Interpretazione referto citopatologico agoaspirato mammario

Buongiorno, ho un nodulo palpabile alla mammella QSE di sinistra. Preciso che non ho familiarità per ca mammario. L'esito della mammografia è il seguente:"Riscontro mammografico di cluster di microcalcificazioni al QSE della mammella sinistra assente al controllo del 2009. Ad esame ecografico (eseguito nella medesima data dell'ultima mammografia), al QSE sx reperto di grossolana area ipoecogena distorsiva (2 cm) a contorni sfumati nel cui contesto sono inscrivibili le microcalcificazioni suddette". Il Senologo che mi ha visitato successivamente ha diagnosticato: "Neoplasia quadrante supero-esterno mammella sinistra, cT2,N0,Mx. Si consiglia intervento chirurgico di ampia quadrantectomia mammaria sinistra + biopsia linfonodo sentinella", ancora prima di conoscere il referto dell'agoaspirato. In sede di prericovero mi è stato effettuato Agoaspirato il cui referto è il seguente:"Materiale ematico comprendente occasionali nuclei "nudi", frustoli di tessuto fibroadiposo, cellule epiteliali duttali disposte in aggregati pluristratificati, tubuliformi e, a volte, digitiformi, con frequenti macronucleoli e vacuoli citoplasmatici, associate a rari elementi mioepiteliali. Reperto citologico atipico. (C4 Linee Guida Europee 1997) T-04000 M-67060 G-F 304". Il mio dubbio è questo: sono sufficienti questi elementi per procedere all'intervento sopraindicato? Sarebbero necessari ulteriori accertamenti? Preciso che l'agoaspirato è stato effettuato a mano libera e che altro specialista mi avrebbe consigliato l'esecuzione di mammotome per valutazione mirata delle microcalcificazioni (questo prima dell'esecuzione di agoaspirato). Ho letto che il reperto C4 indica un sospetto di malignità all'80%, in questo caso (biologicamente) quanto incide il fattore tempo dato che non credo si possa parlare di diagnosi precoce? Purtroppo sono in attesa della chiamata per l'intervento e non posso fare a meno di pormi queste domande che mi stanno provocando ansia ulteriore oltre a quella per la malattia. Mi sono accorta di questo nodulo circa due mesi fa e mi sembra di aver perso un sacco di tempo in attesa di una diagnosi precisa di cui a tutt'oggi, io personalmente, non ho certezza.
Resto in attesa di cortese e sollecito consulto essendo disponibile a fornire maggiori dettagli che fossero necessari. Ringrazio anticipatamente e porgo i miei saluti.
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Dr. Salvo Catania Oncologo, Chirurgo generale, Senologo 33.3k 1.2k 61
Indipendentemente dall'esito dell'agobiopsia l'intervento è indicato con un referto di C4.

https://www.medicitalia.it/minforma/senologia/70-agobiopsia-della-mammella.html

Quali sono i tempi dell'attesa proposti ?
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Utente
Utente
Egr.Dott. Catania,
innanzitutto La ringrazio per la risposta così rapida e precisa.
Dovrei essere contattata per l'intervento entro la prossima settimana, sono molto preoccupata dall'idea che possano essere generate metastasi a distanza.
Inoltre da circa 10 gg. ho dei dolori di tipo infiammatorio al quadrante sinistro (intercostali, spalla, collo, muscoli pettorali e bicipite braccio sinistro). Nonostante da anni soffra di fibromialgia, in questa circostanza non posso fare a meno di pensare ad altro!!!
Al momento della visita (04/06/2013) il Senologo mi ha detto che non era necessaria terapia medica prima dell'intervento, ma che si valuterà come procedere dopo l'intervento sulla base dell'esame istologico sul materiale asportato. Lei cosa ne pensa?
La ringrazio di nuovo e porgo cordiali saluti.
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Dr. Salvo Catania Oncologo, Chirurgo generale, Senologo 33.3k 1.2k 61
D'accordo.

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Utente
Egr.Dr. Salvo Catania,
La ringrazio infinitamente per le sue tempestive risposte.
Ho trovato anche molto interessati e chiarificatori gli articoli segnalati.
Da ciò che scrive traspare la Sua umanità e la passione con cui svolge il Suo lavoro, qualità purtroppo rare.
Sono stata convocata per l'intervento che farò domani. Speriamo vada tutto bene.
La terrò informata circa i successivi sviluppi e sicuramente avrò ancora necessità del Suo prezioso consulto.
Cordiali saluti.
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Dr. Salvo Catania Oncologo, Chirurgo generale, Senologo 33.3k 1.2k 61
D'accordo
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Utente
Utente
Egr.Dott. Salvo Catania,
sono stata operata il 3 luglio, purtroppo oltre alla quadrantectomia è stata effettuata anche dissezione ascellare perché, mi è stato detto "il linfonodo sentinella era malato".
Ovviamente questo ha reso la situazione più preoccupante.
Ora sono in attesa di referto dell'esame istologico e di sapere quali terapie dovrò seguire.
Sono terrorizzata, anche perché in tutto ciò che ho letto sull'argomento si parla sempre di tempi medi di sopravvivenza delle donne colpite da alcuni tipi di carcinoma mammario, o al limite di intervallo libero da malattia!!!
Il fatto che il linfonodo sentinella fosse positivo può già significare che si tratta di carcinoma metastatico o posso ancora sperare in una prognosi meno grave.
Rimango in attesa di una Sua cortese risposta.
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Utente
Egr.Dott. Salvo Catania,
La disturbo di nuovo per chiederLe il Suo prezioso parere.
Purtroppo sono ancora in attesa di conoscere il referto dell'esame istologico sul materiale asportato con l'intervento chirurgico del 3/07/u.s.
Al momento della dimissione mi è stato prescritto di effettuare i seguenti esami entro un mese dall'intervento: scintigrafia ossea,radiografia torace, ecografia addome completo, ecografia transvaginale. I primi due già refertati e negativi per focolai metastatici.
Il chirurgo che mi ha operato mi ha solo comunicato ieri che N.4 linfonodi erano positivi e che il carcinoma asportato non ha recettori ormonali.
Per cui mi ha detto che, per contrastare eventuali cellule residue circolanti, bisognerà ricorrere alla chemioterapia e radioterapia.
L'appuntamento con l'Oncologo mi è stato fissato per il 31/07/2013.
Da quello che so dovrebbe essermi stata praticata radioterapia intraoperatoria!
Ora, pur fidandomi dei Medici della struttura presso cui mi sono rivolta, non ritengo corretta questa mancanza di informazioni alla paziente.
E' possibile che dopo 13 gg. dall'intervento non sia in possesso del referto dell'istologico? Non è un mio diritto averne una copia?
Inoltre, avendo intuito che dovrò sottopormi a chemioterapia di "prevenzione", entro quanto tempo è raccomandabile che inizi la cura?
Sono consapevole che queste domande avrebbero dovuto essere rivolte allo Specialista che mi ha in cura, infatti è ciò che ho fatto.
Le risposte però sono state evasive o non esaustive, per il resto mi hanno rimandato al colloquio con l'Oncologo.
La ringrazio anticipatamente per l'attenzione che vorrà dedicarmi e porgo cordiali saluti.
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Dr. Salvo Catania Oncologo, Chirurgo generale, Senologo 33.3k 1.2k 61
Credo che abbia diritto ad avere l'istologico. Può darsi che ci siano solo dei ritardi nella consegna.
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Utente
Utente
Come al solito risposta tempestiva!!!
Per quanto riguarda il fatto che non siano presenti recettori ormonali, devo pensare ad una prognosi più sfavorevole?
Mi spiego meglio: abbiamo a disposizione un mezzo in meno per prevenire le recidive e/o per curarle o si tratta solo di utilizzare altre terapie?
E' corretto iniziare la chemioterapia dopo circa 40 gg. dall'intervento?
La ringrazio infinitamente.
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Utente
Egr. Dott.Salvo Catania,
dopo averLe raccontato tutto il mio percorso ritengo corretto anche informarLa di come stia procedendo attualmente.
Mi sono accorta che non ho indicato alcune informazioni personali: ho 50 anni e ho tutt'ora ciclo mestruale con presenza di fibroma uterino indipendente dalla patologia attuale (già diagnosticato in precedenza, ero in attesa di decidere con il Ginecologo sul da farsi).
Ho ricevuto la diagnosi istopatologica che è la seguente:
Carcinoma duttale scarsamente differenziato con focale componente intraduttale (DIN3) di tipo solido con necrosi. Metastasi linfonodali di carcinoma ad 1 linfonodo sentinella, a 2 linfonodi di I livello e di 2 linfonodi di II livello. Istiocitosi dei seni nei rimanenti 24 linfonodi esaminati.
Stadio e fattori biologici relativi all'intervento: pT (3,2 CM) pN2a 5/29) MX G3 Invasione vascolare assente. Recettori ormonali: ER 0% PgR 0% Ki-67 40% c-erbB2: assenza
Ca 15-3: 22.3 u/ml.
Io sono ignorante in materia, ma da quello che ho letto, mi sembra di non essermi fatta mancare nulla!!!
Comunque, a parte l'ironia, gli esami fatti finora (scintigrafia ossea, ecografia addome completo + transvaginale, Rx torace sono tutti negativi).
Mi è stato proposto il seguente programma:
-Trattamento chemioterapico secondo schema EC (o AC) per 4 cicli seguito da CMF classico per 3 cicli;
- Successivamente è indicata radioterapia locoregionale.
Ho capito che nel mio caso il trattamento chemioterapico seguito da radioterapia è l'unico possibile, ma so che presso altri centri, per patologie analoghe vengono prescritti 6 cicli con chemioterapia più aggressiva, sempre seguita da radioterapia.
Poichè non ho ancora avuto la possibilità di parlare con l'Oncologo La prego di indicarmi il Suo parere in merito, sono molto in ansia.
Inoltre, mi domando se questi trattamenti saranno sufficienti a tenere sotto controllo eventuali recidive.
La ringrazio anticipatamente per il tempo che vorrà dedicarmi e porgo cordiali saluti.

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Dr. Salvo Catania Oncologo, Chirurgo generale, Senologo 33.3k 1.2k 61
Effettivamente non si è fatta macare nulla (^___^) ma Le assicuro che esiste tanto di peggio e quindi Le sto dando già una buona notizia.

Premesso che quindi la chemioterapia sia necessaria sulla opportunità di una terapia più o meno aggressiva è vietato a distanza esprimere valutazioni. In questi casi ci si siede a distanza inferiore al mezzo metro e guardandosi negli occhi si discutono le varie opzioni, vantaggi e svantaggi di ciascuna di quelle proposte.

Non affronti da sola (famiglia e amiche non bastano) questa situazione.

Perchè non si legge questa lunga discussione a poco a poco e poi la sua storia e relative paure ce le viene a raccontare (presentandosi con un nome anche se non vero) su

https://www.medicitalia.it/blog/senologia/44-come-si-calcola-il-rischio-reale-per-il-tumore-al-seno.html

Scommetto che non se ne pentirà mai (^__^)

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Utente
Utente
La ringrazio molto Dott.Catania,
ma in questo momento mi è molto difficile essere ottimista.
Sono anche un po' amareggiata perché ho avuto dei ritardi nella fase diagnostica e penso che queste cose non debbano succedere, soprattutto se ci si rivolge a strutture e Medici specializzati in queste patologie.
Ho già letto qualcosa e Le assicuro che continuerò a farlo.
Magari racconterò anche la mia storia nella speranza che possa essere utile a qualche altro utente.
Un caro saluto.
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