Neoplasia prostata e lesioni a carico dell’ala iliaca
Mi è stata diagnosticata neoplasia alla prostata ed ero in lista per l’intervento di asportazione totale della stessa.
Il referto dell'11/06/18 segnala:
Adenocalcinoma acinare della prostata, score di Gleason 7 (3+4) con pattern 4 pari al 20% circa, gruppo prognostico II (WHO 2016). La neoplasia interessa mm 9 di un frustolo lungo mm 14 e mm 1 di un frustolo lungo mm 12. Estensione totale dei frustoli agobioptici: mm 51
Estensione lineare totale di neoplasia: mm 10
Percentuale totale di neoplasia: 20%
Dopo una scintigrafia ossea e una risonanza magnetica sono state riscontrate lesioni a carico dell’ala iliaca destra e sinistra.
Dalla scintigrafia ossea del 17/07/18 risulta:
area di focale iperfissazione del tracciante osteotropo in corrispondenza del corpo dell'ilieo di destra, a ridosso della sincondrosi sacro-iliaca omolaterale, reperto dubbio. Altri due spots di focale iperfissazione del tracciante si rilevano in corrispondenza di un metamero del tratto dorsale del rachide, verosimilmente D8, a ridosso della corrispondente articolazione costo-trasversaria, e del processo spinoso di L4, reperti di verosimile significato degenerativo spondiloosico/osteofitosico.
Mentre dalla risonanza magnetica del 17/09/18:
in corrispondenza dell'ala iliaca destra, a ridosso della sincondrosi sacro- iliaca, si apprezzano area focale di alterato segnale sfumatamente iperintensa nelle sequenze per la soppressione del grasso e presentante nello studio di diffusione incremento del segnale all'aumentare del b-value, reperto compatibile con relativa ipercellularità. Il quadro, in accordo con il reperto scintigrafico, risulta fortemente sospetto per localizzazione secondaria. Altra lesione focale, subcentrimetica con le medesime caratteristiche di segnale, si apprezza a carico dell'ala iliaca sinistra in prossimità della sincondrosi.
L’urologo, quindi, mi ha sospeso l’intervento e, d’accordo con il radiologo, mi ha prescritto una terapia di Casodex 50 mg compresse per un mese e Decapeptyl 11,25 mg/2ml fiale. Ho fatto la prima iniezione il 25 ottobre. Il radiologo, mi ha indicato di fare la seconda iniezione dopo 3 mesi e quindi a gennaio.
Solo dopo la seconda iniezione e la ripetizione degli esami, il radiologo deciderà se intervenire con la radioterapia.
Vorrei, se è possibile, avere un parere a riguardo. La terapia prescritta è sufficiente o è necessario iniziare già con la radioterapia? E' necessario effettuare controlli più frequenti?
Ringrazio anticipatamente
Il referto dell'11/06/18 segnala:
Adenocalcinoma acinare della prostata, score di Gleason 7 (3+4) con pattern 4 pari al 20% circa, gruppo prognostico II (WHO 2016). La neoplasia interessa mm 9 di un frustolo lungo mm 14 e mm 1 di un frustolo lungo mm 12. Estensione totale dei frustoli agobioptici: mm 51
Estensione lineare totale di neoplasia: mm 10
Percentuale totale di neoplasia: 20%
Dopo una scintigrafia ossea e una risonanza magnetica sono state riscontrate lesioni a carico dell’ala iliaca destra e sinistra.
Dalla scintigrafia ossea del 17/07/18 risulta:
area di focale iperfissazione del tracciante osteotropo in corrispondenza del corpo dell'ilieo di destra, a ridosso della sincondrosi sacro-iliaca omolaterale, reperto dubbio. Altri due spots di focale iperfissazione del tracciante si rilevano in corrispondenza di un metamero del tratto dorsale del rachide, verosimilmente D8, a ridosso della corrispondente articolazione costo-trasversaria, e del processo spinoso di L4, reperti di verosimile significato degenerativo spondiloosico/osteofitosico.
Mentre dalla risonanza magnetica del 17/09/18:
in corrispondenza dell'ala iliaca destra, a ridosso della sincondrosi sacro- iliaca, si apprezzano area focale di alterato segnale sfumatamente iperintensa nelle sequenze per la soppressione del grasso e presentante nello studio di diffusione incremento del segnale all'aumentare del b-value, reperto compatibile con relativa ipercellularità. Il quadro, in accordo con il reperto scintigrafico, risulta fortemente sospetto per localizzazione secondaria. Altra lesione focale, subcentrimetica con le medesime caratteristiche di segnale, si apprezza a carico dell'ala iliaca sinistra in prossimità della sincondrosi.
L’urologo, quindi, mi ha sospeso l’intervento e, d’accordo con il radiologo, mi ha prescritto una terapia di Casodex 50 mg compresse per un mese e Decapeptyl 11,25 mg/2ml fiale. Ho fatto la prima iniezione il 25 ottobre. Il radiologo, mi ha indicato di fare la seconda iniezione dopo 3 mesi e quindi a gennaio.
Solo dopo la seconda iniezione e la ripetizione degli esami, il radiologo deciderà se intervenire con la radioterapia.
Vorrei, se è possibile, avere un parere a riguardo. La terapia prescritta è sufficiente o è necessario iniziare già con la radioterapia? E' necessario effettuare controlli più frequenti?
Ringrazio anticipatamente
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Suppongo che quando si riferisce al radiologo intenda l'oncologo radioterapista o radio-oncologo.
Diciamo che nel suo caso la scelta della terapia ormonale è ragionevole e la radioterapia eventuale va contestualizzata in base ai sintomi e all'estensione di malattia che va analizzata in visita. Se la malattia ossea è contenuta, anche se non sintomatica, la radioterapia a volte può anche essere considerata non solo per il sintomo, ma come arma "curativa": Recenti studi confermerebbero come l'irradiazione della malattia prostatica e ossea simultanea, in caso di basso carico di malattia, possa avere una influenza sul controllo della patologia e sulla sopravvivenza rispetto allo standard di cura della sola ormonoterapia (studio STAMPEDE recentemente pubblicato da Parker su Lancet 2018).
Diciamo che nel suo caso la scelta della terapia ormonale è ragionevole e la radioterapia eventuale va contestualizzata in base ai sintomi e all'estensione di malattia che va analizzata in visita. Se la malattia ossea è contenuta, anche se non sintomatica, la radioterapia a volte può anche essere considerata non solo per il sintomo, ma come arma "curativa": Recenti studi confermerebbero come l'irradiazione della malattia prostatica e ossea simultanea, in caso di basso carico di malattia, possa avere una influenza sul controllo della patologia e sulla sopravvivenza rispetto allo standard di cura della sola ormonoterapia (studio STAMPEDE recentemente pubblicato da Parker su Lancet 2018).
Prof. Filippo Alongi
Professore ordinario di Radioterapia
Direttore Dipartimento di Radioterapia Oncologica Avanzata, IRCCS Negrar(Verona)
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 7.6k visite dal 20/11/2018.
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