Relazione tra xerostomia,tiroidite autoimmune

tiroidite autoimmune riconosciuta nel 2000,compensata con eutirox 75; ogni tanto dolori muscolari;dal 2003 xerostomia che va sempre peggiorando, con test del flusso salivare non stimolato positivo; difficoltà a parlare e deglutire; secchezza naso, secchezza vaginale, secchezza estremità; test shirmer negativo; analisi sangue anti-ssa e anti-ssb: negativi; lac negativo;allergie varie da pollini, peli cane e gatto, acari.... da quarant'anni diminuite di intensità negli ultimi anni.C'è qualcuno che si occupa del funzionamento del sistema immunitario nel suo insieme? e che sappia curarlo non a pezzi?Grazie
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Perfezionato in medicine non convenzionali attivo dal 2006 al 2009
Perfezionato in medicine non convenzionali
Il sistema immunitario è molto complesso, va analizzato correttamente e non a pezzetti, come giustamente, dice lei. Per fare questo occorrono esami strumentali, che permettano, in tempo reale di analizzarlo correttamente, individuando tutte le alterazioni che hanno portato ad un suo disequilibrio. Infatti manifesta allergie, tiroidite, sindrome di Sjogren, tutte queste sono strettamente collegate, prodotte poi da una stessa origine, che va ben analizzata, come le dicevo, con gli strumenti giusti, che indirizzino il ragionamento diagnostico e terapeutico, forniscano alla persona esaminata, le risposte adeguate.Così a distanza, non è facile, cercherò di spiegarle i meccanismi patogenetici che hanno prodotto le sue patologie, che derivano da un attento studio della letteratura internazionale. Cercherò di essere chiaro e per questo anche poco scientifico.Da come lei ha riferito la anamnesi, prima sono iniziate le allergie, poi la tiroidite, poi la sindrome di Sjogren, ognuna è collegata all’altra.Il sistema immunitario risponde ad ogni infiammazione con i linfociti Th1, ad ogni allergia con i linfociti Th2; sono ben bilanciati, ma per la persistenza di una infiammazione, asintomatica, subclinica, la produzione eccessiva di certe citochine, la bilancia si sposta verso i Th2; per cui per un meccanismo perverso, ad ogni infiammazione, il sistema risponde, non più con i Th1, ma con i Th2, allergia. Quindi la terapia deve essere rivolta, non agli allergeni, ma a chi sta provocando quella infiammazione persistente. Ma chi sta provocando l’infiammazione persistente, può per un fenomeno che si chiama mimetismo molecolare, innescare anche le malattie autoimmuni: tiroidite e Sjogren. Questo mimetismo molecolare si verifica quando l’agente patogeno, antigene, entra nell’organismo e viene intercettato da cellule chiamate “presentanti l’antigene”, viene propriamente “processato”, cioè confrontato con il self, se stesso, l’antigene umano linfocitario, HLA; se per un caso fortuito, l’antigene, possiede una sequenza amminoacidica delle proteine uguale per 6/7 amminoacidi, scatta il mimetismo molecolare, quando il tutto viene presentato ai linfociti, questi producono anticorpi anti cellule dell’organismo. Da qui l’importanza di analizzare l’HLA, perchè la tiroidite e la sindrome di Sjogren, hanno come HLA li alleli DR5 e DR3, rispettivamente, che sono molto vicini fra di loro, pertanto facilmente interessati. Molti sono gli antigeni che possono creare questo fenomeno, che chiaramente vanno cercati per instaurare una terapia causale. La somministrazione di eutirox, non va ad incidere su questo, ma è solamente sostitutiva e non terapeutica; tralasciando li anticorpi creati, che sono liberi di agire. Da qui lo sviluppo di altre patologie autoimmuni, potrebbe anche intervenire l’artrite reumatoide,............Come vede, è importante diagnosticare l’agente patogeno che sta producendo l’infiammazione persistente da diversissimo tempo, per poter intervenire; successivamente si instaura la terapia adeguata, che vada ad informare il sistema immunitario della su presenza, lo aiuti a portarlo via, considerando che ha dimenticato al sua presenza, o questi è stato talmente bravo da nascondersi o non farsi trovare, pur mantenendo producendo danni lievi nel momento, ma importanti con l’andar del tempo. Già la presenza delle allergie doveva far iniziare il procedimento di ricerca; ma anche la presenza di sintomi vaghi aspecifici, all’inizio, se ben analizzati, potevano condurre ad una indagine, che avrebbe rilevato la presenza di una iniziale patologia, su cui si poteva intervenire adeguatamente, questo si chiama prevenzione. Ma bisogna anche avere gli strumenti e le armi giuste.
Saluti
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Dr. Giuseppe Germanò Reumatologo 174 4
Si tratta di una sindrome sicca, probabilmente una sindrome di Sjogren secondaria a tiroidite autoimmunitaria. Le terapie ci sono certamente, cosi come i centri idonei che si occupano di malattie autoimmunitarie. Ritengo che la città da dove scrive sia ben fornita. Le consiglio di interpellare i reumatologi e gli endocrinologi di riferimento cittadino.
In caso contrario sono a disposizione per altri suggerimenti informativi.
Saluti
GG

Giuseppe Germanò

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dopo
Dr. Giuseppe Germanò Reumatologo 174 4
Si tratta di una sindrome sicca, probabilmente una sindrome di Sjogren secondaria a tiroidite autoimmunitaria. Le terapie ci sono certamente, cosi come i centri idonei che si occupano di malattie autoimmunitarie. Ritengo che la città da dove scrive sia ben fornita. Le consiglio di interpellare i reumatologi e gli endocrinologi di riferimento cittadino.
In caso contrario sono a disposizione per altri suggerimenti informativi.
Saluti
GG
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