Problema sottopeso

Gent. mi Dottori, ho 37 anni, la mia statura è di 182cm. ed il mio peso (vestito) è di 60,5 Kg. La bilancia "dice" che dovrei pesare circa 74Kg, senza vestiti. Vorrei dosperatamente aumentare di massa. Sono di costutuzione magra, ma all'età di 21 anni ho praticato per circa 5 anni body building, ottenendo grandi risultati soprattutto sul tronco e le braccia, perchè le gambe sono sempre state il mio punto debole. Poi ho dovuto smettere per vari motivi, praticando detto sport solo saltuariamente. Non controllavo il mio peso regolarmente, ma credo di essermi mantenuto intorno ai 70 kg. All'età di 30 anni ho dovuto assumere psicofarmaci a causa del DOC, per circa due anni. Il mio peso in quel periodo sfiorava i 90 Kg. Fortunatamente a 33 anni ho interrotto l'assunzione degli stessi. La mia corporatura, seppur non praticando regolarmente sport, si è conservata tonica, soprattutto la muscolatura del torace, spalla e braccia. Da circa un anno mi è stata diagnosticata la SII. Da allora faccio particolare attenzione all'alimentazione:colazione con un bicchiere di acqua,una tazzina di caffè decaffeinato e 5 biscotti alle fibre; a pranzo un primo di pasta o riso (80 gr.), 100 gr. di verdure cotte con 25 gr. di pane e 50 gr. di carne o latticni o formaggi; merenda con una pera cotta e due albicocche secche cotte;cena con 100 gr. di verdure cotte, 80 gr. di pane tostato e 70 gr. di formaggi o affettati. Prima di andare a letto mangio uno yoghurt o una frutto secco. In questo periodo ho riscontrato un calo e un dimagrimento evidente. Il mio peso è di circa 60 kg. e anche il viso è un pò dimagrito. Il gastroenterologo ha prescritto l'emocromo, risultato tutto nella norma. Cosa dovrei fare? Grazie.
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Dr. Serafino Pietro Marcolongo Dietologo, Medico estetico 8.6k 129 47
Gent. utente,
intanto segua tutto l'iter diagnostico consigliato dal Suo Gastroenterologo, che Le permetterà di escludere altre cause per questo sottopeso. Dopodichè, sarà necessario rivedere meglio la Sua alimentazione, anche con lo stesso specialista, sia da un punto di vista quantitativo (apporto calorico) che qualitativo (con riferimento alla S.I.I.).
Ci aggiorni pure, se vuole.
Cordialmente

Dott. Serafino Pietro Marcolongo
Dietologia - Medicina Estetica

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Utente
Utente
Egr. Dottore, la informo che lo specialista, a seguito della lettura degli esami del sangue, escluse problemi di malassorbimento e mi consigliò di effettuare una tac virtuale dell'intestino, o un clisma opaco,ma al solo fine di escludere la sintomatologia del dolico colon, a causa della mia sovente evacuazione incompleta e frammentata. Perciò, il medico, non ritiene vi siano patologie in corso, nè ritiene necessaria la ricerca ossessiva dell'aumento di peso corporeo, se non, eventualmente, attraverso un esercizio fisico. Grazie.
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Dr. Serafino Pietro Marcolongo Dietologo, Medico estetico 8.6k 129 47
Gent. utente,
Lei dichiara nel primo post "Da circa un anno mi è stata diagnosticata la SII"... e ... "Vorrei dosperatamente aumentare di massa." Nel secondo post, invece, scrive "Perciò, il medico, non ritiene vi siano patologie in corso, nè ritiene necessaria la ricerca ossessiva dell'aumento di peso corporeo,... ".
Penso ci sia un contraddittorio diagnostico e, a maggior ragione, dovrebbe essere rivalutato il Suo stato di salute oltre alla Sua impostazione alimentare, in funzione anche dell'eventuale attività sportiva consigliata.
Cordiali saluti.
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Utente
Utente
Gent. Dottor Marcolongo, mi rincresce, ma devo sconfessare la sua ultima affermazione. Non esiste alcun "contraddittorio diagnostico" nel responso del mio medico specialista, nè, tantomeno, alcuna incoerenza tra lo stesso e la mia intenzione di aumentare il mio peso corporeo, e sinceramente mi desta qualche perplessità la sua deduzione. La sindrome del colon irritabile non è una patologia organica. Nondimeno, una cosa è l'analisi del gastroenterologo, altra cosa sono i miei desideri in ordine alla mia massa muscolare, i quali possono rivelarsi apertamente differenti. Diversamente, Lei riferisce la necessità di sottopormi a visita specialistica presso diverso professionista ( "dovrebbe essere rivalutato..."). La ringrazio della sua attenzione.
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Dr. Serafino Pietro Marcolongo Dietologo, Medico estetico 8.6k 129 47
Gent. utente,
probabilmente esiste in questo nostro consulto una difficoltà di comunicazione o di interpretazione. Per questo non andrò oltre. Devo, però, soffermarmi su questa Sua definizione errata <<La sindrome del colon irritabile non è una patologia organica>>, ricordandoLe che tra uno "stato morboso" (in questo caso, un tratto dell'intestino!!) e le cause "patogenetiche" che l'hanno determinato (frequentemente psicologiche) esiste una bella differenza. Non può avvertire disturbi, avere fastidi, lamentare dolori addominali o irregolarità intestinali ed altro...se la patologia non è organica!
Cordiali saluti.
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Utente
Utente
Gent. Dottore, il suo ultimo intervento necessita di diverse puntualizzazioni.
Proseguo per ordine.
1. In primis mi corre l'obbligo di rilevare, nel suo incedere, una estemporanea, quanto inaccettabile arroganza.
L'esordio del Suo post è un incomprensibile rifiuto di interagire con l'utente, perciò assolutamente deplorabile, nonchè sintomo di manifesta insicurezza dell'interlocutore.
2. Mi fa specie la circostanza che sia "l'utente medio" a dover correggere le affermazioni di un medico. Lei asserisce che i sintomi comuni della SII sarebbero necessariamente ascrivibili ad una patologia di natura organica. Ebbene, risulta quantomai notorio e pacifico che la IBS è un disturbo, o meglio una serie di sintomi, non necessarimente, anzi, raramente correlato a cause di natura organica, attesa la natura funzionale della patologia gastroenterologica in parola.
3. Infine, una osservazione sulla qualità del servizio offerto dal presente sito. Mi duole constatare che lo stesso, quantunque innegabilmente ammirevole negli intenti, talvolta denoti assoluta sommarietà,vaghezza ed approssimazione ed altresì, in questo caso, sufficienza ed arroganza.
Buonasera.
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Dr. Serafino Pietro Marcolongo Dietologo, Medico estetico 8.6k 129 47
Gent. utente,
non è Lei la persona adatta per fare puntualizzazioni su certi argomenti; nè da parte mia esiste la necessità di chiarirLe dei concetti, che vanno al di là della semplice finalità di un consulto. Se è così convinto di quello che sa o che, magari, legge di qua e di là...La lascio piacevolmente al Suo "sapere"!
Mi dispiace però che, nonostante tutte le Sue "conoscenze", non si sia accorto di essere un ospite su questo sito e non si sia comportato come tale...anche perchè da parte nostra e in tutti i Suoi consulti, anche precedenti, abbiamo fatto di tutto per farci capire da Lei.
Invitandola, definitivamente, a bloccare le Sue esternazioni istintive Le auguro, mi creda, la buonanotte.
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Invitiamo l'utente ad evitare l'approccio critico ai consulti che riceve: se ritiene le informazioni ricevute non utili non le prenda in considerazione e non utilizzi il servizio che, per sua stessa natura, ha dei limiti ben definiti nelle linee guida https://www.medicitalia.it/consulti/linee-guida-consulto-online/ .

Questo non perchè abbiamo voglia di censurare chicchessia, ma solo perchè il servizio non nasce con lo scopo di dibattere le conoscenze mediche tra utenti e medici per verificare chi la sa più lunga! E' una inutile perdita di tempo per i professionisti iscritti che non porta alcun giovamento per l'utenza.

E' anche vero che l'utente rimane libero di non ritenere utile un consulto, ma questa eventualità non deve essere un pretesto per polemizzare con chi ha dato una risposta con le migliori intenzioni.

Grazie per la fiducia accordataci e cordiali saluti
staff@medicitalia.it

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Utente
Utente
Gent. mo Staff di Medicitalia e Gent. mo Dottor Marcolongo, in risposta alla Vs, devo necessariamente chiarire alcuni concetti.
In ordine alle dichiarazioni dello Staff, mi preme puntualizzare che il sottoscritto ha utilizzato il presente servizio sempre con estrema compiutezza descrittiva, moderazione e, soprattutto, nel pieno rispetto del suo interlocutore. Pertanto, alcun "approccio polemico" è stato mai adottato da questo utente, nemmanco nei confronti del Professionista in parola. Rammento allo Staff che le puntualizzazioni del sottoscritto sono esclusivamente legittime repliche ad una risposta palesemente erronea e ad un atteggiamento apertamente arrogante ed irriguardoso nei confronti dell'utente.
Se si mette a disposizione un servizio, seppur gratuito, ne consegue ineluttabile la garanzia della qualità dello stesso. Diversamente, qualsivoglia servizio non si vede quale utilità possa rivestire.
Orbene, qualore un servizio di consulenza gratuita on line dovesse rivelare interventi vaghi, sbrigativi, erronei, o addirittura tronfi, e si impedisse all'utenza il sacrosanto diritto di replica, calpestando le più essenziali norme civilistiche, non si comprende l'utilità del servizio offerto.
"Aiutateci a migliorare la qualità del servizio"...in che modo???? Attraverso la quiescenza dinanzi ad interventi superficiali e tollerando finanche le locuzioni offensive?
Ovvero, un servizio presuppone necessariamente competenza compiutezza e, nella eventualità di insufficiente qualità dello stesso, il legittimo esercizio del diritto di replica da parte dell'utente, a tutela della personalità di tale ultimo, nonchè ad appannaggio di un potenziale miglioramento della qualità del servizio.
Invito, pertanto, Lo Staff di Medicitalia, ad una lettura attenta delle affermazioni del Dottor Marcolongo, atteso che, da quanto riferito, pare che le parole del prefato Medico siano passate incomprensibilmente inosservate.
"Gent. utente,
probabilmente esiste in questo nostro consulto una difficoltà di comunicazione o di interpretazione. Per questo non andrò oltre...non è Lei la persona adatta per fare puntualizzazioni su certi argomenti; nè da parte mia esiste la necessità di chiarirLe dei concetti, che vanno al di là della semplice finalità di un consulto. Se è così convinto di quello che sa o che, magari, legge di qua e di là...La lascio piacevolmente al Suo "sapere"!
Mi dispiace però che, nonostante tutte le Sue "conoscenze", non si sia accorto di essere un ospite su questo sito e non si sia comportato come tale...anche perchè da parte nostra e in tutti i Suoi consulti, anche precedenti, abbiamo fatto di tutto per farci capire da Lei.
Invitandola, definitivamente, a bloccare le Sue esternazioni istintive".
In risposta al Dottor Marcolongo, ritorno alle mie affermazioni. Noto con dispiacere che persiste nel suo atteggiamento spavaldo ed irriguardoso nei confronti del sottoscritto.
Comincio dalla sua conclusione, in cui mi invita a "bloccare, definitivamente" le mie "esternazioni istintive".
Questa ammonizione, escludendo assolutamente e benauguratamente il suo carattere minatorio, risulta alquanto estemporanea, ingiustificata ed illegittima, atteso il tenore dei Suoi interventi, nonchè il legittimo diritto replica esercitato contenutamente dal sottoscritto.
Caro Dottore, in merito alle sue gratuite ed offensive asserzioni circa la mia cultura, non comprendo come faccia ad esprimere giudizi sulla preparazione di qualcuno, senza avere la menchè minima scienza del Suo interlocutore.
Per sua informazione, benchè il sottoscritto non sia un medico, è comunque un professionista, con un determinato bagaglio culturale. Nondimeno, l'argomento della discussione, poteva essere alla portata di qualsivoglia utente attento, stante la copiosa letteratura prodotta a riguardo. Lei, invece, si è dimostrato irrispettoso nei confronti dell'utente specifico, insinuando illegittimamente ed infondatamente la sua "semplicioneria", nonchè offendendo l'intelligenza dell'utente medio, sigillando le sue esternazioni come verità assolute.
Pertanto, Caro Dottore, sono io ad invitarla e diffidarla, per il seguito, a rivedere le modalità ed il contenuto dei Suoi interventi nei confronti del sottoscritto. Buonasera.
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Bene, ha avuto diritto di replica da cui mi pare di percepire che sia più interessato a far valere le proprie ragioni piuttosto che ad approfondire un suo problema di salute.

Facciamo una cosa, stiamo a vedere se il suo modo di "aiutarci a migliorare il servizio" spinge altri medici a confrontarsi con lei relativamente al questito "problema sottopeso", oppure se l'atteggiamento stesso del medico già intervenuto non sia stato il migliore possibile vista la sua suscettibilità che assomiglia molto ad un pretesto per lanciare sfide dialettiche per una qualche rivalsa.

Io non le replicherò più e chiedo anche al dr. Marcolongo di non intervenire oltre per lasciare spazio ad eventuali altri interventi.

Grazie e cordiali saluti,
Lorenzo Cecchini
responsabile staff@medicitalia.it
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Utente
Utente
Credevo che il compito di un moderatore fosse quello di moderare una discussione, in maniera obiettiva ed imparziale, e non quello di intervenire al fine di preservare incondizionatamente le ragioni di una parte, con interventi esclusivamente a senso unico.
Detto questo, era quello che auspicavo anch'io, ossia il parere di diversi ed ulteriori illustri Medici, ma non -come da Voi riportato- in ordine al "problema sottopeso", bensì in ordine alla questione relativa alla SII, a parere dell'intervenuto professionista, eziologicamente -necessariamente- correlata a cause di natura organica. Grazie.
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Utente
Utente
Il silenzio della categoria è a dir poco imbarazzante.
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