando le comunicai che ero in procinto di fare un viaggio da solo in Serbia, ma non solo in quell'occasione, purtroppo.


Io adoro viaggiare da solo e ho la possibilità di farlo più volte durante l'arco dell'anno sia perché ho una condizione lavorativa molto particolare che me lo consente, sia perché anche finanziariamente so gestire bene il denaro.


Prima di conoscere lei l'ho sempre fatto regolarmente senza dover dare spiegazioni a nessuno, ma adesso è più difficile perché lei si offende facilmente.


Inoltre sento che anche a livello sessuale qualcosa si è un po' affievolito.
Lei è molto "focosa" e vorrebbe farlo anche quando a me non va, soprattutto SENZA preservativo ma io non voglio assolutamente perché NON voglio gravidanze indesiderate.


In passato abbiamo provato più volte ad allontanarci e l'ultima volta, per quanto mi riguarda ci ero riuscito, ma poi è stata lei a rifarsi viva e cercarmi per telefono con la voce rotta dal pianto.
Forse sarebbe stato meglio chiudere definitivamente già allora e in effetti lo vorrei fare perché io non voglio quello che LEI vuole ma ho paura di farla stare male e non so come potrebbe reagire.


Credo che la nostra storia NON ha futuro ma lei non credo che riuscirebbe a staccarsi.


Cosa posso fare?


Grazie per l'attenzione,


G.
[#1]
Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 579 66
Gentile utente,

Lei che ci scrive ha messo fuoco che
1- "io non voglio quello che LEI vuole
2- ma ho paura di farla stare male
3- e non so come potrebbe reagire."

Ho distinto in tre capoversi la Sua frase allo scopo di evidenziare che le tre esigenze sono scarsamente conciliabili:

1- Lei che ci scrive ha le proprie esigenze di spazi e viaggi individuali,
ma la donna è molto attaccata e possessiva e le richieste di rapporti sessuali senza preservativo sono significative; d'altra parte è al limite dell'età fertile,
2- o "sta male" Lei, oppure "sta male" la donna: non sembra esista una soluzione indolore;
3- sembra spaventato o preoccupato da come la signora "potrebbe reagire": perchè?
Lei sembra permeabile alla sua "voce rotta dal pianto"... ma non ne esplicita il motivo. Che corde interiori Le tocca?
Ma al contempo attribuisce alla donna l'incapacità di riuscire a staccarsi ("ma lei non credo che riuscirebbe a staccarsi"): forse non riesce a riconoscere o ad accettare il proprio attaccamento?

La invito a rileggere il Suo consulto precedente, postato in psicologia solo qualche mese fa:
https://www.medicitalia.it/consulti/psicologia/901503-diversita-di-vedute-in-una-coppia-in-tema-di-figli.html .
E' ricco di spunti interessanti sviluppatisi nelle varie repliche tra Lei e la Collega e che non sto a ripetere,
e che evidenzia tutta la ambivalenza che molti umani sperimentano di fronte a scelte importanti e fonte di dolore per qualcuno.

Piuttosto che trascorrono altri mesi nei dubbi e nel traccheggiare, chieda aiuto in presenza ad un* Collega Psicoterapeuta con esperienza.

Saluti cordiali.
Dott. Brunialti

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

[#2]
dopo
Utente
Utente
Buon pomeriggio,

La ringrazio per la celere risposta. In effetti la situazione è proprio quella che ho descritto. Nella nostra storia ci sono stati tanti "alti e bassi", abbiamo provato a separarci definitivamente ma poi, per un motivo o per l'altro, abbiamo sempre deciso di darci un'altra chance. Nello specifico, l'ultima volta in cui questo è successo, è stata LEI a rifarsi viva telefonicamente (con una scusa) chiedendomi esplicitamente di fare un'altra prova ed io, che già ero entrato nello stato mentale di vivere senza più vederla NON so perché ho accettato.

Da parte mia sento che il nostro rapporto è entrato in una fase di "plateau" e ho perso entusiasmo e voglia, anche a livello sessuale.

Ricordo bene di una volta in cui lei voleva a tutti i costi consumare un rapporto sessuale in auto in un posto isolato ed io non me la sentivo e per poco andava via "sbattendo la porta". Ecco, a livello caratteriale lei non è una persona facile con cui andare d'accordo perché è molto permalosa e possessiva ma io è come se mi sentissi "in colpa" quando penso che dovrei lasciarla una volta per tutte e non so perché. D'altronde, che senso ha sprecare il nostro tempo se lei sogna di mettere su una famiglia in un futuro non troppo lontano mentre io non sono disposto a rinunciare alle mie passioni e alla mia libertà?

Detto questo Le pongo un quesito: alla luce delle informazioni che ho fornito Lei pensa che una personalità un po' possessiva come quella della mia partner potrebbe maturare, di fronte ad una richiesta mia di interrompere la relazione, in pratiche persecutorie (stalking)? Questa è una domanda che mi sono già posto e che mi inquieta un pochino.

Cosa ne pensa?


Grazie mille.


G.
[#3]
Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 579 66
Gentile utente,

non è possibile prevedere se una persona che neppure conosciamo possa diventare una stalker.
Spero però che non sia il timore di ciò a tenerVi insieme...

A questo punto possiamo considerare concluso il consulto, auspicando che Lei possa far luce dentro di se’ in presenza.

Saluti cordiali.
Dott. Brunialti

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/