Relazione finita dopo un tentativo di riconciliazione

Buonasera dottori
Ho 36 anni.
Qualche giorno fa è finita una relazione molto importante di 5 anni con la mia compagna.
Dopo esserci separati una prima volta, alcuni mesi fa eravamo tornati insieme con la decisione di riprovarci.
Purtroppo dopo poco tempo ci siamo ritrovati nelle stesse dinamiche di coppia che già ci avevano portati alla prima chiusura.
L'evento scatenante è stato un mio calo di desiderio sessuale, che si è presentato dopo circa un anno dall'inizio del rapporto.
Nonostante alcuni miei tentativi di risolverlo, anche con il sostegno di uno psicoterapeuta che continua tuttora, non sono riuscito a risolvere il problema che, nel tempo, ha portato ad un logoramento del nostro rapporto e ad una delusione e sofferenza di lei, che stremata ha chiuso nuovamente il rapporto, questa volta definitivamente.
Il problema del calo della libido mi è già accaduto negli anni con altre compagne.
Credo purtroppo che faccia parte di me, influenzato da problemi, ansie e paure varie della vita.
Ora mi ritrovo in balia delle emozioni negative da fine rapporto ed un grande malessere perchè mi colpevolizzo di questa mia mancanza e di tante altre che ho avuto.
Ho cercato di convincere la mia compagna ad affrontare una terapia di coppia, ma mi ha risposto che non se la sente perchè ormai è troppo tardi.
Non so che fare, vorrei poter avere un'ulteriore possibilità anche se so che è impossibile e che non potrà accadere mai più e mi arrovello la testa su questa mia problematica sessuale che, ormai da tempo, mi sembra sia peggiorata ed incancrenita.
Vi ringrazio per qualsiasi consiglio vorrete fornirmi.
[#1]
Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 579 67
Gentile utente,

il fattore sessuale è realmente in grado di dividere le coppie,
non tanto, non solo, per il soddisfacimento sessuale che se ne trae; bensì per importantissimi aspetti non-sessuali:
sentirsi cercat*, desiderat*, importante per qualcuno, confermat* nella propria identità.

Lei dice del Suo ipodesiderio sessuale:
"Credo purtroppo che faccia parte di me, influenzato da problemi, ansie e paure varie della vita."
Non sappiamo se ciò corrisponda alla diagnosi clinica, oppure sia una Sua autovalutazione.
L'approccio che io applico sostiene che per molti disturbi della sessualità occorre avere una competenza specifica in sessuologia clinica, cioè che il/la Psicoterapeuta (tale deve essere l* Psicolog* per poter curare) sia specificamente format* in questo settore, in modo da potere "anche" utilizzare una "terapia breve focale" per lo specifico disturbo, pur avendo alla base la preparazione specialistica in psicoterapia che permette di identificare problematiche profonde sottostanti.

Detto questo, il vero problema è uscire dal suo loop di coazione a ripetere, che -a quanto possiamo capire dalle Sue parole- La porterebbe a ricalcare lo stesso copione con un'altra donna.
Chieda chiarimenti al Suo curante rispetto alla (ipotesi di) diagnosi che ha posto, al metodo e agli obiettivi che Vi proponete.
Questo è l'orientamento che Le forniamo.

Troverà approfondita qui la tematica del desiderio assente o scarso: https://www.medicitalia.it/news/psicologia/4909-desiderio-sessuale-maschile-assente-o-scarso-perche.html .

Saluti cordiali.
Dott. Brunialti

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/