Citologico neoplastico c5

Buonasera,
ho 49 anni e sono in pre-menopausa.
Avendo riscontrato con l'autopalpazione un nodulino al seno sx (già operato circa 28 anni fa per fibroadenoma) eseguo mammografia ed ecografia e mi viene subito consigliato agoaspirato, anche perchè ho familiarità con K mammario (sorella operata a 45 anni).
Riporto l'esito dell'esame:
REPERTO CITOLOGICO NEOPLASTICO C5
Fondo lievemente ematico comprendente abbondante cellularità epiteliare atipica in aggregati coesivi o in elementi sparsi, costituita da cellule di media-grossa taglia, con nucleo voluminoso, ipercromatico, a profilo irregolare, spesso con nucleolo prominente centrale e citoplasma ampio eosinofilo, focalmente di aspetto vagamente squamoide. Si apprezzano alcuni vacuoli citoplasmatici che improntano il nucleo. Presenti mitosi e corpi apoptotici.
Sul fondo dei preparati è presente materiale necrotico.
Si associano più rari lembi epiteliali monostratificati comprendenti cellularità mioepiteliale di aspetto iperplastico e sparsi frustoli stromali.
Volevo chiederle se dal citologico è possibile capire (in prima ipotesi) di che tipo di tumore si tratta (carcinoma o altro tumore?) e se infiltrante.
Grazie
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Dr. Salvo Catania Oncologo, Chirurgo generale, Senologo 33.4k 1.2k 61
No, mi dispiace, ma dal citologico non si può aggiungere alcun contributo.

Ci aggiorni, se lo desidera, con l'esame istologico definitivo che allegherà anche tutti i fattori prognostici.

Tanti saluti
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Utente
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Grazie mille, vi aggiornerò.
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Utente
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Buonasera,
sono stata operata di quadrantectomia + linfonodo sentinella 15 giorni fa, sono stata dimessa il giorno dopo l'intervento e sono in attesa dell'esame istologico. Fino a due giorni fa il decorso post-operatorio era nella norma a parte un po' di liquido che mi è stato tolto durante la medicazione settimanale dalla ferita del cavo ascellare (non mi hanno messo il drenaggio). La seconda settimana mi è stato detto che andava tutto bene nonostante fossi ancora gonfia e, per questo, avessi anticipato la medicazione.
Due giorni dopo (a 15 giorni dall'intervento) mi sono svegliata in piena notte con degli atroci dolori ascellari e con forti brividi. La febbre mi è salita fino a 39 ed essendo un giorno festivo mi sono recata al pronto soccorso. Mi è stato diagnosticato un linfocele e mi è stato tolto ancora del liquido ma limpido, perciò il chirurgo che ha fatto la consulenza mi ha prescritto solo antiinfiammatori.
L'altro medico del P.S. ha ritenuto opportuno aggiungere anche l'antibiotico (Augmentin 2 al dì). Mi sembra il minimo!
Ora, imbottita di antiinfiammatori e antibiotici, il dolore è ancora molto forte e noto un gonfiore oltre che in sede ascellare anche nella zona sottostante fino alla parte laterale del torace. Faccio molta fatica ad alzare il braccio e mi sento molto debole; la febbre se ne sta via solo durante l'effetto dell'antinfiammatorio poi ritorna. Mi viene un dubbio: sarà sufficiente questa terapia? E' una normale complicazione per interventi di questo genere?
Grazie e cordiali saluti.
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Dr. Salvo Catania Oncologo, Chirurgo generale, Senologo 33.4k 1.2k 61
Non è una complicazione infrequente. Purtroppo a distanza non si può aggiungere alcun contributo perché tutti i casi sono differenti.
Dovrebbe farsi rivedere dal chirurgo.

Mantenga precauzionalmente il braccio bloccato anche semplicemente con un foulard.
[#5]
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Utente
Utente
Buongiorno,
oggi ho ritirato l'esame istologico:
"Carcinoma invasivo tipo non speciale NST, G3, pT1c, angioinvasivo,basal-like, NON triplo negativo.
Margini chirurgici indenni x neoplasia e linfonodi, sentinella e non, liberi da metastasi.
ER (clone Sp1): 21%
PgR (clone 636): 0%
Indice di proliferazione Ki67 (clone MM1): 60%
Espressione proto-oncogene Cerb-B2 (Test Oracle): negativo (score 0)
ASSENZA DI AMPLIFICAZIONE Her2/neu mediante tecnica FISH"

In fondo alla pappardella dell'esame macroscopico e microscopico si legge questa nota:
"Si precisa che la neoplasia ha mostrato specifica positività per chitocheratina 5/6 e, pertanto, tale carcinoma mostra aspetti immunofenotipici "basal-like", pur NON essendo un triplo negativo."

Ho capito che questa neoplasia non è tra le migliori, pur non avendo interessato i linfonodi. Vorrei sapere il significato delle sigle, le possibili terapie che mi verranno proposte (radio e chemio) e la prognosi.

La ringrazio!


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Dr. Salvo Catania Oncologo, Chirurgo generale, Senologo 33.4k 1.2k 61
>>Ho capito che questa neoplasia non è tra le migliori>> ma neanche tra le peggiori.

Se vuole affrontare le sue paure in modo differente provi a leggersi questa lunga discussione (ci troverà anche le spiegazioni delle sigle che tanto la spaventano).

https://www.medicitalia.it/blog/senologia/44-come-si-calcola-il-rischio-reale-per-il-tumore-al-seno.html

Si presenti con un nome anche non vero e ci racconti la sua storia se lo desidera.

Non se ne pentirà...glielo assicuro
[#7]
dopo
Utente
Utente
Grazie Dr. Catania,
ho dato un'occhiata alla discussione e penso che il confronto con altre persone che stanno facendo lo stesso percorso sia molto utile...
Mi permetta un'ultima domanda: io sono in terapia per un pregresso infarto (maggio 2012), ho uno stent coronarico... Potrò ugualmente affrontare le terapie (sia radio che chemio) con questi problemi?

La ringrazio molto, per la sua professionalità e soprattutto umanità! A risentirci...
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Dr. Salvo Catania Oncologo, Chirurgo generale, Senologo 33.4k 1.2k 61
Ovviamente nel formulare il piano terapeutico si terrà conto di questi dati anamnestici.

L'aspettiamo nella nostra discussione. Le farà bene verificare le variabili strategie per controllare la seconda malattia, la più grave, cioè la PAURA.
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Utente
Utente
Buonasera dott. Catania,
le posto il programma terapeutico che mi è stato proposto:
"E' indicato trattamento chemioterapico adiuvante seguito da terapia endocrina. Considerate le comorbidità (spt cardiologica) si suggerisce chemioterapia con ciclofosfamide per OS, metotrexate e fluorouracile (CMF classica), previa esecuzione di ecocardiogramma. Si richiede completamento stadiativo con eco addome, scintigrafia ossea, visita radioterapica". Mi hanno detto che la radioterapia posso iniziarla contemporaneamente alla chemioterapia, e quest'ultima durerà per 6 cicli (2 settimane con 2 infusioni + terapia OS e 14 giorni liberi e così via).
Lei cosa ne pensa?
Grazie.
[#10]
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Utente
Utente
Gradirei un suo parere riguardo al programma terapeutico "alternativo a quello d'elezione (chemio rosse)" che mi è stato proposto a causa dei miei problemi cardiaci. Ma soprattutto gradirei conoscere la sua opinione sulla necessità di eseguire queste terapie tenendo conto dei rischi/benefici che comportano! Del resto anche lei dice che "in oncologia contano più le condizioni generali che l'età anagrafica" e le mie non sono delle migliori... Pregresso IMA, anemia, peso 43 kg, ... Vorrei una rassicurazione, è proprio necessario secondo lei questo piano terapeutico per il tipo l'istologia del tumore che mi è stato tolto con linfonodi negativi?
La ringrazio!
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Utente
Utente
Buonasera dott. Catania,
in seguito all'intervento di quadrantectomia e all'asportazione di 3 linfonodi, all'interno del braccio e avambraccio sx un tendine è rimasto in tensione ed è proprio visibile ad occhio nudo tutto il suo percorso. anche se giorno per giorno mi sembra di recuperare il movimento del braccio. L'altro giorno, però, mi sono accorta di avere all'interno della piega del braccio (lato opposto al gomito) un nodulino di circa 1/2 cm molto duro al tatto che sembra trovarsi proprio sul tendine in questione. Ho pensato di aver forzato troppo il movimento e di aver causato la formazione di una ciste tendinea. E' possibile? Potrebbe essere qualcos'altro? Venerdi inizierò le terapie (CMF).
Cordiali saluti.
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Dr. Salvo Catania Oncologo, Chirurgo generale, Senologo 33.4k 1.2k 61
Prima di iniziare le terapie descriva i sintomi che ha qui descritto. Occorre una visita ma si può azzardare a distanza la possibilità che si tratti di una flebite superficiale.
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Utente
Utente
Domani ho la visita dall'oncologo e riferirò i sintomi. Venerdi se tutto va bene dovrei iniziare le terapie.
Grazie per i suoi consigli.
[#14]
Dr. Salvo Catania Oncologo, Chirurgo generale, Senologo 33.4k 1.2k 61
Di nulla
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Utente
Utente
Torno dalla visita con l'oncologo. Ancora niente terapie (per ora neanche la CMF), ora hanno dei forti dubbi per gli effetti sul fegato avendo io altri problemi, quindi ancora esami su esami e poi si vedrà. Sono a due mesi dall'intervento, senza radioterapia e senza cure e con tanti dubbi.
L'oncologo mi ha detto che le terapie abbassano la probabilità di ritorno della malattia del 10% e che è una percentuale alta, ma quale è la % di ripresentazione (recidive o metastasi?) del mio tumore senza terapie?... così tanto per avere l'informazione e poter poi prendere delle decisioni con estrema lucidità (mentre l'oncologo mi parlava mi è venuto in mente il suo articolo "... i fattori predittivi sono una mera informazione, non una condanna!").
Un mio amico medico mi ha detto di fare gli esami richiesti, poi si deciderà cosa fare, ma lui, se fosse appena possibile, non rischierebbe col tumore... e mi sembra di aver compreso molto bene il consiglio!
Ormai mi ero preparata ad affrontare le cure, ed ora mi sembra di vivere di nuovo "sospesa"...
Grazie ancora a lei per i suoi consigli e per i suoi articoli, dott. Catania.
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Dr. Salvo Catania Oncologo, Chirurgo generale, Senologo 33.4k 1.2k 61
Comprendo bene che dilazionare le scelte accresce solo l'ansia.

Ma in questo caso ci vedrei un aspetto positivo : mi sembra corretto preoccuparsi dei rischi/benefici di una terapia.

Se poi >>L'oncologo mi ha detto che le terapie abbassano la probabilità di ritorno della malattia del 10% e che è una percentuale alta, ma quale è la % di ripresentazione (recidive o metastasi?) del mio tumore senza terapie?... >>

Si aspetta da me ...dei numeri % ??? (^____^)

Sarebbero fuorvianti....
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dopo
Utente
Utente
Ho cercato anche io di vedere l'aspetto positivo, ma poi l'ansia ha preso il sopravvento. Immaginavo anche che lei non mi avrebbe risposto con delle %... "fuorvianti".
Sa, in fondo speravo di poter trovare una risposta con una semplice proporzione matematica e poter trovare così il termine incognito X "cosa rischio di più"... e fare poi le mie scelte. Magari fosse tutto così scontato!
Non mi resta che affidarmi agli "esperti" e ... sperare in bene.
Ancora grazie
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Dr. Salvo Catania Oncologo, Chirurgo generale, Senologo 33.4k 1.2k 61
Queste scelte vanno ponderate guardandosi negli occhi attraverso un franco colloquio in cui vengono esposti chiaramente vantaggi/rischi . Comprenderà bene che interferire a distanza sia tra l'altro eticamente non possibile oltre che vietato.
[#19]
dopo
Utente
Utente
Buona sera dott. Catania,
volevo aggiornarla sulla mia situazione e chiederle alcune informazioni.
Dopo la decisione dell'oncologo di non fare chemioterapia (rischio>beneficio), mi
richiede valutazione ginecologica per terapia ormonale (LhRh analogo + Tamoxifene).

In seguito a questa valutazione vengo ricoverata per sospetto polipo endometriale (in realtà si trattava di metrorragie disfunzionali) e ciclo mestruale da un mese e mezzo, con emoglobina a 8.
Mi fanno un paio di trasfusioni e viene chiesto consulto oncologico che conferma la scelta dei colleghi per quanto concerne la chemioterapia, ma mi viene consigliata isterectomia totale (vista l'età, le metrorragie, due laser e un ovaio
già tolto) e, poi, inibitori dell'aromatosi (con meno effetti collaterali del Tamoxifene).

La ginecologa invece mi dimette con una iniezione di ENANTONE per evitarmi un nuovo intervento chirurgico e per le terapie ormonali mi rimanda dal mio oncologo (lunedi).

Volevo sapere se va bene usare l'ENANTONE con gli inibitori dell'aromatosi, perchè a me dal consulto oncologico è parso di capire che con l'Enantone si abbina il Tamoxifene mentre per gli inibitori è meglio essere in menopausa (nel mio caso con isterectomia totale)...
Grazie e cordiali saluti
[#20]
dopo
Utente
Utente
Buonasera,
ho appena iniziato terapia ormonale con inibitori dell'aromatasi e, a causa di astenia e osteopenia riscontrata con recente MOC, l'oncologo mi ha prescritto vari esami.
Ritiro oggi l'emocromo che non evidenzia grosse anomalie ma l'elettroforesi delle proteine, (con i soliti valori sballati ormai da anni Albumina bassa 47,5 e Gamma alte 24,4), riporta una nota che non era mai apparsa: ADDENSAMENTO IN ZONA GAMMA. Questa alterazione può essere correlata alla radioterapia appena terminata, oppure al tumore al seno che ho avuto? Tre mesi fa questo esame aveva le stesse alterazioni ma questa nota non c'era. Dovrò fare ulteriori controlli? Grazie
[#21]
dopo
Utente
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Buonasera,
torno a disturbarla perché dopo ogni controllo emergono sempre degli interrogativi.
Sto proseguendo le terapie ormonali con Analoghi LHRH + anastrazolo, iniziate a luglio 2014.

Ho recentemente eseguito mammografia + eco (2 mesi fa) negative, scinitigrafia ossea (15 giorni fa) risultata negativa, e marcatori con i seguenti risultati:
CEA = 6 (Valori di riferimento 7)
CA 15.3 = 30 (Valori di riferimento inferiore a 30).

Oggi ho ritirato gli esami ematici che vanno abbastanza bene a parte un innalzamento del calcio totale che è 10.26 (Valori di riferimento 8.10-9.80) e
l'esame urine presenta Esterasi leucocitaria +3.

Gradirei un suo parere sui valori dei marcatori e calcio totale. Potrebbero essere le terapie ad aver innalzato questi valori?

Devo fare altri approfondimenti? Io lamento dolori ossei da qualche mese, prevalentemente alle ossa dei polsi, piede dx, spalla dx che attribuisco alle terapie.

Grazie e cordiali saluti






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