Dolore cervicale senza fine

Salve,
sono un ragazzo di 20 anni,
il mio calvario è iniziato a 14 anni quando un giorno feci un movimento sbagliato col collo e mi si bloccò. Io pensai fosse un normale torcicollo, come ne avevo avuti tanti e non gli diedi alcun peso. In seguito il dolore continuò a peggiorare, e ogni minimo movimento mi dava una fitta fortissima. Siccome sono una persona che tollera eccellentemente il dolore, continuai a non dargli peso. Dopo qualche ora, il dolore diventò fortissimo, e iniziò a darmi delle scariche elettriche accompagnate da una contrazione muscolare che si irradiavano dalla zona del muscolo Romboide sino all'attaccamento della nuca con la testa. Quel primo episodio, mi fece stare diversi giorni a letto e il dolore continuò a protrarsi per circa un mese, dopodichè tutto sparì per un paio di anni.
Due anni dopo mi si bloccò ancora il collo, capendo cosa sarebbe potuto capitareappena succedeva imparai a prendere antiinfiammatori e creme, seguendo questi accorgimenti, la mia vita proseguiva tranquilla, il dolore passava in un paio di giorni, e questi blocchi avvenivano circa ogni 6 mesi, rari quindi, non tali da poter incidere sulla mia vita, che preseguiva attiva come sempre.
Mi spiego meglio: Lo sò che cosa è un torcicollo, ne ho avuti a migliaia, ma quello è un qualcosa di totalmente diverso, qualcosa che non riesco ad identificare, che non sembra affatto una semplice contrazione muscolare, ma un tipo di dolore strano, come se qualcosa mi rimanesse "incastrato nelle ossa".
Il peggio deve ancora arrivare, per anni questo disturbo è andato e venuto, e io continuavo serenamente la mia esistenza. Se non che verso i 17-18 anni successe un disastro e iniziò il mio calvario. Mentre stavo parlando con un paio di amici, un mio amico mi tira uno "scappellotto" dietro la testa, come si è solito fare tra amici, risultato: Il collo si blocco',passarono un paio di giorni e il dolore sparì. Per farla breve dopo quell'episodio, invece che bloccarsi il collo ogni sei mesi, ha iniziato a succedere una volta dietro l'altra, non facevo in tempo a riprendermi che mi ritornava. Ho eseguito alcuni esami tra cui una radiografia che diceva "perdita lordosi cervicale" e mi sono fatto vedere da un infinità di medici, che non mi hanno risolto il problema. In pratica, seguendo alcuni accorgimenti ad oggi riesco a non fare bloccare più il collo spesso, ma mi è rimasto un dolore continuo, e se ad esempio studio senza un leggio, o anche solo se non dormo a pancia in sopra con uno specifico cuscino, o se sforzo in qualsiasi modo il collo, il dolore si fà sempre più forte, finchè il collo non si ri-blocca. Come farmaci il reumatoogo mi ha consigliato il sirdalud, e il fisiatra pineal-tens, novonerv. Inoltre spesso prendo antiinfiammatori. Come pomata prendo mio-Tens e Artrosilene. I farmaci mi permettono di avere una vita QUASI normale, ma questa non è vita non è vita per niente. Come trovare una soluzione definitiva al mio problema?

Grazie e saluti anticipatamente.
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Gentile Utente,

in effetti essendo lei giovanissimo non è auspicabile che trascorra il resto delle vita assumendo continamente farmaci di vario genere perchè non riesce a risolvere il problema.

Vedo che, oltre agli integratori, le è stato prescritto un miorilassante ad azione centrale e che quindi il suo reumatologo ha individuato nella contrattura muscolare la causa (o concausa) del suo problema e le segnalo che la medesima azione sulla muscolatura è ottenibile utilizzando adeguatamente una tecnica di rilassamento chiamata Training Autogeno:
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/652-il-training-autogeno-nel-trattamento-dei-sintomi-psicologici-e-psicosomatici.html

L'utilizzo delle tecniche di rilassamento per il trattamento del dolore acuto e cronico come il suo è stato recentemente inserito nelle linee-guida della Società Italiana di Ortopedia e Traumatologia:
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/34-mal-di-schiena-le-tecniche-di-rilassamento-sono-piu-efficaci-di-tens-ultrasuoni-e-massaggi.html

Le suggerisco di conseguenza di contattare uno psicologo che utilizzi il Training Autogeno e che possa insegnarglielo correttamente, in modo tale da renderla autonomo nella gestione del dolore e della contrattura che lo provoca.

Se ha delle domande al riguardo sono a sua disposizione.
Cordiali saluti,

Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it

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dopo
Utente
Utente
Feci un anno di tecniche di rilassamento da uno psicoterapeuta specializzato in questi casi, ne uscivo molto più sereno e tranquillo, ma senza alcuna variazione del disturbo, e con parecchi sodi in meno nelle tasche.
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Che tipo di tecniche utilizzava?

Il Training Autogeno non è una tecnica generica ma incide direttamente su precise condizioni fisiche (per questo le dicevo che può avere lo stesso effetto del miorilassante) e ha il vantaggio di rendere indipendenti dalla presenza di chi lo insegna, una volta terminato il ciclo di lezioni.

Gli esercizi devono essere ripetuti autonomamente a casa e quando lo si è imparato lo si può usare tutta la vita.

Ci pensi: se non le hanno prospettato alcuna possibilità di migliorare ad es. con la fisioterapia e le sono stati semplicemente prescritti dei farmaci può valerne la pena.
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dopo
Utente
Utente
Ci ho provato, ma da un punto di vista fisico non ne ho tratto giovamento. certo mi rilassvava, ma la cervicale continuava a farmi male.

P.S con i miorilassanti traggo un beneficio minimo. a darmi veramente solievo sono i FANS a dosaggi alti. tipo ibuprofene 400-600 mg. purtroppo non posso prenderli continuamante altrimenti mi devastano lo stomaco, quindi non sò proprio che fare...

Io avevo pensato più che altro ad un qualcosa di infiammazione, anche perchè qualche anno fa mi trovarono positivo ad anticorpi ANA e qualcos'altro... (feci gli esami a causa di uno sfogo rosso sulla gamba per cui dovetti prendere prednisone per qualche mese)
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Dr. Sergio Formentelli Dentista, Gnatologo, Ortodontista, Odontostomatologo 7.5k 226 18
Continuando il discorso della dr.ssa Massaro da un altro punto di vista, vorrei chiederle qualcosa riguardo alla sua situazione orale.
In particolare:
Ha effettuato ortodonzia?
E' a conoscenza di una eventuale malocclusione dentale?
Ha parlato della problematica con il suo dentista?
Ha l'impressione di serrare i denti di giorno?
Le riferiscono che lei digrigna i denti di notte?

www.studioformentelli.it
Attività prevalente: Gnatologia e
Implantologia (scuola italiana)

[#6]
dopo
Utente
Utente
Non so se digrigno i denti.. comunque ho qualche problema con i denti del giudizio, i due sopra sono usciti, i due sotto sono inclusi. Non so se questo possa centrare perchè il disturbo ce l'ho da quando avevo 15 anni e i denti del giudizio mi sono usciti a 20.

Per la malocclusione non penso, la mascella riesco a chiuderla anche se ogni tanto mi si indolenzisce l'ATM (Se ad esempio mastico molte gomme da masticare o mangio cibi molto duri per qualche giorno)

P.S: non ho mai messo l'apparecchio, il dentista me lo consigliò, ma io rifiutai perchè non mi importa più di tanto di avere i denti storti.

Più che altro il problema peggiora notevolmente se dormo ad esempio su un finaco, per non parlare a pancia sotto. Per questo tento di dormire solo a pancia in sopra con un cuscino ortopedico che mi porto ogni volta che devo dormire fuori, il che è molto scocciante... anche perchè io dormivo bene solo di lato o a pancia in sotto.
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Dr. Sergio Formentelli Dentista, Gnatologo, Ortodontista, Odontostomatologo 7.5k 226 18
"ogni tanto mi si indolenzisce l'ATM"

"non ho mai messo l'apparecchio, il dentista me lo consigliò, ma io rifiutai perchè non mi importa più di tanto di avere i denti storti"

Due punti chiave.
Le si indolenzisce l'ATM, e ha i "denti storti".

C'è un problema che va affrontato dal punto di vista orale, che si ripercuote, con tutta probabilità, a livello muscolare.

Le occorre un consulto gnatologico, più che semplicemente dentistico.
Questa figura professionale è descritta qui:
www.medicitalia.it/sergioformentelli/news/439/Lo-gnatologo-ma-chi-e-costui