Relazione con un uomo con doppia personalità

Salve, dopo 16 anni insieme a mio marito ho scoperto che lui aveva una doppia vita.
Per anni ha avuto relazioni extraconiugali con colleghe.
Tutto avveniva nel luogo di lavoro.
A casa sembrava un uomo perfetto, diceva di amarmi e non ha mai mostrato strani comportamenti.
La verità è venuta fuori circa un anno fa.
Ho scoperto la sua scappatella perché il compagno della sua nuova amante si è arrabbiato e ha spifferato tutto.
Mio marito ha cercato di negare ma poi davanti all’evidenza ha ammesso tutto e sono venute fuori anche altre storie vecchie.

Non sono riuscita a perdonarlo e l’ho lasciato.

Andavamo d’accordo e sembrava mi amasse.
Mi riempiva di attenzioni e regali.
Ha sempre detto che il nostro rapporto era unico e speciale e non ha mai mostrato segni di insoddisfazione.

Quando è stato scoperto mi ha implorato di perdonarlo ma poi dopo ha iniziato a dire dice che la colpa era anche mia ma non mi ha mai saputo dire perché.

Mi chiedo come si possa essere così bravi a fingere e a vivere due vite totalmente diverse.

È passato quasi un anno ma, sebbene io sia in terapia, ancora non sono riuscita a superare nè ad accettare la cosa, non solo per i tradimenti, ma soprattutto per le menzogne e la falsità.

Riuscirò mai a superare la cosa e a fidarmi di nuovo non solo di un altro uomo ma delle persone in generale?
Mi sembra di essere ferma e di non riuscire più ad andare avanti.
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Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 579 66
Gentile utente quarantenne,

Lui aveva una vita parallela, fatta di relazioni extraconiugali con colleghe.
Sopperiva con Lei attraverso "attenzioni e regali" e affermando che il vostro "rapporto era unico e speciale".
Perchè pensare ad una doppia personalità, anziché semplicemente a tradimenti?

Lei ci chiede: "riuscirò mai a superare le cose e fidarmi di nuovo delle persone?"
La risposta è sì, se riuscirà e vorrà elaborare il lutto di un così grande tradimento della fiducia.

Non dovesse farcela da sola, si faccia aiutare:
Psicologhe e Psicologi sono molto competenti in questo senso.
La vita vale la pena di essere vissuta.

Saluti cordialissimi.
Dott. Brunialti

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

[#2]
dopo
Utente
Utente
La ringrazio per la sua risposta dottoressa.
Sono in terapia da diversi mesi anche se ancora non riesco a elaborare questa che per me è stata una tragedia.
Quello che non riesco a capire è perché avere una vita parallela per così tanto tempo. Lui inizialmente ha detto che lo faceva solo per divertimento e per il desiderio di trasgredire. Dopo, quando ho deciso di non perdonarlo, ha detto invece che era infelice con me ma non mi ha saputo dire concretamente perché.
Quindi mi chiedo in entrambi i casi:
- se amava divertirsi e trasgredire con altre donne perché continuare ad essere impegnato con me? Poteva lasciarmi e fare tutto quello che voleva senza dover condurre una vita di menzogne
- se invece era infelice con me, a maggior ragione perché continuare a fingere che andasse tutto bene invece di lasciarmi o dirmi cosa non gli andava bene?
Sono domande a cui lui non mi ha mai dato risposta e da un punto di vista psicologico mi chiedo se esista una spiegazione ad un comportamento così egoistico.
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Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 579 66
"..Sono domande a cui lui non mi ha mai dato risposta e da un punto di vista psicologico mi chiedo se esista una spiegazione ad un comportamento così egoistico."

Più che egoistico il comportamento del traditore seriale può essere egocentrico,
dove la centratura su di sè fa passare in secondo luogo le sofferenze provocate, minimizzandole; oppure attribuendone la responsabilità all'altra persona.

Qui mi fermo, perché sicuramente la Sua Psicoterapeuta, conoscendoLa, avrà modo di approfondire meglio.
Riguardo all'elaborazione del lutto esistono percorsi psicologici specifici, provi a parlarne con la Sua Psy.
Tenga conto però che nella psicoterapia il/la paziente deve fare la propria parte attivamente, non è sufficiente presentarsi in seduta e raccontare.

Cari saluti.
Dott. Brunialti

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

[#4]
dopo
Utente
Utente
La ringrazio per avermi dedicato del tempo e per la sua disponibilità.
Per caso saprebbe indicarmi che tipo di percorso scegliere?
Ad esempio dovrei prediligere una terapia cognitiva comportamentale o altro?
Al momento con la mia psicologa parlo e basta e quindi temo di essere ad un punto morto perché dopo diversi mesi nulla è cambiato..
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Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 579 66
Gentile utente,

prima di cambiare psicoterapeuta (verifichi qui che lo sia: https://areariservata.psy.it/albonazionale/ricerca , solo in questo caso può curare)
parli apertamente con la professionista,
riferendole esattamente quello che ha scritto sopra,
le chieda quali sono i vostri obiettivi di percorso
e a che punto siete del percorso stesso.
Chieda anche se Lei stessa - da parte Sua - potrebbe fare qualcosa di diverso per renderlo più efficace ed incisivo per la Sua vita.

Le suggerisco questo perché, talvolta, al/la paziente sembra di "parlare e basta", ma invece il/la Terapeuta conosce esattamente il punto del tragitto e ne è ben consapevole; solamente che non lo esplicita pensando che sia un aspetto secondario, oppure troppo tecnico, per il/la paziente.

Ci faccia sapere.
D'altra parte anche lo scambio qui Le ha fornito qualche parametro sul come poter interagire meglio con l* propri* Psy in presenza.

Nel frattempo, Le porgo saluti cordiali.
Dott. Brunialti

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/