Morale a terra e depressione

Salve a tutti, ho 25 anni.


scrivo per chiedervi consiglio su quanto mi succede ormai da agosto scorso.
Premetto che ho perso molta autostima di me dal periodo della pandemia, periodo che comunque abbiamo vissuto tutti, che dopo un periodo brutto per la mia vita per vari motivi fino al 2019 (operazione mio padre, poi fu investito a piedi, etc insomma un po' di cose negative), tral'altro stava emergendo la mia vita sociale in quel periodo, presi la patente, insomma stava crescendo la mia vita, perchè comunque fino agli anni precedenti non avevo vissuto poi così tanto, invece fu interrotta dalla pandemia.


Andando al sodo, a inizio 2022 mi fidanzai, questa relazione è durata 6 mesi, tra molti bassi e poco alti, per via della sua famiglia che le impediva di uscire, aveva un orario di rientro limitato (alle 19 doveva essere a casa), insomma famiglia mooolto antica, questo causò molte liti tra noi finché mi ha lasciato, e comunque nonostante ci siano stati pochi alti in questa relazione, all'inizio ero molto felice mi avesse lasciato perché mi ero liberato di una relazione molto tossica, invece dopo un mese sono caduto in una forte depressione, perché comunque mi ero affezionato, sono stato 2 mesi nel buio più totale, dormivo sempre, tra cui avevo pure perso il lavoro e ciò non mi aiutava a svagarmi, avevo perso tutti gli amici per causa sua, la notte non dormivo etc.

A inizio 2023 la svolta, l'umore che migliora, mi fidanzo nuovamente con una ragazza, sembra quella giusta per me invece si rileva una fotocopia della precedente, con la madre che senza alcun motivo non poteva vedermi, lei mi offendeva sempre dicendo che avevo denti storti (leggermente) e non gli piacevo, che non lavoravo e non potevamo stare insieme (in realtà lavoravo, ma per un mese sono stato fermo per problemi di azienda), che come mi vestivo non andava bene a sua madre, che a sua madre non piacevo e non capivo il perché, quando tutti dicono che sono un bel ragazzo, di buone famiglie ed educato.
Ho passato due mesi infernali tra offese, umiliazioni che mi hanno fatto perdere l'autostima, l'ho lasciata, ma ora mi ritrovo di nuovo a pensare anche a lei, non avendo dimenticato anche la precedente ex.
In più mi sento in difetto con me stesso, sono ricaduto in un buio totale.


In più il terzo problema è che nella mia vita sono fermo al passato, ho momenti felici del passato come ad esempio il 2017, o il 2021 che nonostante ci fosse il covid è stato un anno intenso, poi a fine 2021 è morto il nonno, ho avuto un incidente stradale ma comunque fine 2021 a parte ho bei ricordi di quell'anno.
Non riesco ad andare avanti da allora, a parte le due parentesi con le mie ex, sono fermo al passato, sono triste ricordando momenti felici e non riesco più ad andare avanti, penso che non costruirò mai più momenti felici, ad es.
quando ero piccolo e andavo in vacanza con i miei, invece ora sono "anziani" e mio padre è sofferente.
Mi trovo con questa ansia continua, cosa mi consigliate?
Grazie
[#1]
Dr. Mariateresa Di Taranto Psicologo 157 17 3
Gentile utente,

mi dispiace per l'ansia e la tristezza da cui si sente invaso.
La pandemia ha costituito un momento di grande sofferenza, incertezza, paura; ha fatto emergere il reale della malattia, della morte, la nostra impotenza in taluni casi davanti alla prima e in ogni caso di fronte all'ultima. Tutto ciò che è sempre esistito, che ci ha sempre caratterizzato rimanendo però celato, in seguito alla pandemia si è rivelato brutalmente e ci ha lasciato tramortiti e disorientati.
Lei infatti scrive di una vita sociale che stava emergendo e che è stata interrotta bruscamente e in aggiunta a ciò, si sono verificati diversi eventi duri.

Inoltre ha intrapreso delle relazioni che non hanno funzionato e l'hanno fatta ricadere nel "buio più totale".
Purtroppo spesso le relazioni finiscono lasciandoci l'amarezza di un desiderio infranto dalla realtà, di un'aspettativa disattesa, un sogno negato, e noi come indebita conseguenza ne portiamo gli strascichi dolorosi.
Da ciò che scrive, sembrerebbe che lei da un lato ricerchi nell'altro e nel legame una completezza, una consistenza di cui si sente privo, dall'altro, la prova di quanto sia l'uno che l'altro siano deludenti.
Io le consiglierei di consultare uno psicologo per una valutazione ed eventualmente intraprendere un percorso psicologico per affrontare questo suo nucleo doloroso. Se lei impara a riconciliarsi con sé stesso, a non sentirsi più "in difetto", a rivolgere alla sua persona uno sguardo amorevole e fiducioso, ad amarsi, come naturale conseguenza di ciò non vedrà nella relazione l'unica risoluzione ai suoi vissuti dolorosi, alle mancanze che la affliggono e potrà approcciarsi in un modo diverso ai legami, a partire da una posizione interna che le permetterebbe di considerarli un valore aggiunto; importanti ma non necessari.

Riguardo al terzo punto potrà affrontare anche esso in seduta, elaborando la morte di suo nonno in un contesto protetto e tutelante per lei.
Emerge un sottofondo di nostalgia dalle sue parole. Pensa ai momenti già trascorsi con un misto di desiderio di ritorno agli stessi e di amaro rimpianto per la consapevolezza di questa impossibilità.
Vorrei farle notare che nel 2021 che lei ricorda come un bel periodo, c'è stata la pandemia. Questo potrebbe farla riflettere sul fatto che nella nostalgia si cela un inganno, in quanto in quei giorni trascorsi ai quali vorremmo tornare, ci sono stati anche dei dolori, dei momenti bui, delle cadute, che però nel ricordo ci appaiono ridimensionati rispetto ai momenti belli.
La stessa cosa vale per i giorni futuri, che ancora devono venire, anche in essi ci saranno giorni difficili, momenti sofferti e altri belli, ai quali vorrà tornare, come quelli che può vivere e condividere con i suoi genitori, che pur non giovanissimi sono ancora con lei.

Auguri di cuore.

Psicologa e Assistente Sociale
www.psicosocialmente.it

[#2]
dopo
Utente
Utente
grazie della risposta e del conforto. Quindi se ho ben compreso purtroppo la vita è un loop infinito dove ci saranno momenti belli e ahimè momenti brutti che dobbiamo accettare.. quindi adesso se per esempio ricordo il 2021 con piacere, appena costruirò altri momenti belli in futuro poi ricorderò non più il 2021, bensì un altro anno e cosi andrò avanti all'infinito?

grazie
[#3]
Dr. Mariateresa Di Taranto Psicologo 157 17 3
Oltre a ricordare e a rassegnarsi di fronte al dolore inevitabile della vita, potrebbe provare a vivere assaporando ogni giorno e momento. Se non lo sa già, scopra ciò che ama, scopra cosa le piace fare e lo faccia. Provi a realizzare il suo desiderio. Investa in ciò che crede. Coltivi rapporti. Cerchi in ogni angolo la felicità. Ciò non significa negare il dolore, che dovrebbe essere accolto e riconosciuto. Bisognerebbe infatti accogliere il proprio dolore e farne qualcosa; rimettere insieme i cocci rotti formando qualcosa di diverso.
Il primo passo potrebbe essere quello di rivolgersi ad uno psicologo.

Psicologa e Assistente Sociale
www.psicosocialmente.it

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