Dolori articolari diffusi
Salve, innanzitutto volevo ringraziarvi per il servizio che fornite, è molto utile, e permette di conoscere il parere di molti specialisti, anche di campi differenti, cosa non agevole normalmente.
Sono un ragazzo di 25 anni, e da qualche anno ormai soffro di dolori articolari diffusi in tutto il corpo.
Partiamo dal principio. Io abito in un piccolo paese in provincia di Novara, quindi fin da quando ero molto giovane ho sempre fatto lavori come spaccare la legna, zappare e spostare pesi, quindi in generale la mia muscolature è sempre stata piuttosto tonica e allenata.
Circa 7 anni fa ho iniziato ad avvertire dei dolori all'interno del gomito destro, specie quando facevo degli sforzi per sollevare qualcosa, e il mio medico mi ha aveva detto che era una tendinite da sforzo, che aveva curato, senza troppi successi, con riposo e fastum gel. I due anni successivi, iniziando a fare atletica a livello amatoriale, sono cominciati dolori a caviglie, parte laterale del ginocchio destro, e periosti. Anche in quel caso fastum gel e riposo non sono stati determinanti. Dopo questi periodi, iniziando a frequentare l'università, ho diminuito le attività sportive, continuando solamente ad andare in bicicletta qualche volta la settimana. I dolori si erano di molto ridotti, a parte fastidi al ginocchio destro ed alle caviglie, che però se erano ben fasciate funzionavano bene, ed alle inserzioni dei femori nel bacino quando mi capitava di camminare in montagna, comunque tutto abbastanza controllabile.
A partire dal 2005-2006 ho trovato uno sport che mi affascinava molto: l'arrampicata sportiva. Come allenamento e divertimento, ero solito andare una o massimo due volte la settimana in una palestra al chiuso, e subito dopo i primi mesi i dolori alla parte interna dei gomiti hanno iniziato ad aumentare gradualmente. Successivamente, dopo aver fatto un movimento brusco con il braccio, ho sentito come se la spalla sinistra fosse uscita di sede e poi vi fosse subito rientrata. Questo portò con sé dolore e debolezza dell'arto, e per un po' di tempo rinunciai all'attività, e cercai di stare a riposo, utilizzando pomate anti-infiammatorie. Nell'inverno del 2006 poi, solamente spostando il braccio destro all'indietro subii la stessa cosa anche per questa spalla, e da allora iniziarono i problemi veri. Infatti, dovetti stare fermo a lungo, e con il calo del tono muscolare iniziarono a peggiorare tutte e due le spalle, le caviglie ed il tendine d'Achille destro, l'interno dei gomito e le inserzioni dei femori. Inoltre in quel periodo iniziai anche a sentirmi sempre fiacco e ad avere difficoltà di sonno e digestione, ma successive analisi del sangue esclusero la mononucleosi.
Stetti fermo per parecchi mesi, facendo anche intramuscolari di anti-infiammatori, senza risultati, dopodiché in estate decisi di rivolgermi ad un medico sportivo. Questo medico mi assicurò che tutto di ciò era semplicemente dovuto al fatto che io iniziavo delle attività sportive senza l'opportuna preparazione, e questo portava ad una contrazione dei muscoli che andavano a forzare i tendini, infiammandoli. Per questo mi prescrisse un integratore, (Eutend), per un mese, e cicli di massaggi. In aggiunta mi consigliò di fare brevi giri in bicicletta 3 volte a settimana associati a molto stretching, esercizi con tavolette tipo Freeman per le caviglie, ed esercizi con un elastico per rinforzare sia caviglie che spalle.
Dopo alcuni mesi di queste terapie conbinate non ottenni alcun risultato, anzi le spalle mi dolevano sempre di più, al punto di non risucire neanche a spostare delle sedie senza sentire forti dolori ed instabilità.
Seguendo il consgiglio di mio fratello infermiere, decisi di rivolgermi ad un medico internista per un check-up completo e per un eventuale indirizzamento verso uno specialista. Tale medico, dopo avere acoltato più o meno la stessa cronosctoria che vi ho presentato sopra, e sapendo che mio fratello soffre di psoriasi, mi diagnosticò atrtire psoriasica-spondilite anchilosante, anche se in assenza di sintomi cutanei.
Per confermare la diagnosi, mi prescrisse in principio analisi del sangue e radiografia del bacino. I risultati furono:
VES 8
PCR 0.01
Genotipo HLA B27 NEGATIVO
e la radiografia non mostrò niente di alterato.
Nel frattempo questo medico mi fece iniziare una cura di FANS antinfiammatori a lungo termine, dicendo che se quelli erano sufficienti per controllare la malattia tanto meglio. Iniziai con Nabuser per circa 50 giorni, senza miglioramenti, ne provi un secondo per circa lo stesso periodo, senza effetti ed infine Diclofenac, anch'esso senza risultati apprezzabili. Nel frattempo, siccome non si avevano evidenze sperimentali della patologia, il mio medico richiese una scintigrafia ossea whole body e segmentaria (sul bacino), ma anche questa non mostrò niente di anomalo.
Come ultima carta, in quanto il mio medico crede che la diagnosi corretta sia quella di atrite psoriasica, si decise di iniziare una terapia a base di sulfasalazina. Le analisi del sangue effettuate dopo il primo mese mostrano che tollero bene la terapia, vi è solo un abbassamento dei linfociti (22.0 ed 1.19). Ciononostante oramai è dal 3 marzo che ho iniziato la terapia e ancora non percepisco nessun cambiamento. So che i tempi connessi sono molto lunghi, ma mi aspettavo almeno qualcosa!
Vi assicuro che questo continuo illudermi che sia la volta buona ed essere deluso è assolutamente lesivo per il mio umore e mi sta facendo deprimere sempre più, inoltre il dolore non mi permette di fare nessuna attività fisica, a volte è difficoltoso anche solo camminare, e la cosa mi abbatte sempre di più.
Secondo voi la diagnosi potrebbe essere corretta? Se no quali altre possibilità vi sono e quali esami clinici posso richiedere per mettere maggior chiarezza sulla cosa?
Scusate per la lunghezza del quesito ma non volevo trascurare di dire niente.
Grazie per il servizio che rendete!
Simone
Sono un ragazzo di 25 anni, e da qualche anno ormai soffro di dolori articolari diffusi in tutto il corpo.
Partiamo dal principio. Io abito in un piccolo paese in provincia di Novara, quindi fin da quando ero molto giovane ho sempre fatto lavori come spaccare la legna, zappare e spostare pesi, quindi in generale la mia muscolature è sempre stata piuttosto tonica e allenata.
Circa 7 anni fa ho iniziato ad avvertire dei dolori all'interno del gomito destro, specie quando facevo degli sforzi per sollevare qualcosa, e il mio medico mi ha aveva detto che era una tendinite da sforzo, che aveva curato, senza troppi successi, con riposo e fastum gel. I due anni successivi, iniziando a fare atletica a livello amatoriale, sono cominciati dolori a caviglie, parte laterale del ginocchio destro, e periosti. Anche in quel caso fastum gel e riposo non sono stati determinanti. Dopo questi periodi, iniziando a frequentare l'università, ho diminuito le attività sportive, continuando solamente ad andare in bicicletta qualche volta la settimana. I dolori si erano di molto ridotti, a parte fastidi al ginocchio destro ed alle caviglie, che però se erano ben fasciate funzionavano bene, ed alle inserzioni dei femori nel bacino quando mi capitava di camminare in montagna, comunque tutto abbastanza controllabile.
A partire dal 2005-2006 ho trovato uno sport che mi affascinava molto: l'arrampicata sportiva. Come allenamento e divertimento, ero solito andare una o massimo due volte la settimana in una palestra al chiuso, e subito dopo i primi mesi i dolori alla parte interna dei gomiti hanno iniziato ad aumentare gradualmente. Successivamente, dopo aver fatto un movimento brusco con il braccio, ho sentito come se la spalla sinistra fosse uscita di sede e poi vi fosse subito rientrata. Questo portò con sé dolore e debolezza dell'arto, e per un po' di tempo rinunciai all'attività, e cercai di stare a riposo, utilizzando pomate anti-infiammatorie. Nell'inverno del 2006 poi, solamente spostando il braccio destro all'indietro subii la stessa cosa anche per questa spalla, e da allora iniziarono i problemi veri. Infatti, dovetti stare fermo a lungo, e con il calo del tono muscolare iniziarono a peggiorare tutte e due le spalle, le caviglie ed il tendine d'Achille destro, l'interno dei gomito e le inserzioni dei femori. Inoltre in quel periodo iniziai anche a sentirmi sempre fiacco e ad avere difficoltà di sonno e digestione, ma successive analisi del sangue esclusero la mononucleosi.
Stetti fermo per parecchi mesi, facendo anche intramuscolari di anti-infiammatori, senza risultati, dopodiché in estate decisi di rivolgermi ad un medico sportivo. Questo medico mi assicurò che tutto di ciò era semplicemente dovuto al fatto che io iniziavo delle attività sportive senza l'opportuna preparazione, e questo portava ad una contrazione dei muscoli che andavano a forzare i tendini, infiammandoli. Per questo mi prescrisse un integratore, (Eutend), per un mese, e cicli di massaggi. In aggiunta mi consigliò di fare brevi giri in bicicletta 3 volte a settimana associati a molto stretching, esercizi con tavolette tipo Freeman per le caviglie, ed esercizi con un elastico per rinforzare sia caviglie che spalle.
Dopo alcuni mesi di queste terapie conbinate non ottenni alcun risultato, anzi le spalle mi dolevano sempre di più, al punto di non risucire neanche a spostare delle sedie senza sentire forti dolori ed instabilità.
Seguendo il consgiglio di mio fratello infermiere, decisi di rivolgermi ad un medico internista per un check-up completo e per un eventuale indirizzamento verso uno specialista. Tale medico, dopo avere acoltato più o meno la stessa cronosctoria che vi ho presentato sopra, e sapendo che mio fratello soffre di psoriasi, mi diagnosticò atrtire psoriasica-spondilite anchilosante, anche se in assenza di sintomi cutanei.
Per confermare la diagnosi, mi prescrisse in principio analisi del sangue e radiografia del bacino. I risultati furono:
VES 8
PCR 0.01
Genotipo HLA B27 NEGATIVO
e la radiografia non mostrò niente di alterato.
Nel frattempo questo medico mi fece iniziare una cura di FANS antinfiammatori a lungo termine, dicendo che se quelli erano sufficienti per controllare la malattia tanto meglio. Iniziai con Nabuser per circa 50 giorni, senza miglioramenti, ne provi un secondo per circa lo stesso periodo, senza effetti ed infine Diclofenac, anch'esso senza risultati apprezzabili. Nel frattempo, siccome non si avevano evidenze sperimentali della patologia, il mio medico richiese una scintigrafia ossea whole body e segmentaria (sul bacino), ma anche questa non mostrò niente di anomalo.
Come ultima carta, in quanto il mio medico crede che la diagnosi corretta sia quella di atrite psoriasica, si decise di iniziare una terapia a base di sulfasalazina. Le analisi del sangue effettuate dopo il primo mese mostrano che tollero bene la terapia, vi è solo un abbassamento dei linfociti (22.0 ed 1.19). Ciononostante oramai è dal 3 marzo che ho iniziato la terapia e ancora non percepisco nessun cambiamento. So che i tempi connessi sono molto lunghi, ma mi aspettavo almeno qualcosa!
Vi assicuro che questo continuo illudermi che sia la volta buona ed essere deluso è assolutamente lesivo per il mio umore e mi sta facendo deprimere sempre più, inoltre il dolore non mi permette di fare nessuna attività fisica, a volte è difficoltoso anche solo camminare, e la cosa mi abbatte sempre di più.
Secondo voi la diagnosi potrebbe essere corretta? Se no quali altre possibilità vi sono e quali esami clinici posso richiedere per mettere maggior chiarezza sulla cosa?
Scusate per la lunghezza del quesito ma non volevo trascurare di dire niente.
Grazie per il servizio che rendete!
Simone
[#1]
Se la diagnosi si basa solo su un riscontro occasionale di VES 8 potrebbe ripetere gli esami (per vedere se si è normalizzato o se rimane alto). Il genotipo HLA B27 è negativo, senza riscontri di "erosioni" articolari (cercate con grande impegno) la diagnosi è fatta da un medico non specialista, un'altra opinione la sentirei. Magari quella di un reumatologo. Le sembrerà strano che un dentista si occupi di queste cose, però la postura ed il movimento alterati possono dare dolori diffusi del corpo ed è necessario saper fare diagnosi differenziale. Un'indagine del movimento la trovarei estremamente interessante. Dopo, solo dopo (qualunque sia l'esito) aver fatto la visita da un reumatologo.
Saluti
Daniele Tonlorenzi
Saluti
Daniele Tonlorenzi
[#2]
Utente
Innanzitutto grazie mille per la risposta! Ho atteso un commento da voi medici con ansia perché comunque in questo periodo sto passando dei brutti momenti a causa di questi dolori.
Per quanto riguarda il valore di VES io pensavo che, siccome il valore era sotto 10, che era dato come riferimento, fosse basso, e nessuno mi aveva detto che comunque ad 8 potesse essere sintomo di un infiammazione.
A parte questo ho fatto esami del sangue nuovamente dopo il primo mese di terapia con Salazopirina, e queste nuove analisi hanno dato un valore di VES di 9, (in questo caso il range di riferimento dato sull'esito era 2-15 mm/ora).
In secondo luogo mi scuso con lei e con gli altri medici che hanno letto la mia lunga lettera, per un'imprecisione: consultandomi con il mio medico di base ho saputo che in effetti lo specialista che mi ha diagnosticato l'artrite psoriasica è proprio un reumatologo, oltre che internista!
In ogni caso, dopo questo consulto, ho deciso di sentire anche un secondo parere da un altro reumatologo, tanto per sentire campane differenti e stare più tranquillo, quindi il più presto possibile prenoterò un'altra visita.
Dopo aver sottomesso questo consulto ho passato un paio di giorni in cui i dolori alle spalle mi hanno fatto impazzire. Dietro il suggerimento di un altro medico, mio zio, per calmare il dolore ho preso una Tachipirana da 500mg, che dopo 30-45min ha fatto un eccellente effetto. Forse anche questo può illuminarvi, non so.
Per quanto riguarda quello che dice riguardo alla postura, avevo già letto, credo su questo stesso sito o in un altro affine, i problemi che possono discendere da una cattiva postura o asimmetria, in cui si diceva proprio che una persona aveva problemi di masticazione e questo influenzava anche molte altre parti del corpo!
In effetti io sono piuttosto asimmetrico, si vede abbastanza, quando sto in piedi, che le spalle non solo molto ben allineate.
Se le può servire le posso inviarle delle foto con vista di fronte e di profilo.
Grazie per il suo interessamento, in particolare, e in generale a tutti voi medici che collaborate in questo sito e rendete un prezioso servizio alle persone in difficoltà.
Simone
Per quanto riguarda il valore di VES io pensavo che, siccome il valore era sotto 10, che era dato come riferimento, fosse basso, e nessuno mi aveva detto che comunque ad 8 potesse essere sintomo di un infiammazione.
A parte questo ho fatto esami del sangue nuovamente dopo il primo mese di terapia con Salazopirina, e queste nuove analisi hanno dato un valore di VES di 9, (in questo caso il range di riferimento dato sull'esito era 2-15 mm/ora).
In secondo luogo mi scuso con lei e con gli altri medici che hanno letto la mia lunga lettera, per un'imprecisione: consultandomi con il mio medico di base ho saputo che in effetti lo specialista che mi ha diagnosticato l'artrite psoriasica è proprio un reumatologo, oltre che internista!
In ogni caso, dopo questo consulto, ho deciso di sentire anche un secondo parere da un altro reumatologo, tanto per sentire campane differenti e stare più tranquillo, quindi il più presto possibile prenoterò un'altra visita.
Dopo aver sottomesso questo consulto ho passato un paio di giorni in cui i dolori alle spalle mi hanno fatto impazzire. Dietro il suggerimento di un altro medico, mio zio, per calmare il dolore ho preso una Tachipirana da 500mg, che dopo 30-45min ha fatto un eccellente effetto. Forse anche questo può illuminarvi, non so.
Per quanto riguarda quello che dice riguardo alla postura, avevo già letto, credo su questo stesso sito o in un altro affine, i problemi che possono discendere da una cattiva postura o asimmetria, in cui si diceva proprio che una persona aveva problemi di masticazione e questo influenzava anche molte altre parti del corpo!
In effetti io sono piuttosto asimmetrico, si vede abbastanza, quando sto in piedi, che le spalle non solo molto ben allineate.
Se le può servire le posso inviarle delle foto con vista di fronte e di profilo.
Grazie per il suo interessamento, in particolare, e in generale a tutti voi medici che collaborate in questo sito e rendete un prezioso servizio alle persone in difficoltà.
Simone
[#3]
Gent.mo Simone, la diagnosi di Artrite Psoriasica è spesso molto difficile ma andrebbe comunque esclusa così come altre forme di artropatie autoimmuni. Consiglierei un parere immuno-reumatologico munito dei seguenti esami : PCR,ANA,anticitrullinato,FR,anti HCV e HBsAg. Fondamentali anche notizie precise sul comportamento del Suo intestino (escludere malattie infiammatorie croniche intestinali e celiachia). E' comunque da un'attento colloquio con lo specialista che spesso si arriva alla diagnosi e di conseguenza alla idonea terapia.
Cordialità Dr.Giorgio Serino
Cordialità Dr.Giorgio Serino
Giorgio Serino
Immuno-reumatologo
[#4]
Utente
Grazie per l'interessamento Dott. Serino. Per quanto riguarda la PCR, dagli esami del sangue che ho eseguito a gennaio 08 risultava essere 0.01 mg/dl, mentre a fine marzo, dopo un mese di Salazopirna, il valore era di 0.02 mg/dl.
Con il prelievo di fine marzo mi sono stati dati anche altri valori che sono:
creatininemia 0.91 mg/dl
aspartato amin t. (AST) 21 U/l
alanina amino t. (ALT) 28 U/l
VES 9 mm/ora
Il mio intenstino sembra piuttosto funzionante, a parte alcuni casi, invece da un paio d'anni ho problemi di digestione, a volte piuttosto accentuati se mi capita di bere birra o vino, ma non sempre.
Mi è capitato in effetti di essere vittima di coliti un paio di volte, ma parlando con il mio medico di base, lei ha escluso cose come il morbo di Crohn, dicendo che comunque ci sarebbe dovuta anche essere una marcata perdita di peso e altri fattori che lei non vedeva.
Al più presto contatterò un reumatologo e farò gli esami del sangue che Lei mi ha consigliato.
Grazie, cordiali saluti,
Simone
Con il prelievo di fine marzo mi sono stati dati anche altri valori che sono:
creatininemia 0.91 mg/dl
aspartato amin t. (AST) 21 U/l
alanina amino t. (ALT) 28 U/l
VES 9 mm/ora
Il mio intenstino sembra piuttosto funzionante, a parte alcuni casi, invece da un paio d'anni ho problemi di digestione, a volte piuttosto accentuati se mi capita di bere birra o vino, ma non sempre.
Mi è capitato in effetti di essere vittima di coliti un paio di volte, ma parlando con il mio medico di base, lei ha escluso cose come il morbo di Crohn, dicendo che comunque ci sarebbe dovuta anche essere una marcata perdita di peso e altri fattori che lei non vedeva.
Al più presto contatterò un reumatologo e farò gli esami del sangue che Lei mi ha consigliato.
Grazie, cordiali saluti,
Simone
[#5]
Utente
Per giovedì 5 giugno sono riuscito a prenotare una visita reumatologica presso un altro specialista, a cui riferirò i suoi suggerimenti per i successivi esami del sangue, che comunque devo già fare dopo i tre mesi di terapia con salazopirina.
A quanto ho capito gli esami per ricercare anti-HCV e HBsAg, sono per rilevare epatiti C e B: anche queste due infezioni possono portare ad effetti come i miei? Anche senza altre manifestazioni?
Grazie per l'interessamento,
Simone
A quanto ho capito gli esami per ricercare anti-HCV e HBsAg, sono per rilevare epatiti C e B: anche queste due infezioni possono portare ad effetti come i miei? Anche senza altre manifestazioni?
Grazie per l'interessamento,
Simone
[#6]
Utente
Mi scusi se la disturbo ancora, ma ogni secondo che passa ed ogni cosa che leggo mi mette altri dubbi!
Per esempio, se lei sospetta che possa essere affetto da qualche forma di epatite, che precauzioni devo prendere nelle interazioni, in generale, con le altre persone per stare tranquillo?
Simone
Per esempio, se lei sospetta che possa essere affetto da qualche forma di epatite, che precauzioni devo prendere nelle interazioni, in generale, con le altre persone per stare tranquillo?
Simone
[#9]
Utente
Cari dottor Serino e dottor Tonlorenzi, volevo comunicarvi i risultati della mia ultima visita reumatologica.
Ieri mattina lo specialista che ho consultato, dopo aver analizzato tutti gli esami che avevo fatto ed anche le terapie di FANS e Salazopirina, tutte egualmente senza risultati, mi ha detto che, in effetti, clinicamente la diagnosi di atrite psoriasica torna, ma non si hanno evidenze oggettive della cosa, per cui comunque mi ha fatto sospendere la terapia.
Ha anche ventilato la possibilità che semplicemente io possa avere delle articolazioni già deboli "di default", e che l'unico modo di ovviare alla cosa è di seguire, dietro la supervisione di fisiatri e fisioterapisti, un programma di riabilitazione. Io gli ho fatot notare che avevo già provato, secondo il consiglio di un medico sportivo, a fare ginnastica con un elastico per le spalle, ma che ho dovuto smettere per il dolore dopo 2 mesi. Per questo mi ha anche consigliato di assumere giornalmente, almeno per qualche tempo, 2 tachipirine da 1000mg al giorno.
In effetti quindi, ieri ho iniziato a prendere al tachipirina, anche se per adesso i dolori ci sono ancora, ma comunque non sono soddisfatto, perché non è stata fatta nessuna diagnosi, e io ora come ora non so bene cosa fare.
Dottor Tonlorenzi, lei mi diceva che questi dolori potrebbero essere compatibili con problemi posturali e del movimento. Io farei volentieri anche una visita da uno specialista di questo campo, però prima vorrei capire se sia una cosa opportuna o meno. Infatti io ho molti problemi anche con le spalle, e non riesco a capire come questo possa essere legato alla postura, mi potrebbe chiarire le idee per favore?
Dottor Serino, lei mi aveva consigliato delle analisi del sangue, ma né il mio medico di base, né lo specialista che ho consultato, mi hanno prescritto dei prelievi, perché non lo hanno ritenuto necessario, per cui non credo di poterle dare ulteriori elementi per qualche consiglio in più!
Sono un po' nel pallone sinceramente dopo queste visite inconcludenti, se voi mi poteste suggerire a chi rivolgermi per qualche delucidazione in più vi sarei eternamente grato!
Grazie di tutto,
Simone
Ieri mattina lo specialista che ho consultato, dopo aver analizzato tutti gli esami che avevo fatto ed anche le terapie di FANS e Salazopirina, tutte egualmente senza risultati, mi ha detto che, in effetti, clinicamente la diagnosi di atrite psoriasica torna, ma non si hanno evidenze oggettive della cosa, per cui comunque mi ha fatto sospendere la terapia.
Ha anche ventilato la possibilità che semplicemente io possa avere delle articolazioni già deboli "di default", e che l'unico modo di ovviare alla cosa è di seguire, dietro la supervisione di fisiatri e fisioterapisti, un programma di riabilitazione. Io gli ho fatot notare che avevo già provato, secondo il consiglio di un medico sportivo, a fare ginnastica con un elastico per le spalle, ma che ho dovuto smettere per il dolore dopo 2 mesi. Per questo mi ha anche consigliato di assumere giornalmente, almeno per qualche tempo, 2 tachipirine da 1000mg al giorno.
In effetti quindi, ieri ho iniziato a prendere al tachipirina, anche se per adesso i dolori ci sono ancora, ma comunque non sono soddisfatto, perché non è stata fatta nessuna diagnosi, e io ora come ora non so bene cosa fare.
Dottor Tonlorenzi, lei mi diceva che questi dolori potrebbero essere compatibili con problemi posturali e del movimento. Io farei volentieri anche una visita da uno specialista di questo campo, però prima vorrei capire se sia una cosa opportuna o meno. Infatti io ho molti problemi anche con le spalle, e non riesco a capire come questo possa essere legato alla postura, mi potrebbe chiarire le idee per favore?
Dottor Serino, lei mi aveva consigliato delle analisi del sangue, ma né il mio medico di base, né lo specialista che ho consultato, mi hanno prescritto dei prelievi, perché non lo hanno ritenuto necessario, per cui non credo di poterle dare ulteriori elementi per qualche consiglio in più!
Sono un po' nel pallone sinceramente dopo queste visite inconcludenti, se voi mi poteste suggerire a chi rivolgermi per qualche delucidazione in più vi sarei eternamente grato!
Grazie di tutto,
Simone
[#10]
La diagnosi di malattia reumatologica è spesso difficile ed "insidiosa". Le indagini consigliate dal Dr. Serino sono indispensabili per inquadrare il problema. Provi ad insistere con il Suo medico di famiglia,
La postura si divide in statica e dinamica (movimento). Provi a pensare quale gruppo muscolare non è coinvolto.
Saluti
Daniele Tonlorenzi
La postura si divide in statica e dinamica (movimento). Provi a pensare quale gruppo muscolare non è coinvolto.
Saluti
Daniele Tonlorenzi
[#11]
Utente
Insistero' con il mio medico di base: credo che cominci a non sopportarmi piu' povera donna!
Diciamo che odlore muscolare nel vero senso del termine non ce l'ho, pero' in ogni caso ci sono delle parti dove enon ho mai provato questi dolori fastidiosi e sono:
collo, e schiena in generale
zona addominale
pianta e dita dei piedi
mani.
Per il resto, i dolori sono piu' accentuati su spalle e interno dei gomiti e caviglia e ginocchio destri, anche se a volte sono dolorose anche le articolazioni corrispondenti a sinistra. Saltuariamente mi hanno fatto male anche i polsi e la zona dove i pettorali si attaccano sotto la spalla (scusate la mia ignoranza in termini anatomici!).
Grazie, buon lavoro,
Simone
Diciamo che odlore muscolare nel vero senso del termine non ce l'ho, pero' in ogni caso ci sono delle parti dove enon ho mai provato questi dolori fastidiosi e sono:
collo, e schiena in generale
zona addominale
pianta e dita dei piedi
mani.
Per il resto, i dolori sono piu' accentuati su spalle e interno dei gomiti e caviglia e ginocchio destri, anche se a volte sono dolorose anche le articolazioni corrispondenti a sinistra. Saltuariamente mi hanno fatto male anche i polsi e la zona dove i pettorali si attaccano sotto la spalla (scusate la mia ignoranza in termini anatomici!).
Grazie, buon lavoro,
Simone
[#12]
Utente
Scusate per l'ulteriore domanda, ma mi chiedevo se il fatto che io sia stato per 3 mesi sotto terapia con salazopirina fino a giovedì 5 giugno non potrebbe falsare eventuali analisi del sangue che avevo intenzione di fare sabato prossimo, 14 giugno, e se sì quanto tempo dovrei aspettare per effettuarle.
Cordialmente,
Simone
Cordialmente,
Simone
[#13]
Utente
Cari dottori,
vi scrivo per comunicarvi che oggi ho ottenuto i risultati alle analisi suggeritemi dal dottor Serino.
SIDEREMIA 120 mcg/dl (rif 56-167)
PCR 2 mg/l (rif 0-10)
EPATITE C HACV Negativo
EPATITE B HBSAG Negativo
FATTORE ANTI NUCLEO < 1/40 (<1/40 negativo)
ANTICORPI ANTI CITRULLINA 0.2 U/ml (rif 0.0-15.0)
Spero non si offenda nessuno se ho messo anche i valori di riferimento e le unità di misura, che conoscerete tutti meglio di me, però in alcuni casi ho visto che possono cambiare gli uni e le altre, quindi li ho allegati epr completezza.
Gli esiti dunque sono negativi: questo significa che posso escludere una patologia reumatologica? Se sì, a questo punto vale la pena di fare un'indagine riguardo alla postura? E se no, come mi devo comportare?
Sono molto avvilito dal fatto di non arrivare a risultati completi, acnhe se il fatto che queste analisi siano negative è confortante, però oramai il tempo che è passato dall'ultima volta che ho potuto fare una qualsiasi attività fisica si misura in anni...
Grazie per tutto l'aiuto che potrete darmi e che mi avete già fornito, sinceramente.
Simone
vi scrivo per comunicarvi che oggi ho ottenuto i risultati alle analisi suggeritemi dal dottor Serino.
SIDEREMIA 120 mcg/dl (rif 56-167)
PCR 2 mg/l (rif 0-10)
EPATITE C HACV Negativo
EPATITE B HBSAG Negativo
FATTORE ANTI NUCLEO < 1/40 (<1/40 negativo)
ANTICORPI ANTI CITRULLINA 0.2 U/ml (rif 0.0-15.0)
Spero non si offenda nessuno se ho messo anche i valori di riferimento e le unità di misura, che conoscerete tutti meglio di me, però in alcuni casi ho visto che possono cambiare gli uni e le altre, quindi li ho allegati epr completezza.
Gli esiti dunque sono negativi: questo significa che posso escludere una patologia reumatologica? Se sì, a questo punto vale la pena di fare un'indagine riguardo alla postura? E se no, come mi devo comportare?
Sono molto avvilito dal fatto di non arrivare a risultati completi, acnhe se il fatto che queste analisi siano negative è confortante, però oramai il tempo che è passato dall'ultima volta che ho potuto fare una qualsiasi attività fisica si misura in anni...
Grazie per tutto l'aiuto che potrete darmi e che mi avete già fornito, sinceramente.
Simone
[#14]
Fare accertamenti posturali non esclude la possibilità di fare una visita reumatologica. ANZI le due cose andrebbero fatte entrambe. La negatività degli esami ematologici non esclude del tutto la presenza di patologie reumatologiche, pertanto la visita reumatologica si impone.
Saluti
Daniele Tonlorenzi
Saluti
Daniele Tonlorenzi
[#15]
Utente
Sono d'accordo con lei, ma io sono già stato da due reumatologi e uno mi ha detto che soffrivo di artrite psoriasica, ma non è stato in grado di rilevarlo con analisi di laboratorio e nemmeno con una cura con salazopirina. Il secondo non ha confermato né escluso nessuna possibilità, facendomi semplicemente sospendere la cura. Certo, potrei anche fare un'altra visita reumatologica, ma sinceramente a questo punto vorrei anche sentire qualcosa riguardo alla posturologia. Non so, solamente vorrei cercare di evitare ulteriori perdite di tempo e provare qualcosa di nuovo per vedere se, almeno in una direzione, io riesca ad ottenere risultati soddisfacenti, sempre che secondo lei ne valga la pena ovviamente.
Grazie,
Simone
Grazie,
Simone
[#17]
Utente
Grazie per la schiettezza! A questo riguardo, da quanto ho capito è molto importante, per queste diagnosi, trovare un posto in cui i medici delle varie specializzazioni collaborino fra loro, (invece di contraddirsi e ridicolizzare le tesi dei colleghi, come accade spesso!), in modo che venga eseguito uno studio più lineare e costruttivo possibile. Io abito nella provincia di Novara, e vorrei sapere se lei conosce e mi può consigliare qualche centro secondo lei degno di fiducia in Piemonte e/o Lombardia, tanto per orientarmi e non finire in mani sbagliate.
Buon lavoro,
Simone
Buon lavoro,
Simone
[#20]
Utente
Gentili dottori,
a mesi di distanza dall'ultima inserzione mi faccio risentire per aggiornarvi sulla situazione. Naturalmente il fatto che io stia inserendo un consulto significa che le cose non stanno andando proprio come avrei sperato!
Dunque, dopo l'ultima inserzione, su consiglio di mio fratello, che aveva avuto problemi di ernia del disco, mi sono rivolto ad un chiropratico di una clinica di Como.
Questa persona ha visionato, assieme ad un altro medico, tutti gli esami precedenti, e poi si è discusso riguardo agli esiti di visite e trattamenti fatti.
Durante la prima seduta mi ha fatto sdraiare a pancia su e mi ha detto di provare, con i vari arti tesi alzati, uno per volta, a resistere alla pressione che lui esercitava con la mano verso il basso. Prima che lui mi facesse qualsiasi cosa, io ero praticamente incapace di fare resistenza, mentre dopo qualche palpazione del collo la mia capacità di resistere era decisamente migliorata. Da questo lui ha concluso che i miei dolori dipendessero dal midollo spinale irritato ed irritabile nella parte del collo. La cosa, secondo il medico, induce una "distonia" nel movimento e nella coordinazione dei muscoli, quindi tutti gli sforzi vanno a riflettersi in modo anomalo sulle articolazioni e sui tendini, che si danneggiano e indeboliscono.
Questo accadeva i primi giorni di agosto, dopo di che sono tornato in quella clinica circa una decina di volte, per ripetere diverse manipolazioni per riassestarmi la schiena, e ho proseguito perché, innanzitutto la prova degli arti tesi pareva convincente, come anche la spiegazione, poi la clinica è un posto affermato con professionisti seri. Inoltre il chiropratico mi aveva parlato di tempi lunghi, tipo 6 mesi per i primi risultati, per cui mi sono detto: aspettiamo e pazientiamo.
Nel frattempo questo medico mi ha dato degli esercizi da svolgere giornalmente per scogliere le tensioni accumulate in certi settori, sia muscolari che non, che lui chiama trigger points.
Ora sono passati 5 mesi, però io di risultati ancora non riesco a vederne, anzi, nelle ultime settimane sono peggiorato. I punti dove pratico i massaggi, (in effetti ora mi rivolgerò ad un massaggiatore, su consiglio del chiropratico), sembrano veramente più rilassati, non fanno più male solo a guardarli, ma questo, stranamente, non ha affatto modificato i dolori di fondo per cui ho iniziato le sedute. Nell'ultimo periodo le anche e le spalle mi fanno un male infernale, e anche la tachipirina sembra non avere più molto effetto.
Mi spaventa molto il fatto di continuare a peggiorare così, perché andando avanti di questo passo non sarò più in grado di fare niente. Per esempio, la vigilia di Natale avrò fatto, seriamente, non più di un chilometro in bicicletta in piano, e il giorno dopo mi facevano male le ginocchia le anche e i glutei, per non più di un chilometro!
Grazie al cielo ho la fortuna di essere un ricercatore, per cui non devo svolgere lavori pesanti per sbarcare il lunario, ma lo stesso, se le cose peggiorassero ancora, sarebbe difficile anche solo spostarsi, visto che sono un pendolare. Inoltre i miei genitori sono vecchi e mi fa un male del diavolo non poterli aiutare a fare tutti quei lavori che in un paese di campagna come il nostro sono necessari!
Scusate per la prolissità, ma ho voluto cercare di dare un quadro completo, per evitare il più possibile fraintendimenti.
Grazie mille per il lavoro che fate, e buone feste a tutti,
Simone
a mesi di distanza dall'ultima inserzione mi faccio risentire per aggiornarvi sulla situazione. Naturalmente il fatto che io stia inserendo un consulto significa che le cose non stanno andando proprio come avrei sperato!
Dunque, dopo l'ultima inserzione, su consiglio di mio fratello, che aveva avuto problemi di ernia del disco, mi sono rivolto ad un chiropratico di una clinica di Como.
Questa persona ha visionato, assieme ad un altro medico, tutti gli esami precedenti, e poi si è discusso riguardo agli esiti di visite e trattamenti fatti.
Durante la prima seduta mi ha fatto sdraiare a pancia su e mi ha detto di provare, con i vari arti tesi alzati, uno per volta, a resistere alla pressione che lui esercitava con la mano verso il basso. Prima che lui mi facesse qualsiasi cosa, io ero praticamente incapace di fare resistenza, mentre dopo qualche palpazione del collo la mia capacità di resistere era decisamente migliorata. Da questo lui ha concluso che i miei dolori dipendessero dal midollo spinale irritato ed irritabile nella parte del collo. La cosa, secondo il medico, induce una "distonia" nel movimento e nella coordinazione dei muscoli, quindi tutti gli sforzi vanno a riflettersi in modo anomalo sulle articolazioni e sui tendini, che si danneggiano e indeboliscono.
Questo accadeva i primi giorni di agosto, dopo di che sono tornato in quella clinica circa una decina di volte, per ripetere diverse manipolazioni per riassestarmi la schiena, e ho proseguito perché, innanzitutto la prova degli arti tesi pareva convincente, come anche la spiegazione, poi la clinica è un posto affermato con professionisti seri. Inoltre il chiropratico mi aveva parlato di tempi lunghi, tipo 6 mesi per i primi risultati, per cui mi sono detto: aspettiamo e pazientiamo.
Nel frattempo questo medico mi ha dato degli esercizi da svolgere giornalmente per scogliere le tensioni accumulate in certi settori, sia muscolari che non, che lui chiama trigger points.
Ora sono passati 5 mesi, però io di risultati ancora non riesco a vederne, anzi, nelle ultime settimane sono peggiorato. I punti dove pratico i massaggi, (in effetti ora mi rivolgerò ad un massaggiatore, su consiglio del chiropratico), sembrano veramente più rilassati, non fanno più male solo a guardarli, ma questo, stranamente, non ha affatto modificato i dolori di fondo per cui ho iniziato le sedute. Nell'ultimo periodo le anche e le spalle mi fanno un male infernale, e anche la tachipirina sembra non avere più molto effetto.
Mi spaventa molto il fatto di continuare a peggiorare così, perché andando avanti di questo passo non sarò più in grado di fare niente. Per esempio, la vigilia di Natale avrò fatto, seriamente, non più di un chilometro in bicicletta in piano, e il giorno dopo mi facevano male le ginocchia le anche e i glutei, per non più di un chilometro!
Grazie al cielo ho la fortuna di essere un ricercatore, per cui non devo svolgere lavori pesanti per sbarcare il lunario, ma lo stesso, se le cose peggiorassero ancora, sarebbe difficile anche solo spostarsi, visto che sono un pendolare. Inoltre i miei genitori sono vecchi e mi fa un male del diavolo non poterli aiutare a fare tutti quei lavori che in un paese di campagna come il nostro sono necessari!
Scusate per la prolissità, ma ho voluto cercare di dare un quadro completo, per evitare il più possibile fraintendimenti.
Grazie mille per il lavoro che fate, e buone feste a tutti,
Simone
[#21]
Gent.mo Simone, confermo che la sua storia debba essere gestita, oltre che dal Medico di MG, da un Reumatologo : la diagnosi di artropatia psoriasica è verosimile : dovrebbe eventualmente passare a terapie di II livello (se la sulfasalazina non ha funzionato dopo 3 mesi) quali il methotrexato eventualmente associato nelle prime settimane con anticox2. Rimango comunque perplesso dalla costante negatività di VES e PCR.
Dr. G.Serino
Dr. G.Serino
[#22]
Utente
Grazie per la celere risposta.
In effetti il chiropratico da cui sono in cura adesso non ha escluso che ci potrebbe essere una concomitanza di cio' che dice lui e di una patologia reumatologica.
Mi chiedevo se forse non varrebbe la pena di rifare un po' di esami del sangue, perche' visto che io mi sento peggio di prima magari qualcosa e' cambiato nei valori.
Parlando con gente che ha avuto problemi di malattie autoimmuni, mi e' stato detto che c'e' un indicatore del sangue che indica la quantita' di globuli bianchi, che nel mio caso dovrebbe essere sballata. Mi sapreste dire come si chiama?
Grazie professor Serino e buon anno,
Simone
In effetti il chiropratico da cui sono in cura adesso non ha escluso che ci potrebbe essere una concomitanza di cio' che dice lui e di una patologia reumatologica.
Mi chiedevo se forse non varrebbe la pena di rifare un po' di esami del sangue, perche' visto che io mi sento peggio di prima magari qualcosa e' cambiato nei valori.
Parlando con gente che ha avuto problemi di malattie autoimmuni, mi e' stato detto che c'e' un indicatore del sangue che indica la quantita' di globuli bianchi, che nel mio caso dovrebbe essere sballata. Mi sapreste dire come si chiama?
Grazie professor Serino e buon anno,
Simone
[#23]
Utente
Gentili medici di medicitalia, mi rifaccio vivo ora, dopo molto tempo, per aggiornarvi nuovamente sulla mia situazione e chiedervi qualche consiglio.
Dunque, nell'ultimo anno ho consultato due reumatologi, in quanto insoddisfatto dagli esiti dei precedenti consulti. Non intendo dire che, solamente perché non si vedevano risultati io ho cambiato medico per risentimento. Ciò che non mi è piaciuto delle persone che ho lasciato, è stato il fatto che dopo aver visto la negatività degli esami da loro richiesti per confermare la loro tesi, si sono comunque impuntati sulle loro posizioni senza ammettere dubbio alcuno. Probabilmente io sono un po' insofferente, ma il fatto è che non voglio arrendermi a sopportare il male e basta senza prima aver fatto il tutto e per tutto, 1 per sapere cos'è e da cosa derivi, e 2, una volta saputo, per cercare il modo migliore per arrivare ad una guarigione. Credo che sia un mio limite, ma io desidero credere che nel mio futuro ci sia ancora la possibilità di rimettermi completamente.
L'ultima cosa che ho detto in effetti non credo sia campata in aria.
Sono stato dal primo reumatologo verso febbraio 2009 in quanto la situazione era peggiorata e il dolore, dalle grosse articolazioni, si era spostato anche sulle dita dei piedi e delle mani, rendendomi a volte difficile anche scrivere. Come le altre articolazioni neanche le dita si arrossavano o si gonfiavano.
A quel punto ho fatto altri esami del sangue, sempre con ves e pcr nella norma, e successivamente una risonanza magnetica al bacino ed ai piedi, in quanto anche questo medico aveva il sospetto di una artrite psoriasica, anche se allora, come anche oggi, non ho avuto nessuna manifestazione cutanea.
La risonanza si è dimostrata pulita, anche se le anche mi facevano un male bestia, e allora mi è stato detto di prendere solo antinfiammatori e presentarmi quando le articolazioni avessero mostrato qualche segno di consunzione. Putroppo io ho provato molti antinfiammatori, ultimo dei quali lo spidifen, ma con effetti molto lievi o nulli. Ho provato, su consiglio del mio medico, visto che si prevedeva una cura sintomatica a lungo termine, ad assumere invece degli antidolorifici. Secondo il mio medico non era il caso di provare cose troppo pensanti che mi avrebbero indotto stordimento, per cui ho provato solo il tramadolo, ma mi ha dato una forte reazione cutanea per cui ho dovuto lasciar perdere. Dopo questo ho provato con l'Oki, ma sempre senza effetto.
Quando tale reumatologo è stato contattato dal mio medico per sapere come procedere, visto che per smontarmi le braccia erano sufficienti un paio di partite a calcio balilla, lui, che prima mi aveva detto di proseguire con gli antinfiammatori perché, giustamente, non voleva saperne senza prove di prescrivermi una terapia di base, dopo questa telefonata di 5 minuti mi aveva prescritto di cominciare questa terapia con metotrexate e un sacco di altri farmaci.
Visto che non vi erano prove, e l'atteggiamento non mi andavano troppo a genio, non ho iniziato la terapia, in quanto mi era venuto il dubbio che, visto il carattere sfumato dei sintomi, poteva essere anche qualcosa d'altro, per cui prima di iniziare terapie potenzialmente toste sarei andato più a fondo.
Cercando in giro con il mio medico avevamo trovato che anche la celiachia in fase iniziale poteva avere come sintomi quelli che riporto io, ma le analisi del sangue anche in questo caso sono risultate negative (e per fortuna aggiungerei!).
Passato quindi qualche mese le cose continuavano ad andare piuttosto male, ad esempio non consentendomi di andare in bicicletta nemmeno per un paio di Km in piano, perché durante la pedalata il ginocchio destro mi dava fastidio, e il giorno dopo le anche sembravano cadere a pezzi.
Una mia amica allora mi aveva segnalato il suo medico di base, avente anche uno studio reumatologico. Verso la fine di luglio mi sono rivolto a lui, che ha guardato tutte le analisi, ha sentito quanto avevo da dirgli e mi ha fatto una visita approfondita di parecchi minuti dicendomi che, sinceramente, non vedeva segno di artrite e che a suo parere poteva essere una forma mialgica. Secondo tale tesi nel tempo i muscoli troppo contratti a causa della mialgia, avevano portato ad un carico eccessivo delle articolazioni. Seguendo questa diagnosi mi ha dato una terapia a base di Flexiban, all'inizio mezza pastiglia a mezzogiorno e mezza alle 22, e questo dai primi giorni di agosto 2009.
Qualche volta in effetti mi sembra di percepire dei miglioramenti, ma sono sempre smentito da un improvviso peggioramento. Dopo un po' di tempo sono passato ad una pastiglia e mezza, ma comunque appena sbagliavo a fare qualcosa, come per esempio scolpire il legno per pochi minuti, se non subito sentivo i soliti forti dolori il o i giorni dopo.
Alla fine di settembre ho riportato il tutto a questo reumatologo, che mi ha fatto fare ulteriori analisi del sangue
- WBC 5.74
- RBC 5.08
- HGB 15.0
- HCT 44.0 (%)
- MCV 86.6
- MCH 29.5
- MCHC 34.1
- Conteggio piastrine 192
- RDW-SD 37.2 (unico valore fuori perché sotto 38.7)
- RDW-CV 12.8 (%)
- PDW 11.2
- MPV 10.0
- P-LCR 24.5 (%)
- Neutrofili 58.4 (%)
- Linfociti 29.3 (%)
- Monociti 7.1 (%)
- Eosinofili 4.9 (%)
- Basofili 0.3 (%)
- Neutrofili 3.35
- Linfociti 1.68
- Monociti 0.41
- Eosinofili 0.28
- Basofili 0.02
Il medico mi ha detto di proseguire e di prendere eventualmente 10 gocce di novalgina per calmare il dolore, perché secondo lui andando avanti le cose sarebbero migliorate.
Tra qualche giorno devo contattarlo per un altro appuntamento, ma ad oggi ancora non ci sono stati i risultati sperati. Inoltre, non so se sia collegato, comunque riporto che gli schiocchi delle articolazioni sono ancora aumentati. Li sento in dita dei piedi, caviglie, ginocchia (spesso), anche (sopratutto la dx), spalle, bassa schiena e a volte sterno.
Se poteste darmi un parere e qualche consiglio, come al solito ve ne sarei molto grato.
Buon lavoro,
Simone
Dunque, nell'ultimo anno ho consultato due reumatologi, in quanto insoddisfatto dagli esiti dei precedenti consulti. Non intendo dire che, solamente perché non si vedevano risultati io ho cambiato medico per risentimento. Ciò che non mi è piaciuto delle persone che ho lasciato, è stato il fatto che dopo aver visto la negatività degli esami da loro richiesti per confermare la loro tesi, si sono comunque impuntati sulle loro posizioni senza ammettere dubbio alcuno. Probabilmente io sono un po' insofferente, ma il fatto è che non voglio arrendermi a sopportare il male e basta senza prima aver fatto il tutto e per tutto, 1 per sapere cos'è e da cosa derivi, e 2, una volta saputo, per cercare il modo migliore per arrivare ad una guarigione. Credo che sia un mio limite, ma io desidero credere che nel mio futuro ci sia ancora la possibilità di rimettermi completamente.
L'ultima cosa che ho detto in effetti non credo sia campata in aria.
Sono stato dal primo reumatologo verso febbraio 2009 in quanto la situazione era peggiorata e il dolore, dalle grosse articolazioni, si era spostato anche sulle dita dei piedi e delle mani, rendendomi a volte difficile anche scrivere. Come le altre articolazioni neanche le dita si arrossavano o si gonfiavano.
A quel punto ho fatto altri esami del sangue, sempre con ves e pcr nella norma, e successivamente una risonanza magnetica al bacino ed ai piedi, in quanto anche questo medico aveva il sospetto di una artrite psoriasica, anche se allora, come anche oggi, non ho avuto nessuna manifestazione cutanea.
La risonanza si è dimostrata pulita, anche se le anche mi facevano un male bestia, e allora mi è stato detto di prendere solo antinfiammatori e presentarmi quando le articolazioni avessero mostrato qualche segno di consunzione. Putroppo io ho provato molti antinfiammatori, ultimo dei quali lo spidifen, ma con effetti molto lievi o nulli. Ho provato, su consiglio del mio medico, visto che si prevedeva una cura sintomatica a lungo termine, ad assumere invece degli antidolorifici. Secondo il mio medico non era il caso di provare cose troppo pensanti che mi avrebbero indotto stordimento, per cui ho provato solo il tramadolo, ma mi ha dato una forte reazione cutanea per cui ho dovuto lasciar perdere. Dopo questo ho provato con l'Oki, ma sempre senza effetto.
Quando tale reumatologo è stato contattato dal mio medico per sapere come procedere, visto che per smontarmi le braccia erano sufficienti un paio di partite a calcio balilla, lui, che prima mi aveva detto di proseguire con gli antinfiammatori perché, giustamente, non voleva saperne senza prove di prescrivermi una terapia di base, dopo questa telefonata di 5 minuti mi aveva prescritto di cominciare questa terapia con metotrexate e un sacco di altri farmaci.
Visto che non vi erano prove, e l'atteggiamento non mi andavano troppo a genio, non ho iniziato la terapia, in quanto mi era venuto il dubbio che, visto il carattere sfumato dei sintomi, poteva essere anche qualcosa d'altro, per cui prima di iniziare terapie potenzialmente toste sarei andato più a fondo.
Cercando in giro con il mio medico avevamo trovato che anche la celiachia in fase iniziale poteva avere come sintomi quelli che riporto io, ma le analisi del sangue anche in questo caso sono risultate negative (e per fortuna aggiungerei!).
Passato quindi qualche mese le cose continuavano ad andare piuttosto male, ad esempio non consentendomi di andare in bicicletta nemmeno per un paio di Km in piano, perché durante la pedalata il ginocchio destro mi dava fastidio, e il giorno dopo le anche sembravano cadere a pezzi.
Una mia amica allora mi aveva segnalato il suo medico di base, avente anche uno studio reumatologico. Verso la fine di luglio mi sono rivolto a lui, che ha guardato tutte le analisi, ha sentito quanto avevo da dirgli e mi ha fatto una visita approfondita di parecchi minuti dicendomi che, sinceramente, non vedeva segno di artrite e che a suo parere poteva essere una forma mialgica. Secondo tale tesi nel tempo i muscoli troppo contratti a causa della mialgia, avevano portato ad un carico eccessivo delle articolazioni. Seguendo questa diagnosi mi ha dato una terapia a base di Flexiban, all'inizio mezza pastiglia a mezzogiorno e mezza alle 22, e questo dai primi giorni di agosto 2009.
Qualche volta in effetti mi sembra di percepire dei miglioramenti, ma sono sempre smentito da un improvviso peggioramento. Dopo un po' di tempo sono passato ad una pastiglia e mezza, ma comunque appena sbagliavo a fare qualcosa, come per esempio scolpire il legno per pochi minuti, se non subito sentivo i soliti forti dolori il o i giorni dopo.
Alla fine di settembre ho riportato il tutto a questo reumatologo, che mi ha fatto fare ulteriori analisi del sangue
- WBC 5.74
- RBC 5.08
- HGB 15.0
- HCT 44.0 (%)
- MCV 86.6
- MCH 29.5
- MCHC 34.1
- Conteggio piastrine 192
- RDW-SD 37.2 (unico valore fuori perché sotto 38.7)
- RDW-CV 12.8 (%)
- PDW 11.2
- MPV 10.0
- P-LCR 24.5 (%)
- Neutrofili 58.4 (%)
- Linfociti 29.3 (%)
- Monociti 7.1 (%)
- Eosinofili 4.9 (%)
- Basofili 0.3 (%)
- Neutrofili 3.35
- Linfociti 1.68
- Monociti 0.41
- Eosinofili 0.28
- Basofili 0.02
Il medico mi ha detto di proseguire e di prendere eventualmente 10 gocce di novalgina per calmare il dolore, perché secondo lui andando avanti le cose sarebbero migliorate.
Tra qualche giorno devo contattarlo per un altro appuntamento, ma ad oggi ancora non ci sono stati i risultati sperati. Inoltre, non so se sia collegato, comunque riporto che gli schiocchi delle articolazioni sono ancora aumentati. Li sento in dita dei piedi, caviglie, ginocchia (spesso), anche (sopratutto la dx), spalle, bassa schiena e a volte sterno.
Se poteste darmi un parere e qualche consiglio, come al solito ve ne sarei molto grato.
Buon lavoro,
Simone
[#24]
Utente
Cari medici consulenti,
innanzitutto grazie molte per il lavoro che fate per tutti noi che siamo in cerca di risposte per le nostre condizioni.
Ricomincio a scrivere dopo qualche anno per aggiornare sulle mie condizioni e chiedere un ulteriore parere.
Rispetto all'ultimo post le cose sono un po' cambiate. Dopo qualche mese in cura dall'ultimo medico di cui avevo parlato, che aveva sospettato una fibromialgia, visto che non si aveva nessun tipo di risposta alle varie terapie provate (più che altro miorilassanti), mi sono un po' demoralizzato e ho abbandonato quella pista.
Tempo dopo, grazie ad un altro utente di questo sito, che sembrava avere problemi simili ai miei, sono entrato in contatto con una dottoressa di Firenze, fisioterapista e reumatologa, specializzata in medicina della musica (premetto che io non sono un musicista).
Alla prima visita, ha rilevato che secondo lei la mia muscolatura, specie quella degli avambracci, era troppo contratta, dura, e che questo si poteva relazionare con una condizione dovuta a una sindrome da sforzo ripetuto. Per questo mi ha prescritto di fare delle sedute di un tipo di fisioterapia chiamato rieducazione posturale globale.
Dunque ho fatto 5 o 6 sedute di questo tipo di fisioterapia, dopodiché diversi mesi di esercizi a casa. Ora, non so se la cosa fu solo coincidente o meno, fatto sta che da allora si può percepire che la muscolatura è più rilassata, e anche i dolori sono diminuiti, tanto che nell'ultimo anno devo dire che sono stato abbastanza bene.
Nel 2012, in Ecuador, dove ho abitato per diversi mesi, ho iniziato ad avere grossi problemi a livello intesinale, con attacchi di diarrea molto frequenti e ripetuti, per circa 6 mesi. Alla fine, dopo diverse piste battute, tramite una biopsia del dudeno, mi è stata diagnosticata la malattia celiaca. In effetti io, come scritto in precedenza, avevo già fatto delle analisi del sangue per scoprire se fossi celiaco o meno, che però avevano dato esito negativo e non avendo, al tempo, sintomi intestinali, l'indagine si era fermata lì.
Dopo aver iniziato una dieta senza glutine, in effetti il mio intestino sta di nuovo bene.
Per quanto riguarda le articolazioni però, non mi sembra che la situazione abbia subito variazioni tra prima e dopo l'inizio della dieta.
Io ho letto, in altri post, e mi era stato segnalato anche qui, sul mio, che la celiachia potrebbe spiegare i miei sintomi articolari, e a me piacerebbe molto crederci, visto che risolvendo un problema, ne risolverei due. La mia domanda però è: in questo caso con una dieta senza glutine dovrei avere anche una remissione completa dei problemi articolari? Se sì, considerando che ho iniziato la dieta a inizio dicembre 2012, quanto tempo in media, potrebbe essere necessario per questa remissione?
Grazie di nuovo, spero che la descrizione del mio caso possa essere utile ad altri utenti come me.
Simone
innanzitutto grazie molte per il lavoro che fate per tutti noi che siamo in cerca di risposte per le nostre condizioni.
Ricomincio a scrivere dopo qualche anno per aggiornare sulle mie condizioni e chiedere un ulteriore parere.
Rispetto all'ultimo post le cose sono un po' cambiate. Dopo qualche mese in cura dall'ultimo medico di cui avevo parlato, che aveva sospettato una fibromialgia, visto che non si aveva nessun tipo di risposta alle varie terapie provate (più che altro miorilassanti), mi sono un po' demoralizzato e ho abbandonato quella pista.
Tempo dopo, grazie ad un altro utente di questo sito, che sembrava avere problemi simili ai miei, sono entrato in contatto con una dottoressa di Firenze, fisioterapista e reumatologa, specializzata in medicina della musica (premetto che io non sono un musicista).
Alla prima visita, ha rilevato che secondo lei la mia muscolatura, specie quella degli avambracci, era troppo contratta, dura, e che questo si poteva relazionare con una condizione dovuta a una sindrome da sforzo ripetuto. Per questo mi ha prescritto di fare delle sedute di un tipo di fisioterapia chiamato rieducazione posturale globale.
Dunque ho fatto 5 o 6 sedute di questo tipo di fisioterapia, dopodiché diversi mesi di esercizi a casa. Ora, non so se la cosa fu solo coincidente o meno, fatto sta che da allora si può percepire che la muscolatura è più rilassata, e anche i dolori sono diminuiti, tanto che nell'ultimo anno devo dire che sono stato abbastanza bene.
Nel 2012, in Ecuador, dove ho abitato per diversi mesi, ho iniziato ad avere grossi problemi a livello intesinale, con attacchi di diarrea molto frequenti e ripetuti, per circa 6 mesi. Alla fine, dopo diverse piste battute, tramite una biopsia del dudeno, mi è stata diagnosticata la malattia celiaca. In effetti io, come scritto in precedenza, avevo già fatto delle analisi del sangue per scoprire se fossi celiaco o meno, che però avevano dato esito negativo e non avendo, al tempo, sintomi intestinali, l'indagine si era fermata lì.
Dopo aver iniziato una dieta senza glutine, in effetti il mio intestino sta di nuovo bene.
Per quanto riguarda le articolazioni però, non mi sembra che la situazione abbia subito variazioni tra prima e dopo l'inizio della dieta.
Io ho letto, in altri post, e mi era stato segnalato anche qui, sul mio, che la celiachia potrebbe spiegare i miei sintomi articolari, e a me piacerebbe molto crederci, visto che risolvendo un problema, ne risolverei due. La mia domanda però è: in questo caso con una dieta senza glutine dovrei avere anche una remissione completa dei problemi articolari? Se sì, considerando che ho iniziato la dieta a inizio dicembre 2012, quanto tempo in media, potrebbe essere necessario per questa remissione?
Grazie di nuovo, spero che la descrizione del mio caso possa essere utile ad altri utenti come me.
Simone
Questo consulto ha ricevuto 24 risposte e 48.6k visite dal 15/05/2008.
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