Uomo impegnato con figli

Buonasera.

Sono una ragazza di 28 anni e da circa un anno ho una relazione con un uomo impegnato.
Tale uomo oltre ad essere cognato di mio padre (i miei genitori sono divorziati) e ad essere più grande di me di 10 anni, è inoltre genitore di un bambino.

Da un anno il nostro rapporto si è intensificato giungendo allo scambio di frequenti messaggi.
Con quest’uomo c’è molta affinità, ricorda ogni mio impegno o occasione per me importante.
Mi è stato particolarmente vicino durante la perdita di mio nonno, ma tra noi non è avvenuto mai nulla di fisico.
I primi mesi mi sentivo molto in colpa nei confronti della sua famiglia e declinavo ogni invito, ma adesso i ruoli sembrano invertiti.
Quando chiedo un incontro lui si tira subito indietro asserendo che per lui tutta questa situazione è difficile.
O meglio, vorrebbe venire a letto con me ma vi sono diverse situazioni che lo bloccano.
Innanzitutto il suo bambino (autistico e con un ritardo) non parla, per meglio dire, parla solo con i genitori, la terapeuta e me.
Ciò, come lui sostiene, lo mette in difficoltà.
Inoltre sostiene che non vorrebbe perdere questo rapporto con me e che questa difficoltà sessuale è dovuta anche al fatto che con me è sopratutto bello parlare e pertanto lui evita di scrivermi per non cadere in tentazione.
con un’altra mi sarei lasciato andare ma con te è diverso.
Questa è una frase ricorrente.
È ovvio che io mi sia presa una cotta nei suoi confronti e non comprendo il suo atteggiamento.
Perché scrivermi continuamente senza poi voler concretizzare il tutto?
Perché trattenersi quando di persona (nelle occasioni pubbliche più persone hanno intuito ci sia attrazione) non riusciamo a scollarci gli occhi di dosso e a cercarci?

Non so più come gestire questa situazione che mi sta facendo impazzire
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Dr.ssa Lisa Cerri Psicologo 58
Gentile utente,

parla di una relazione che racconta più di difficoltà e non detti che di dati di fatto. Come anche lei asserisce, è tutto estremamente complicato da situazioni "collaterali" che influiscono in modo abbastanza netto sulla fattibilità del vostro rapporto.

Sicuramente la trasgressione di non poter vivere apertamente questa attrazione, rende tutto allettante e piccante. Probabilmente, però, dovrebbe interrogarsi maggiormente su ciò che la spinge a rispondere e cercarlo, capire meglio cosa vorrebbe lei da lui.
Se continua a chiedersi il perchè dei comportamenti di lui, rimarrà irrimediabilmente incastrata in un gioco di interpretazioni disfunzionali in quanto non hanno alcun raffronto reale (le interpretazioni sono sempre solo frutto della nostra mente e mai la realtà assoluta).

Il consiglio che le do è di provare a creare un distacco che possa permettere ad entrambi di capire ciò che realmente volete. Anche perchè una relazione deve far stare bene ed essere arricchente: se ci fa impazzire e soffrire, forse non è la strada giusta per noi.

Infine potrebbe essere utile rivolgere le proprie attenzioni ad attività utili per se stessi (hobby, sport, passioni, amicizie...), per sganciarsi dal pensiero continuo di questa persona (non lo dice, ma quando ci sono queste situazioni, l'altro diventa il pensiero fisso e costante da cui non riusciamo a liberarci mai).

Se anche con questi consigli non dovesse migliorare, potrebbe essere vantaggioso intraprendere un percorso di terapia psicologica per meglio comprendere e gestire queste dinamiche e meccanismi emotivi e relazionali.

In bocca al lupo!

Dott.ssa Lisa Cerri - Psicologa
Consulenze presso studio privato e online