Perché non espongo il mio punto di vista durante un litigio ma sto perennemente in silenzio?

Ho litigato con la mia presunta ex perché secondo lei non le davo attenzioni in un momento di disagio, pensando fosse la cosa migliore da fare in quanto risultava un sacco restia.
Tutto era alimentato dal fatto che stavo dando corda alla mia migliore amica, suscitando in lei gelosia.
Non è la prima volta che succede, io l’ho sempre rassicurata ma le cose non sono mai cambiate.
Nel momento in cui c’era l’occasione di confrontarsi io davanti alle sue ragioni sono rimasto in silenzio e le ho detto che era meglio finirla perché per me stava diventando insopportabile, anche se mi sento in colpa.
Quello che ho notato è che, come nelle mie discussioni passate, sono rimasto in silenzio con un atteggiamento disinteressato, nel momento stesso dell’evento era come se mi fossi annullato e che non mi importasse più nulla, a posteriori ci sto male poi.
Non so a cosa sia dovuto questo mio tacere, mi da fastidio che non riesca a sbloccarmi
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Dr. Alessio Fogliamanzillo Psicologo 372 4
Ho notato che ha descritto la questione senza esprimersi su cosa ha pensato e provato in quel/quei momento/i (non essendo peraltro la prima volta che succede)

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