Relazione con un uomo molto più grande

Salve,
Ho fatto già altri consulti ma per altre ragioni.

Il tema che porto oggi è inerente ad alcune preoccupazioni, non tanto sulla paura di qualcosa di brutto ma per capire bene cosa si sta verificando.

È un mese che frequento un uomo che ha 37 anni più di me (io 21 e lui 58).

Pensavo inizialmente che potesse avere secondi fini ma invece si sta mostrando all'opposto.

Una persona dolcissima, disponibile, in gamba ed alternativa, e soprattutto pieno di fascino (ok, forse è per l'età, ma non è un fascino classico.
Mi piace sul serio).

Abbiamo fatto circa 6/7 uscite, tutte chiacchierate e poi un giorno siamo andati a fare una gita.
Bellissima giornata.
Le nostre uscite tipo sono così: chiacchierare su un prato assolato di cose interessanti come filosofia della vita, passioni, esperienze etc.
Riesce ad accarezzarmi intellettualmente come poche persone riescono e sto andando lenta, senza illudermi, cercando di essere anche imparziale.

Il problema che si pone è il seguente:
Ha moglie e figli, però non esce con me come "fuga" dalle responsabilità.
Sta smettendo di lavorare e quindi ha semplicemente più tempo libero, infatti stiamo al massimo due/tre ore ad uscita insieme, non di più.

Il punto è che io mi sto innamorando -non mi sarei mai aspettata di potermi innamorare di una persona così grande.
Non ho mai avuto un buonissimo rapporto con mio padre, ma non penso si possa ricondurre a quello.
Non sto cercando in lui un "maschile" sostitutivo-.

Lui da parte sua sta molto bene con me, non ci prova esplicitamente ma comunque mi "accarezza"... Ma sempre in modo molto discreto, mai maleducato.
E mi chiede sempre " ti sto dando fastidio?
" Io gli rispondo di no, mi fa piacere la sua compagnia.

In questi casi vorrei chiedere, è possibile una eccezione (sulla casistica media di questo genere) in cui due persone con una tale differenza possano trovarsi attraenti?
Ed innamorarsi?
Aldilà dei risvolti perché so che non potranno esserci sviluppi, volevo indagare bene queste emozioni.
Senza "patologicizzare" me stessa o l'altro, semplicemente... Cosa può esserci di attraente in me per lui?
E viceversa?
Può il divario generazionale essere "colmato" da una grande apertura mentale da parte di entrambi?

Mi emoziona e al contempo mi crea confusione
(non di per sé, semplicemente perché è una di quelle cose che non si possono raccontare perché fanno un certo scalpore).

Aggiungo che la mia vita continua ad essere turbolenta come quella dei consulti passati ma adesso sono molto diversa ed ho costruito anche tanti riferimenti in più... Sto cercando di migliorare ogni ambito (e di circondarmi di persone di qualità), eppure ogni tanto accadono cose particolari come questa che mi rendono felice di poter essere umana e fare esperienze anche fuori dal comune.

Ne ho parlato anche con mia madre e lei ovviamente non può esserne felice.
Però ripeto, è un caso abbastanza raro quello di questo rapporto e vorrei solo capire.

Grazie mille per aver letto tutto, distinti saluti
[#1]
Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 579 67
Gentile utente,

rispetto alla "Relazione con un uomo molto più grande" (titolo),
Lei ci chiede: "In questi casi vorrei chiedere, è possibile una eccezione (sulla casistica media di questo genere) in cui due persone con una tale differenza possano trovarsi attraenti? Ed innamorarsi?"

Sì, certo, l'età non è determinante.
In un consulto di qualche anno fa, peraltro, Lei ci narrava di essere attratta dal suo Psichiatra di 30 anni più grande di Lei: ".. gli incontri con lo psichiatra mi stanno dando emozioni fortissime, penso sia il complesso di edipo misto al transfert.. non lo so, sono molto confusa, non so cosa pensare anche perché ha 30 anni più di me."
E nemmeno è una esperienza così "fuori dal comune"; moltissimi uomini (ad es.: politici anche italiani, attori, ecc.) sono in coppia con donne molto molto più giovani di loro (più raro il contrario, per quanto non certo assente; vedasi il matrimonio della Mannoia).

Eventualmente va considerato seriamente il fatto che lui sia sposato con figli e che, dunque, quella che sembrerebbe avviarsi ad essere una vera e propria relazione, non abbia uno sbocco alla luce del sole:
lui dopo le tre ore con Lei ritorna dalla sua regolare famiglia e Lei rimane sola.

Saluti cordiali.
Dott. Brunialti

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

[#2]
dopo
Utente
Utente
Salve, grazie per aver risposto. Lo so che lui torna sempre da loro e che effettivamente è una cosa comune. Ma è più comune quando si tratta di uno scambio di soldi etc, non di sentire sentimenti reciproci.
Mi chiedevo se fosse normale, o c'è una patologia da parte sua e un complesso di Elettra da parte mia. La butto un po' sulla "peggiore". Può essere perfettamente normale che entrambi proviamo sentimenti? Aldilà di cose come quelle che ho citato sopra.
Vorrei indagare meglio il sentimento e ciò che sta succedendo . A prescindere dal fatto che il destino insieme non è fattibile o comunque rimarrà nascosto
[#3]
Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 579 67
".. Può essere perfettamente normale che entrambi proviamo sentimenti? .."
Può essere "normale"; anche se il termine "normalità" è usato con circospezione dagli Psy: normalità statistica? normalità vs. patologia?

"..Vorrei indagare meglio il sentimento e ciò che sta succedendo."
Non è facile senza una guida, dato che i sentimenti nascono in territori a noi stessi sconosciuti.
"Illusioni d'amore, motivazioni inconsce nella scelta del partner" recita al proposito il titolo di un importante testo di J. Baldaro Verde (uno tra i moltissimi scritti sull'argomento).

Saluti cordiali.
Dott. Brunialti

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/